Storia | Regata > Vela Oceanica

06/07/2016 - 19:00

Storie italiane di vela offshore e oceanica

Team Colombre,
lo conoscete?

Massimo Juris, armatore del Class 40 Colombre XL. Pietro Luciani, il suo secondo. E adesso anche Andrea Iacopini, vecchia conoscenza dal mondo Mini. Ecco Team Colombre. Dall'altura di casa nostra all'oceano in Class 40. Ecco il loro racconto, freschi freschi dal Giro d'Irlanda - VIDEO



Continuiamo a ripeterci quanto sono bravi i francesi, così tanti in oceano, e quanto siamo in ritardo noi italiani quaggiù. Magari dimentichiamo che loro, lassù, si affacciano proprio sull'oceano, mentre noi abbiamo un paio di giorni di Mediterraneo, se va bene, per uscire in Atlantico.

Comunque a volte capitano storie che fanno riflettere, come quella raccolta da Christophe Julliand: velisti italiani normali (ovvero nati sulle sponde del Mediterraneo), cresciuti a invernali e lunghe, che si avvicinano sempre più all'offshore vero, che alla fine diventa oceano. La storia di Massimo Juris e del suo team Colombre è istruttiva.

 

di Christophe Julliand

E' Massimo Juris, armatore del Class 40 Colombre XL che corre sotto il guidone della Compagnia della Vela di Venezia. Insieme con Pietro Luciani, il secondo, e Andrea Iacopini – imbarcato last minute - hanno concluso la Volvo Round Ireland Race al secondo posto dietro a Roaring Forty 2 del belga Michel Kleinjans, vecchia volpe della vela oceanica (esperienze nella Whitbread, diverse partecipazioni alla Ostar, nel circuito Class 40 dai primi anni, ora a bordo di un Kiwi 40, progetto Farr costruito da Cookson). Dopo 700 miglia, 4 giorni di regata, l'equipaggio italiano ha tagliato il traguardo 45 minuti dopo Kleinjans.
 

Iniziamo le presentazioni dal nome della barca, Colombre, creatura marina nata dal genio di Dino Buzzati. Pubblicato nel 1966, il racconto eponimo inizia così : «Quando Stefano Roí compí i dodici anni, chiese in regalo a suo padre, capitano di mare e padrone di un bel veliero, che lo portasse con sé a bordo. «Quando sarò grande» disse «voglio andar per mare come te. E comanderò delle navi ancora piu' belle e grandi della tua.» Inutile raccontare il seguito, ci accontentiamo di riferire cosa rappresenta il Colombre per Juris: «una mitica creatura marina che, nonostante l'aspetto inquietante porta con se la perla della felicità. »
 

Massimo Juris quindi, classe 1956, capitano di lungo corso nella marina mercantile, ha regatato sin da ragazzo su derive a livello nazionale e fatto parte della squadra italiana del singolo olimpico Finn. Prime regate d'altura come skipper all'epoca delle settimane veliche. Dopo un lungo periodo lontano dalla vela agonistica, torna alle regate d'altura nel 2008 ma in equipaggio ridotto (in doppio) e in Mediterraneo con Blucolombre. E' la nascita del team con Pietro Luciani, più giovane, veneziano anche lui, architetto e skipper professionista.
 

Da Blucolombre a Colombre XL
Insieme a bordo del First 40.7 Massimo e Pietro ottengono risultati di rilievo: un paio di vittorie alla 200x2 di Caorle, due volte secondi alla 500 x 2. Il 2014 è da incorniciare: vincono la Palermo-Montecarlo, le Middle Sea Race e il Campionato Italiano Offshore per due. “Si parla di classifiche overall non di classe”, precisa Massimo prima di continuare: “Nel 2015 ho realizzato realizzato il mio sogno di comprare un Class 40, barca che avevo conosciuto nel 2012 con un noleggio per una stagione in Mediterraneo. Bella esperienza ma senza vento e con regate in tempi compensati, da non ripetere. Per il momento queste sono barche da Atlantico, perché lì è la flotta e lì siamo andati a correre.La barca è il Pogo S2 Campagne de France di Halvard Mabire e Miranda Merron, una barca ben preparata e ribattezzata Colombre XL (la piu larga delle mie barche ma anche perché XL sono 40 in numeri romani).”
 

Flashback: prima stagione in Class 40 nel 2015
A capo chino, con zero esperienza di oceano, abbiamo iniziato in mari nuovi con il Grand Prix Guyader, la Normandy Channel Race, il Trophee SNSM, Les Sable/Horta /Les Sables e il Fasnet. Nessun exploit ma abbiamo ''partecipato'', eravamo lì con gli altri, 'les italiennes' come ci definiva un po' stupita la stampa locale, con i 'mostri' della Class 40!”


Per i Class 40, l'appuntamento clou del 2015 era la Transat Jacques Vabre, ovviamente un pensierino l'hanno avuto, però: “Alla fine niente Transat Jacques Vabre 2015 in quanto non ci sentivamo pronti e non c'erano i soldi!


Avanti tutta nel 2016
Quest'anno complice una maggior esperienza e il fatto che diversi dei protagonisti della Class 40 erano alla Transat Plymouth/New York abbiamo fatto secondo al Grand Prix Guyader, vinto l'Armen Race e secondi alla Volvo Round Ireland Race, tutte regate in equipaggio, seppur ridotto. Infatti si sono uniti a noi in tempi diversi Cristiano Verardo del Class 40 italiano Kika Green Challenge nonché Aymeric Chapelier (Minista francese) e Andrea Iacopini (Minista italiano). Nei prossimi mesi faremo la nuova regata Drheam Cup da La Trinité alle Scilly, Eddystone, Roscoff. La faremo in doppio come allenamento alla regata clou della stagione, la Normandy Channel Race a metà settembre. Una regata molto tecnica ed impegnativa: 1000 miglia in doppio tra Caen in Normandia, Solent, Land's End, Tuksar Rock, Fasnet, Guernsey, e ritorno al porto di partenza. Quest'anno sono già 30 i Class 40 iscritti e ci saranno tutti i più forti del circuito.”
 

Pensando alla Transat Jacques Vabre 2017
Poi c'e la prossima stagione che è molto legata alla possibilità di trovare una sponsorizzazione. Nei mesi passati siamo stati molto impegnati con la barca e non siamo riusciti a promuovere il nostro progetto ed attività. Non siamo grandi comunicatori. E non è solo pigrizia o incapacità ma spesso riserbo nello strombazzare imprese (prima di farle), imprese che poi sono quotidianità per altri.


Per il prossimo anno che prevede Normandy Channel Race (in primavera), di nuovo Les Sables / Horta / Les Sables e la Transat Jacques Vabre. Per affrontare un programma così impegnativo la barca già quest'inverno necessiterà di un bel soggiorno in cantiere e di qualche vela... Trovare uno sponsor è indispensabile e i tempi stringono.”
La pagina Facebook di Team Colombre https://www.facebook.com/teamcolombre/?fref=ts

 

VIDEO DI 20 SECONDI DAL RECENTE ROUND IRELAND RACE (PER FARSI UN'IDEA)

 

E come lo racconta in estrema sintesi Iacopini: Tramonto, alba, stormy weather, bolina, reaching, correnti, lasco, bolina, correnti, tattica. Freddo, freddissimo. Verde, verde, nuvole veloci, fari, mede e navigation aids. Incredibile. Secondi a 46 minuti dopo 4 giorni ed oltre 700 miglia. Regata stupenda, facciamone un'altra!”

IN ARRIVO SU SAILY MAGAZINE E TV SERVIZI VIDEO SULL'INCREDIBILE ROUND IRELAND RACE

Commenti