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23/07/2014 - 19:08

La città, la fiera, la nautica, il futuro

Ucina e Salone, il rischiatutto

Massimo Perotti, neo-presidente della Confindustria nautica, gioca il tutto per tutto con una mossa a sorpresa: rivoluzionare il salone nautico. Che resta a Genova, ma cambia format, date, contenuti e destinatari. Un evento di Lifestyle, eccellenze italiane, design, concerti, sognando il salone del mobile di Milano. Prima edizione a maggio 2015, poi si vedrà. Scenari e rischi


di Fabio Colivicchi


Stretta nella morsa della crisi, dell'impossibilità a rapportarsi con la politica che non offre soluzioni, della concorrenza di mercati internazionali, e di qualche (forse conseguente) baruffa interna, la nautica italiana fa le prove generali per rialzare la testa, rilanciare e pensare in grande. E così anche l'Expo 2015 diventa un'occasione per parlare di mare all'italiana. Dove, se non a Genova?

Martedi a Genova consiglio Ucina, che prima tentenna e poi approva unanime il progetto rivoluzionario di Massimo Perotti, neo presidente. E mercoledi lo stesso Perotti a Milano incontra alcuni giornalisti specializzati, secondo un nuovo schema di comunicazione annunciato e subito attuato. Ai giornalisti riuniti nella sede della stampa estera, ma tutti italiani, Perotti offre subito il piatto forte, il progettone del mega evento di maggio 2015.

"Il salone nautico così com'è è alla frutta, non può andare avanti, bisogna dare un segnale forte di cambiamento. Non solo Genova è in crisi, tutti i saloni del mondo sono i grave difficoltà, tranne forse solo Cannes e Monaco, che pure non sono immuni, è il sistema fieristico a dimostrarsi obsoleto ai tempi di internet. Quindi abbiamo pensato a un evento completamente nuovo, non più solo Boat Show, ma Lifestyle, e non solo nautica ma anche altre eccellenze italiane. Un evento per sottolineare l'orgoglio di essere italiani."

E' un Perotti in piena, una marea di convinzioni, idee, visioni, sogni, che butta confusamente ma coraggiosamente sul tavolo. "Io ho sempre votato a destra, ma stavolta ho votato Matteo Renzi. Mi piace Renzi, il suo modo di affrontare i problemi, dipingere le aule nelle scuole, dare segnali. E il Governo ci ha dato un segnale: mettendo il salone di Genova al primo posto degli eventi italiani finanziati da un fondo straordinario di 30 milioni. A noi ne arriveranno 2, è un primo passo importante, e noi vogliamo sfruttarlo per dare a nostra volta i segnali giusti al mercato, alle aziende, ai clienti, in Italia e all'estero."

"Mi fa incazzare se il primo produttore italiano rinuncia al salone di Genova. In altri paesi non lo farebbero. L'Italia ha la seconda industria nautica al mondo, la prima sopra ai 24 metri. E nel design siamo l'esempio mondiale. Bisogna difendere questa eccellenza, un salone nautico italiano è importante e Genova è la tradizione da preservare. Però cambiando passo."

Le novità dell'evento di maggio sono elencate nel comunicato stampa Ucina in questa pagina. Ma le parole di Perotti continuano a risuonare senza sosta: "L'evento di primavera sarà un festival, anche se il nome non è stato ancora deciso, si farà in concomitanza con l'Expo 2015 di Milano, per affinità di messaggio, per unire gli sforzi. Genova ha tutto per diventare il riferimento della nautica mediterranea, è l'unica città con tre marine turistiche, noi le useremo tutte, una per i cantieri, una per il MYBA, una per l'usato. Apriremo con un grande concerto con una star della musica italiana, mi piacerebbe Andrea Bocelli, una serata di gala per raccogliere fondi per un altro evento nell'evento, finanziare progetti concreti nell'ambito del tema del "mare che serve a sfamare il pianeta". Fishing, diving, sport, food, saranno tutti temi legati al mare a fare da contorno alla nautica. Vorremmo riuscire a far passare un concetto nuovo di barca come legittimo strumento per il tempo libero e non come svago per ricchi."

"Il salone del mobile di Milano è un esempio, anche per come lo vive la città. Coinvolgeremo Genova con le sue strade e i suoi palazzi, a ospitare eventi e mostre. Abbiamo chiesto alla Federlegno e al salone del mobile una collaborazione, anche alla Biennale di Venezia. Vorremmo che al festival del mare di Genova fossero presenti anche i grandi marchi del design e dell'arredamento. Faremo un forum del design, per affermare la leadership italiana nel mondo, assegnando nuovi e più autorevoli riconoscimenti, non la fuffa che c'è in giro in questi anni."

Ma che ne sarà del salone di ottobre? La domanda circola tra la stampa presente e alla fine irrompe sulla scena. "Quest'anno faremo un bel salone di ottobre, rinnovato e positivo. Poi faremo l'evento di maggio, vedremo come va, non ci illudiamo, sappiamo che la sfida è durissima, ci aspettiamo un cammino lungo, che prosegua negli anni. Per ottobre si vedrà. Il Consiglio Ucina si è espresso sulla possibilità di fare un solo evento all'anno. Ma aspettiamo a dire qualcosa di definitivo."

E cosa ne sarà del Vela Festival, che la Fiera di Genova ha ospitato ad aprile quest'anno? "Non si può fare tutto - dice Perotti, stavolta un po' di fretta - il Vela Festival non si farà." Dimenticando che il Vela Festival è del Giornale della Vela che può decidere di portarlo ovunque altrove. E che invece potrebbe (per date e per affinità di stili) rientrare agevolmente proprio nel più grande festival del mare perottiano. "Per noi è importante interrompere questa sensazione di vecchio, di stanchezza. Bisogna ripartire."

Si potrebbe chiosare: ripartire, o morire. Non l'ennesima medicina, e neanche un salasso, di più. L'impressione è che il progetto-monstre della primavera genovese sia il passo estremo e totale di Ucina, della città e della sua fiera, per salvare il nautico ormai agonizzante. Una botta di adrenalina in petto al morente: che può avere l'effetto dirompente del risveglio, con un grande respiro, e il lieto fine. Oppure si può perdere il paziente. In mezzo, la questione ormai sempre più disputata se il salone di Genova sia davvero l'unica via di salvezza per la nautica italiana.

Intanto Perotti volerà presto a Roma a incontrare un po' di politici. Gli abbiamo chiesto, visto che gli piace Renzi, come pensa di verificare se anche a Renzi piace la nautica, o se almeno la conosce. Si è detto fiducioso: "Intanto sta per arrivare a termine finalmente l'iter del registro telematico delle imbarcazioni, dopo 3 anni. E poi entro l'estate l'IVA al 10% per i Marina resort, in tutta Italia. E' poco, è tardi, ma è un inizio."

E a chi gli fa notare che le prime reazioni (su Facebook) all'annuncio della rivoluzione genoverse sono "atroci" soprattutto dall'estero, Perotti risponde tuonando: "Mi fa piacere, vuol dire che si preoccupano, che vorrebbero vederci distrutti, per prendersi tutto il mercato italiano. Una ragione in più per credere nel cambiamento e attuarlo. A cominciare da tutte le aziende italiane, i leader in testa."

Il sasso è lanciato, il passo è forte, il lavoro immenso, i consulenti (tra i quali spicca il collega Antonio Vettese, ex direttore di Vela e Motore, buon lavoro) al lavoro. I dubbi sono inevitabilmente molti, sulla tempistica dell'annuncio; sulla data di primavera inoltrata; sul rischio di contraccolpi negativi sul prossimo salone di ottobre; sulla spettacolare sventolata di effetti speciali dalla quale restano fuori cose più semplici e concrete, ma essenziali a un progetto di lunga gittata, come la cultura, la promozione alle giovani generazioni e la vela di base oltre gli eventi di grido; sul fatto che per gestire un evento super servirà una squadra super; oltre alla reale unità di tutto l'eterogeneo mondo del mare. Ma facciamo in modo che i dubbi siano da stimolo. Vediamo se la scossa innesca un meccanismo virtuoso, anche di personalità. A ottobre scopriremo le altre carte, e approfondiremo.


IL COMUNICATO STAMPA DI UCINA
Una nuova sfida in concomitanza con l’Expo 2015: un grande settimana internazionale del mare In primavera, per valorizzare nautica, design, arte, sport, moda e lifestyle ma, soprattutto,  comunicare l’eccellenza del prodotto italiano

Ucina Confindustria Nautica vuole voltare pagina e propone un nuovo grande evento legato al mare e alla nautica da diporto: le esigenze del mercato mondiale e di quello nazionale sono cambiate e impongono di navigare con una nuova rotta verso un nuovo formato espositivo.

Per questo il Consiglio Direttivo ha approvato ieri il programma proposto dal presidente Massimo Perotti per la realizzazione di una grande “settimana del mare” che seguirà il Salone Nautico Internazionale di ottobre e che sarà costruita con una formula tutta nuova impegnando tutta la città di Genova e i suoi tre porti.

“Ci è stata chiesta una rivoluzione e noi la facciamo – ha detto Massimo Perotti - vogliamo tornare a essere i leader mondiali, perché Genova è Europa, perché è sul mare, perché ha una tradizione espositiva unica. Non possiamo negare che questo primato ci sia sfuggito, ma non possiamo restare passivi. Abbiamo l’obiettivo di creare un grande richiamo internazionale e al contempo dare valore e far ripartire il mercato interno, cogliendo anche l’opportunità di vendere barche usate, offrire il noleggio di grandi unità e, per il nuovo, proporre anche quello che potremmo chiamare prêt-à-porter, barche pronte a navigare per l’estate”. Mentre continua il lavoro per l’edizione di ottobre del Salone Nautico Internazionale costruita già nel segno del rinnovamento, il programma su cui si sta lavorando per la prossima primavera si articola su iniziative diverse: a contorno della tradizionale mostra espositiva che coinvolgerà cantieri e importatori ci saranno una manifestazione velica sportiva internazionale, un grande forum sul design e il Made in Italy, un incontro su mare ecologia, ambiente e alimentazione, una mostra d’arte connessa al mare e un grande concerto. Iniziative che devono servire anche a creare una nuova cultura del mare e della barca, meraviglioso strumento di vacanza.

Lo scenario del prossimo anno è anche quello di una connessione con il grande flusso di persone che susciteranno Expo 2015 e gli eventi dedicati al Design con il Salone del Mobile e il Fuori Salone di Milano. Aggiunge Massimo Perotti: “Il viceministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda ci ha promesso un aiuto concreto, che si trasformerà in un finanziamento che sarà rivolto ad attrarre operatori stranieri”.

Bisogna riconoscere che la nautica da diporto italiana è fatta di realtà diverse: da una parte i cantieri sono senza discussione leader mondiali per industria, design e costruzione di barche di eccellenza e grande valore, dall’altra in molti dei nostri porti lontano dai riflettori sono ormeggiate barche che hanno più semplicemente l’ambizione di essere una alternativa alla seconda casa per chi è appassionato di mare e sa navigare. “ Quella del diportista è una categoria troppo spesso criminalizzata – dice il vicepresidente Ucina Pietro Vassena - dunque andremo a cercare le passioni dove sono: nello sport, nella voglia di vacanza in barca, nella pesca, per ricostruire fiducia nel settore con l’aiuto, si spera, del Governo.”

Nuovi particolari sulla manifestazione saranno resi noti in ottobre durante il Salone Nautico Internazionale di Genova che resta tra i leader nel mondo e che Ucina sta preparando con la massima cura e un forte rinnovamento nella formula.

www.ucina.net

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