Storia | Regata > Coppa America

18/11/2020 - 12:02

Preview completa sui 4 team: uomini, barche, preparazione, previsioni, e...

Un mese all'alba dell'America's cup

PRADA AC WORLD SERIES DAL 17 DICEMBRE - E STANOTTE IL DEFENDER VARA LA SECONDA BARCA - Verso il momento della verità, le prime regate. Dopo tre anni di concept, simulatori, spionaggio, schermaglie legali, barche uno e barche due, allenamenti a casa e a Auckland (con quarantena incorporata), tra 30 giorni, giovedi 17 dicembre, il defender Emirates Team New Zealand e i tre sfidanti Luna Rossa Prada Pirelli, Ineos UK e American Magic saranno finalmente faccia a faccia. Anzi prua a prua... - GUARDA 3 VIDEO

 

di Fabio Colivicchi

Girano parecchi video amatoriali che mostrano un intenso traffico di AC75 sulle acque di Auckland, davanti a Mission Bay, intorno a Rangitoto Island, lungo la costa di Takapuna, qualche volta fino a Waiheke Island. Alzi la mano chi capisce subito al primo sguardo se le barche sono di bolina o di lasco: vele sempre cazzate, scafo in volo, giravolte (vai a sapere se virate o strambate) sempre più arzille alzando e calando le due grandi braccia che montano i foil. Ogni tanto una nasata o un decollo fuori ordinanza. Ogni tanto uno stop, un cambio vele, una ricreazione, attorniati dalle barche del team, gommoni o motoscafoni potentissimi per stare appresso ai 30-40 nodi dei "trimonoscafi" della prossima America's Cup. E ogni tanto, anche, sempre più spesso e disinvoltamente, incontri ravvicinati tra avversari, si naviga prima da lontano, poi ci si avvicina, poi si manovra per provare (non si puo': diciamo per trovarsi casualmente a verificare) se qualche indizio rivela ciò che tutti si chiedono da due anni: chi va di più?

Ecco, la domandona che vale la Prada Cup 2021 e il diritto di sognare anche l'America's Cup numero 36, come sempre semplice, nel contorno di iper-complicazioni, ricerche, studi, tecnologie, design, test, ingegnerizzazioni, strutturismi, di una Coppa. Dove alla fine palestra e uscite in barca diventano solo l'ultimo anello della catena. In cima a tutto c'è quella domandina facile facile, come facile sarà la risposta. Che avremo presto: dal 17 al 20 dicembre dopo tanta attesa e due mancate partenza causa Covid (con tanti saluti e arrivederci a Cagliari e Portsmouth), vedremo in regata i quattro super team di questa edizione: il defender Emirates Team New Zealand, il challenger of record Luna Rossa Prada Pirelli, gli sfidanti American Magic (USA) e Ineos UK (GBR). Tutti con le rispettive "barche 2".

IL VARO DELLA SECONDA BARCA KIWI NELLA NOTTE DI MERCOLEDI - C'è attesa per l'ultimo varo della seconda generazione AC75, quello dei neozelandesi. Si sono presi del tempo, e hanno spiegato perchè: non escono da due settimane con Te Aihè, il delfino, barca 1. Hanno scelto di lavorare tutti in cantiere sulla barca nuova per renderla subito pronta a navigare, memori del tempo occorso tra il varo e le prime uscite con la precedente. Strada accidentata quella dei kiwi, con Te Aihè che ha navigato a lungo intorno al mondo sui cargo inseguendo regate cancellate, e costringendo il team a varare un muletto, Te Kahu.

Le voci da Auckland dicono che la nuova barca sarà "sorprendente", e Ben Ainslie si è spinto a dire che si aspetta una mossa "aggressiva" del defender, l'arma finale per tenere a casa la Coppa: "Non tanto per lo scafo, ma per i foil, che sono un elemento chiave, e per l'architettura dei sistemi di bordo: come controllano la barca, quali velisti fanno cosa, c'è ancora tanto in gioco da scoprire...".

Come sarà e come si chiamerà la barca che difenderà l'America's Cup a marzo 2021 dall'assalto del vincitore della Prada Cup, lo scopriremo stasera, e saremo i primi a raccontarvelo e commentare. Intanto da Emirates Team New Zealand filtra questa riflessione: "E' vero che ci sarà una regata tra quattro settimane, ma il nostro vero obiettivo è l'unica regata che conta, il match della XXXVI America's Cup dal 6 marzo. La gente deve capire che è un gioco lungo nel tempo. Potremo essere un po' acerbi con la nuova barca a Natale."

Prima di analizzare brevemente i quattro team, resta da dire che il clima tra defender e challenger of record resta teso. Dopo i pronunciamenti dell'Arbitration Panel sui campi di regata, e le diatribe sui limiti di vento, ci sono altre dispute in corso tra kiwi e Luna Rossa, l'ultima è piuttosto grave e potrebbe portare a una clamorosa esclusione di ETNZ dalle World Series di dicembre! Di cosa si tratta? Il COR contesta al defender il mancato pagamento nella scadenza prevista della tassa di iscrizione all'evento (300.000 dollari), i kiwi negano l'addebito e replicano che manca ancora il Bando di regata e ricordando che "stiamo ancora concordando col challenger of record il programma e il formato delle regate (AC World Series e Christmas Race), e attualmente siamo su posizioni piuttosto distanti". Certo sarebbe un colpo basso escludere il team detentore dall'unico confronto con i tre sfidanti, occasione per raccogliere dati sui rivali. E forse lascerebbe troppi veleni in circolazione. Più probabile che si tratti solo di continue schermaglie, che secondo qualcuno in Nuova Zelanda, fanno parte di una strategia volta a distrarre il defender e togliergli concentrazione per prepararsi al meglio alla sfida finale. Insomma siamo in Coppa no?

Breve incursione nelle quattro basi dei team al lavoro.

EMIRATES TEAM NEW ZEALAND (Royal New Zealand Yacht Squadron) - A poche ore dal varo, team a lavoro a terra, non escono in mare da giorni. Hanno problemi non solo con Luna Rossa ma anche con il Governo e qualche ministro, l'organizzazione della Coppa in casa non si è rivelata una cosa semplice e Grant Dalton, il boss, ha avuto e ha tuttora il suo daffare. Ma i kiwi sono i kiwi, l'anima velica del mondo, un popolo di navigatori, pieni di risorse tecniche (quelle finanziarie sono al limite) e talenti del vento. E di spirito guerriero. Il team principal Matteo De Nora, origini italiane, tiene alla filosofia della squadra. Dalton è invecchiato ma è la solita roccia. Il sailing team ha una cupola da brividi: Peter Burling, Glen Ashby (secondo timoniere), Blair Tuke, Andy Maloney. Il coach è Ray Davies. Il progettista di riferimento è Guillame Verdier, il capo design Dan Bernasconi, papà della regola AC75. La loro barca 1 è sembrata la più centrata ed equilibrata della sua generazione. Restano quelli da battere.

LUNA ROSSA PRADA PIRELLI (Circolo della Vela Sicilia) - Al di là dell'aggressività sul piano delle regole e del Protocollo, la sfida italiana guidata dal presidente Patrizio Bertelli e affidata allo skipper Max Sirena ha puntato sulla programmazione e sulle scelte progettuali che tutti hanno riconosciuto vincenti già dalla prima barca. Unico team senza un architetto "di nome" ufficiale, ma con due co-coordinatori del design, Martin Fischer e Horatio Carabelli, genio e regolatezza, finora - a parte un disalberamento e una rottura della prua a Cagliari - ha rispettato le scadenze. Il sailing team ruota intorno ai due timonieri Francesco Bruni e James Spithill, a Pietro Sibello, Vasco Vascotto e un nutrito numero di giovani anche dalle classi olimpiche. Coach Philippe Presti, Rules Marco Mercuriali. La prima Luna Rossa, a detta di moltissimi, è considerata la più veloce almeno tra gli sfidanti.

AMERICAN MAGIC (New York Yacht Club) - La sfida a stelle e strisce è di quelle serie, di una volta, quando gli americani facevano sul serio. C'è una sorta di direttorio di vecchi manager dal CEO Hap Fauth ai due team principal Doug Devos e Roger Penske, ma a far girare la ruota è lo skipper-comandante Therry Hutchinson. Il progettista di riferimento è Marcelino Botin, il sailing team ruota su due timonieri stranieri, l'esperto kiwi Dean Barker e sull'ex laserista oro olimpico inglese Paul Goodison. Poi Bora Gulari, Maciel Cicchetti e la solita ridda di grinder fisicati. Molti italiani nel team: da Silvio Arrivabene (Design production manager) a Luca Valsecchi e Paolo Motta (design), da Giorgio Provinciali (VPP) a Albino Scarpone (cantiere). Primi a varare le due barche, molte ore di mare, barca 1 non proprio azzeccata, barca 2 molto più centrata, sono solidi e sarà difficile batterli.

INEOS UK (Royal Yacht Squadron) - La sfida più ricca di sempre grazie ai mezzi illimitati del magnate chimico Jim Ratcliff (naming sponsor del team), affidata al velista più vincente della storia almeno olimpica, Sir Ben Ainslie. Ce n'è di che alzarsi in piedi. Poi però gli inglesi come sempre si dimostrano bravi anche a fare pasticci, e così con tanti soldi a disposizione hanno sbagliato quasi completamente la prima barca (ricordate il fagiolone?), correndo ai ripari con una barca 2 che si è avvicinata alle altre ma ha introdotto altre scelte estreme (lo skeg a fondo piatto). Questa è l'incognita, anche se il secondo Britannia in acqua pare al passo con gli altri AC75. Il gran capo Ben Ainslie si avvale di un braccio destro super esperto di Coppamerica come Grant Simmer, il progettista di riferimento è Rolf Vrolijk e il capo design Nick Holroyd, un neozelandese. Il sailing team sta seduto sulle medaglie olimpiche, con Ben ci sono Giles Scott (oro Finn a Rio 2016) Iain Jensen (AUS, prodiere di Nathan Outteridge oro a Londra 2012 e argento Rio 2016 sul 49er), dietro si muove l'esperienza di Xabi Fernandez.

Lungo le sponde della baia che contorna Auckland e sobborghi, tra chi segue sfrecciare gli AC75, dapprima misteriosi quindi sempre più familiari, anche nei loro strani movimenti (viene da ricordarsi ogni tanto che, si, alla fine sono ancora barche a vela!), circolano venticelli simili a exit-poll. Su Luna Rossa tutti concordano: andava bene la prima barca, va anche meglio la seconda. Patriot (USA) fa buona impressione, sicuramente meglio di Defiant quindi un passo avanti, team vicino agli altri. Britannia lascia ancora qualche dubbio ma a tratti mostra spunti notevoli. Osservazioni che fanno dire che alla fine le tre barche sfidanti sono abbastanza vicine e competitive, non ci sono buchi clamorosi o vantaggi incolmabili, ci sono alcune condizioni più o meno favorevoli per ciascuna barca, ma col lavoro anche queste differenze si restringeranno. In attesa del defender.

COPPA DA VEDERE IN TANTE TV NEL MONDO - In Italia, UK e Svezia persino due network in campo. Da noi oltre che su RAI 2, la Coppa sarà trasmessa da Sky Sport, che annuncia un canale dedicato. Servizio pubblico e pay-tv in campo. La filosofia della concessione dei diritti, Patrizio Bertelli: "Priorità alla qualità e all'audience". Ma la vera incognita restano le barche volanti e il tipo di regate cui daranno vita.

Con le sue origini nel 1851, la Coppa precede l'auto di 35 anni, il volo inaugurale dei fratelli Wright di 52 anni e le Olimpiadi moderne di 45 anni. Mentre i giornali erano in stampa quando fu vinta la prima Coppa America, la prima gara intorno all'Isola di Wight ebbe luogo 69 anni prima dell'invenzione della radio, 74 anni prima della TV e 154 anni prima del lancio di YouTube. Chiaro?

Questa volta i fan dell'America's Cup di tutto il mondo potranno godersi la copertura tramite tutti i tipi di media su ogni schermo nel 2020 e 2021. L'obiettivo principale della trasmissione in diretta della 36a America's Cup è di renderla la più accessibile America's Coppa di sempre. Poi è arrivato il Covid e la pandemia a scombinare i piani. Difficile pensare a tifosi che vanno a Auckland (a meno che tra febbraio e marzo il governi tolga l'obbligo di quarantena di 14 giorni), quindi occhi sulle tv e sul web.

"Da quando abbiamo vinto l'America’s Cup alle Bermuda nel 2017, abbiamo sempre affermato che il nostro obiettivo era rendere questa America’s Cup la più inclusiva e accessibile nei suoi 170 anni di storia. E questo rendendo la trasmissione degli eventi disponibile tramite le reti nazionali in chiaro, integrate dai principali canali a pagamento, sul nostro sito Web e sulle nostre piattaforme digitali", ha affermato Grant Dalton, CEO di Emirates Team New Zealand.

Patrizio Bertelli, CEO di COR 36 (Challenger of Record), ha aggiunto: "Fin dall'inizio di questa edizione abbiamo privilegiato la qualità della produzione televisiva e l'ampia distribuzione - con la trasmissione dell'America's Cup al più vasto pubblico possibile - rispetto al ritorno economico. Siamo quindi molto lieti che tanti canali nazionali "in chiaro" e le principali reti a pagamento mostreranno tutti gli eventi della Prada America's Cup World Series Auckland, la Prada Christmas Race, la Prada Cup e la 36a America's Cup. Siamo fiduciosi che il nostro impegno riceverà in cambio un pubblico record".

LE DATE - Il 17-20 dicembre 2020 si inizia con la Prada America's Cup World Series Auckland e la Prada Christmas Race. Poi la Prada Cup, la Challenger Selection Series: 15-24 gennaio 2021 Round Robin; Semifinali 29 gennaio-2 febbraio; Finale 13-22 febbraio . Il vincitore della Prada Cup incontrerà il difensore, Emirates Team New Zealand, nel match per la 36 America's Cup che inizierà il 6 marzo 2021, per protrarsi al massimo fino al 21 dello stesso mese.

LE EMITTENTI

• Nuova Zelanda - paese di Emirates Team New Zealand - TVNZ

• Italia - Paese del Team Luna Rossa PRADA Pirelli (Challenger of Record) - RAI e Sky Italia

• Regno Unito - paese di INEOS Team UK (Challenger) - BBC e Sky UK e Irlanda

• USA e Caraibi - paese di NYYC American Magic (Challenger) - NBC Sports

• Australia - Fox Sports Australia

• Pacific Island Nations - Pasifika TV

• Francia, Svizzera, Africa subsahariana e altri territori francesi - Canal +

• Svezia - TV12 e C More

• Sud Africa e Africa subsahariana - SuperSport

• Corea - SBS

• Taiwan - ELTA

• Malesia e Brunei - Astro

LA COPPA AMERICA DI SAILY - Aspettatevi delle succose sorprese dalla nostra redazione... Saily sta progettando una copertura originale e aggiuntiva della Coppa rispetto a quelle istituzionali. Come si addice al media digitale leader della vela in Italia: dopo il boom del Vendée Globe, pronti al decollo con l'America's Cup sul network di Saily.

GLI ULTIMI VIDEO VISTI SUI SOCIAL: UN ASSAGGIO DI SCENE DAL GOLFO DI HAURAKI

18.11, LUNA ROSSA E INEOS (Justin Mitchell Youtube page: https://www.youtube.com/channel/UCOas942U9JbKyhP6pCSWSSwO)

 

17.11 LUNA ROSSA, PATRIOT E BRITANNIA (Justin Mitchell Youtube page: https://www.youtube.com/channel/UCOas942U9JbKyhP6pCSWSSwO)

 

13.11 LUNA ROSSA CODE ZERO (Justin Mitchell Youtube page: https://www.youtube.com/channel/UCOas942U9JbKyhP6pCSWSSwO)

Sezione ANSA: 
Saily - America's Cup

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