Storia | Tecnica

14/07/2010 - 18:24

I segreti per usarlo in sicurezza e vivere emozioni mozzafiato

Trapezio,
che bellezza

Utilizzare il trapezio su una deriva è stupendo. Vi permette di buttarvi fuoribordo, sospesi a un cavo e fare leva al massimo per raddrizzare la barca. Oltretutto non è nemmeno difficile come sembra.
Ecco qualche consiglio utile, direttamente da "La bibbia della vela", edizioni Nutrimenti.
 
L’imbracatura
Per stare comodi dovete aver un’imbracatura. Va indossata sulla cerata o sulla muta, ma sotto il giubbotto di salvataggio, che dovrebbe essere fatto in modo da lasciare spazio al moschettone. La maggior parte delle imbracature è dotata di piastre di alluminio o plastica, studiate in modo da distribuire la trazione del cavo del trapezio sulle anche.
Le imbracature sono dotate di nastri con fibbie slacciabili rapidamente al bisogno – per esempio se il moschettone si impiglia quando si scuffia. A volte il moschettone èmontato su una piastrina metallica centrale fissata ai duelati dell’imbracatura. Sono più complicate da indossare e regolare, ma ci si sente più comodi.
Se volete usare il trapezio per prestazioni ad alto livello dovete usare un’imbracatura con sostegno lombare. Questo tipo di sostegno non è necessario se volete stare meno distesi fuori.
 
Prima di tutto la sicurezza
Un moschettone a sgancio rapido permette, premendo un pulsante o tirando una cimetta, distaccarlo dalla piastra. Potrebbe salvarvi la vita se il gancio si impigliasse in un cavo quando scuffiate.
 
Come funzionano i cavi del trapezio
I cavi del trapezio sono attaccati all’albero,normalmente all’altezza delle crocette, sui due lati della barca. Ogni cavo è collegato a un anello di acciaio inox, a cui si aggancia il moschettone. Quando non si usano, si tengono fissati con un elastico in coperta o al trampolino.
 
Altezza del trapezio
Di solito si può regolare l’altezza degli anelli del trapezio con una piccola cima che varia la distanza fra l’anello e il cavo. Più l’abbassate, maggiore è l’azione di leva che esercita. Comunque è più facile imparare con l’anello del trapezio alto. Modificare l’altezza dell’anello del trapezio in navigazione è utile, perché, per esempio, alzandolo ci si bagna meno con le onde, mentre abbassandolo ci si sposta meglio a poppa nelle andature al lasco.
 
Buttarsi fuori al trapezio
Le condizioni migliori per imparare sono mare calmo e vento circa forza 3. Venti deboli e rafficherendono difficile usare il trapezio. Bisogna che ci sia abbastanza forza propulsiva per buttarsi fuori senza paura di tiraret roppo la barca sopravento e rischiare di scuffiare con la barca sopra di voi.
- Sedetevi su un bordo, con i piedi infilati sotto le cinghie.
- Afferrate la maniglia di plastica sopra l’anello del trapezio con la mano di prua. Infilate l’anello nel moschettone con la mano di poppa.
- Sedetevi in posizione semi-sollevata per non fare allentare il cavo. Se è ancora lento, regolate l’anello e alzatelo in modo che non esca dal gancio. 

Tecnica del trapezio
Imparate a rilassarvi e a stare in equilibrio quando siete al trapezio. Non abbiate paura di scuffiare: se dovesse succedere, rimanete calmi, sganciatevi e tuffatevi fuori.
 
Tornare in pozzetto
Piegate le gambe e, standoaccovacciati, afferrate la manigliadel trapezio con la mano di prua.
- Fate scivolare il piede di poppadal bordo della barca dentro ilpozzetto. La mano di poppasostiene il peso del corpo.
- Riportate subito anche il piede diprua nel pozzetto in modo dastare a sedere sul bordo dellabarca in posizionesemiaccovacciata.
- Sfilate l’anello del trapezio dalmoschettone con la mano dipoppa, lasciate la maniglia con lamano di prua. 

La tecnica migliore
- State in piedi con i polpastrelli delpiede sul bordo della barca.Sguardo avanti, piedi vicini.
- Il cavo del trapezio vi tira a prua,specialmente se vi spostate apoppa nelle andature al lasco.Usate la gamba a prua per tenervifermi e quella a poppaleggermente piegata permantenere l’equilibrio.
- Appena siete fuori, agganciati alcavo, lasciate la maniglia. Sono ilcavo del trapezio e il moschettoneche vi sostengono.
- Tenete la scotta del fiocco con unao entrambe le mani, permantenere l’equilibrio.
- Se perdete l’equilibrio,aggrappatevi al giubbotto deltimoniere per non ruotare versoprua.
- State vicini alla sartia quandoandate di bolina. Spostatevi versopoppa quando la barca poggia e vaal lasco. Basta che facciate unpasso sul bordo della barca,puntando la gamba di prua percontrastare il maggiore tiro delcavo del trapezio.
- Cercate di non impigliarvinell’elastico che tiene il cavo deltrapezio. L’elastico si dovrebbetrovare a poppa della sartia.
- Se le onde vi bagnano, tiratepiù in alto l’anello del trapezio.Un’onda potrebbe farvi scivolareun piede fuoribordo rischiando discuffiare. 

Scuffiare
Una persona che si butta fuori esercita una grande azione di leva. Più il prodiere è alto e pesante, più fa leva. Se c’è calma di vento, la barca si potrebbe capovolgere sopravento. Il prodiere al trapezio deve anticiparlo e piegare le gambe in posizione semiaccovacciata, o tornare in pozzetto. Se c’è abbastanza vento il prodiere riesce bene a spingere il peso dentro o fuori, mentre il timoniere rimane dentro e si concentra sulle vele. Quando alla calma di vento si alternano raffiche, il prodiere va dentro e fuori col cavo, mentre il timoniere sta fermo e governa.
 
Cosa succede se si scuffia stando al trapezio?
È importante liberare il gancio del trapezio dall’anello prima che la barca si capovolga. E, soprattutto, non perdere il controllo.
1. Non fatevi prendere dal panico.
2. Accucciatevi appena la barca scuffia, sganciatevi dall’anello e fatevi scivolare in acqua. Tornate direttamente a bordo, se possibile.
3. Cercate di non cadere a prua sulla vela: potreste romperla.
4. Non caricate un bordo della barca con il vostro peso, per evitare di capovolgervi a 180°.
5. Se la barca scuffia sopravento (sopra di voi) cercate di sganciare subito il gancio del trapezio. Se siete sotto la randa, uscite spostandovi verso poppa.
 
 

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