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01/04/2022 - 14:44

Mini 650, la stagione ha un primo protagonista

Torresani racconta: il mio Arcipelago

DIARIO DI BORDO DELLA VITTORIOSA PRIMA REGATA DELL'ANNO - Il navigatore romano, che corre con i colori del Circolo della Vela Sicilia, ha sbaragliato la concorrenza alla prima uscita con la nuova barca, il Pogo 3 Porco Rosso, in coppia con l'armatore Francesco Fabiani. Qui ci racconta come è andata

 

di Alessandro Torresani

È il 31 Marzo e sono tornato a Genova dopo il trasferimento da Punta Ala a conclusione della seconda tappa di questo lungo percorso. Dopo tre giorni di sosta nel bellissimo e isolato porto toscano che ci ha visti superare innumerevoli controlli di sicurezza e analizzare la meteo pre regata, il 24 Marzo io e il mio co-skipper e armatore della barca Francesco Fabiani siamo partiti alla volta della Arcipelago6.50. 

Regata ormai storica della ClasseMini Italiana, si svolge su un percorso di 220 miglia tra le isole toscane: Giglio, Elba e Capraia. Conosciuta tra i ministi come la regata dalle mille insidie (il vento cambia intensità e direzione ad ogni giro d’isola), l’arcipelago lascia ben poca possibilità ai regatanti di creare vantaggi di lunga durata, mantenendo invece la flotta ben compatta lungo tutte le miglia del percorso. 

Partiti primi a due miglia dall’ingresso del porto, contorniamo la boa di disimpegno davanti a tutta la flotta, posizionandoci sopravvento per il lungo bordo di 30 miglia verso l’Isola del Giglio. Rimaniamo per la prima ora con randa e fiocco di bolina per poi issare la terza vela (Code0) al primo giro di vento. 

Raggiunto Giglio Porto iniziamo ad entrare nella fetta dell’isola coperta dal vento e il nostro vantaggio rispetto alla flotta comincia a diminuire. Non perdendoci d’animo decidiamo di rimanere molto vicini alla costa dell'isola. Girando la punta a sud primi a pochissimi metri dal secondo, iniziamo a risalire il vento verso l’Isola d’Elba; vento flebile che ci ha illusi di presenza qualche volta per abbandonarci definitivamente tra il Giglio e l’Elba. È stato forse questo il punto cruciale della regata in quanto dopo un’ora di vele sbattute prive di pressione, è arrivata una raffica dall’isola d’Elba che abbiamo deciso di accogliere e perseguire e che ci ha permesso di staccare il gruppo navigando tutta la notte e sfruttando il momento di ferma del resto delle imbarcazioni. 

Siamo rimasti nel flusso termico tutta la notte risalendo l’isola d’Elba prima con il Code0 e poi con il nostro grande spinnaker blu. All’alba del 25 Marzo, facevamo già rotta sull’isola di Capraia, veleggiando questo flusso da sud-ovest di 20 nodi. Accelerando, il vento ha raggiunto i 25 nodi permettendoci di contornare l'isola in pochissimo tempo. Alle 9 di mattina eravamo già sulla via di rientro verso il porto di arrivo di Punta Ala di bolina. 

Passando diverse ore mura a dritta, siamo arrivati nello stretto del Canale di Piombino dove finalmente siamo riusciti ad issare la terza vela. Abbiamo così tagliato la linea d’arrivo al tramonto del 25 Marzo, primi assoluti con un vantaggio di 12 miglia dal secondo.  Al di là del risultato, è stata una regata che ci ha resi felici sotto innumerevoli punti di vista: un lavoro di squadra che solo lo sport della vela può regalare e una fiera Porco Rosso con la quale stringiamo un rapporto sempre più stretto!  Prossimo appuntamento: le 500 miglia non-stop nel Mar Tirreno del Gran Premio d’Italia! 

Sezione ANSA: 
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