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25/10/2021 - 11:32

Grazie Alex, ti dobbiamo molto

Sorpresa Thomson “Mi ritiro, per ora"

STOP DOPO CINQUE EDIZIONI CONSECUTIVE E DUE PODI – “Per adesso mi fermo, voglio dedicarmi alla famiglia e a crescere i miei figli. Il mio team resta e continua a lavorare con un altro skipper con lo stesso obiettivo che io non ho raggiunto: vincere il Vendée… Cambio ruolo, lavorerò come ambasciatore del nostro sport da terra, e mi concentrerò sulle nuove generazioni". Ma alla fine non esclude di tornare nel 2028… – LA STORIA E I VIDEO DELLE SUE IMPRESE ESTREME

 

L’uomo che camminava sui foil o saliva fino in testa d’albero e si buttava con bello stile, che si faceva rimorchiare dal suo 60 piedi e decollava su un kite fino a oltre 100 metri di altezza per poi atterrare… insomma lui, Alex Thomson l’inimitabile, l’irrefrenabile, il marinaio senza paura, tra i pochi velisti britannici che siano mai stati tifati anche in Italia, quell’Alex Thomson, ha annunciato che smette di correre sugli oceani tra record, naufragi, imprese e vittorie sfumate. Almeno per ora.

E’ un annuncio forte, un altro colpo di teatro di Alex, come i suoi indimenticabili video virali per lanciare Hugo Boss. Stavolta è un Thomson tutto cuore: il velista britannico ha annunciato che non parteciperà come skipper al Vendée Globe 2024, la regata intorno al mondo in solitario senza scalo e senza assistenza, anche se non esclude di tornare in regata nel 2028. "Ho avuto il privilegio di gareggiare e gareggiare con l'IMOCA 60 da quasi 20 anni. Amo questo sport, ma ora è tempo per me di trascorrere più tempo a terra, con la mia giovane famiglia. Mia moglie Kate ha cresciuto da sola i nostri figli negli ultimi 10 anni mentre ho inseguito il mio sogno. Ora voglio supportare Kate e concederle la stessa opportunità che lei ha dato a me. Questo non significa che mi ritirerò, cambiando solo il mio ruolo, dal passare la maggior parte del mio tempo in mare, a spenderne di più a terra."

Thomson ha gareggiato in il circuito IMOCA per 19 anni di cui cinque successivi Vendée Globe con due podi e numerosi record mondiali. "Oltre ad essere uno skipper, ho sempre creduto che il mio ruolo fosse quello di essere un ambasciatore per il nostro sport, raccontando la storia a un pubblico internazionale. Negli ultimi 20 anni abbiamo navigato in ogni angolo del globo, dalla Russia al Messico, Canada, Australia e Taiwan e persino il fiume Yangtze fino a Shanghai, in Cina! C'è un'enorme base globale di fan che segue e ama il Vendée Globe. Voglio continuare a promuovere lo sport, raccontare la storia e condividere le mie conoscenze ed esperienze, ma con un focus sulle prossime generazioni", ha detto Thomson.

COSA FACCIO ADESSO? - Thomson e il suo team 5 West Ltd rimarranno insieme: "L'obiettivo è sempre stato quello di vincere il Vendée Globe, che per me è la sfida sportiva più dura rimasta al mondo oggi, e non l'abbiamo ancora raggiunto. Questo è l'inizio di un nuovo capitolo, con un nuovo skipper al quale forniremo tutti gli strumenti, le conoscenze, l'esperienza e l'ambiente per vincere."

Nei 20 anni da quando Thomson è apparso per la prima volta sulla scena dell'IMOCA 60, lo sport della vela d'altura è cambiato notevolmente; gli yacht si sono evoluti per spingere i confini della tecnologia e dell'innovazione in modo simile alla Formula 1. Anche Thomson e il suo team sono cresciuti con questo sport, sia dentro che fuori dall'acqua. Oltre ad attirare un pubblico globale con acrobazie pluripremiate come "Mastwalk" e "Skywalk", il team di Thomson ha prodotto alcuni dei più innovativi scafi della categoria IMOCA negli ultimi 10 anni.

Il direttore tecnico Daniel Ross, che ha lavorato al fianco di Thomson per 20 anni, ha dichiarato: "Dopo otto campagne di regate intorno al mondo, abbiamo imparato molto. Abbiamo progettato e costruito alcune delle barche più innovative della classe e la nostra barca del 2016 è stata vista come la barca di riferimento della sua generazione. Continueremo a utilizzare la nostra esperienza nella progettazione e costruzione di barche e nella conduzione di campagne di successo. Non vedo l'ora di iniziare la prossima campagna che porterà al Vendée Globe nel 2024".

Riflettendo sulla sua carriera agonistica, Alex ha dichiarato: "Ovviamente niente di ciò che abbiamo realizzato sarebbe stato possibile senza i nostri partner e sono eternamente grato a Hugo Boss per il supporto e la lealtà che mi ha dimostrato. Insieme abbiamo ispirato e coinvolto tante persone nel mondo per 18 anni, fino a diventare un marchio leader nello sport della vela. Sono grato di aver lavorato così a stretto contatto con il team di Hugo Boss, al fianco di tante persone creative e stimolanti, molti di loro rimarranno miei amici per tutta la vita."

Quattro anni fa, a Thomson si è unito anche un nuovo partner tecnologico, Nokia Bell Labs, che ha concentrato la propria attenzione sulle prestazioni della barca e su Thomson stesso. Nell'ultima campagna Vendée Globe ha lanciato "The Hub", una dashboard online ha portato i dati delle prestazioni dal vivo agli spettatori mentre Thomson cambiava le vele, effettuava riparazioni, cucinava cibo e dormiva. La piattaforma ha offerto ai fan una nuova prospettiva, mostrando com'è veramente la vita a bordo. "Con Nokia Bell Labs al nostro fianco, abbiamo imparato tanto su come ottenere il meglio dalla barca e da me stesso, ma abbiamo appena scalfito la superficie di ciò che è possibile", ha affermato Thomson.

GRAZIE A TUTTI - "Voglio dire un enorme grazie a tutti coloro che hanno fatto parte del viaggio finora. Al mio team passato e presente, grazie per l'impegno e la fiducia che avete dimostrato in me. Tutti i nostri partner e fornitori per tutto il vostro supporto e, naturalmente, ai nostri fedeli fan. Il più grande ringraziamento, ovviamente, va a mia moglie Kate, per essere stata al mio fianco in ogni fase del percorso", ha detto Thomson.

GRAZIE A TE – Che dire davanti a uno così e alla storia che impersonifica? Gallese, classe 1974, a 25 anni è il più giovane skipper a vincere la Clipper Race, e tuttora detiene il record sulle 24 ore a vela in solitario su un monoscafo (537 miglia alla media di 22,4 nodi). In oltre venti anni di carriera e di oceani divorati, Alex si è imposto per il suo stile di grande comunicatore, non solo per i famosi video promozionali nei quali compiva gesti esagerati, ma anche per lo stile di navigazione, generoso e senza risparmio. Uno stile che gli è costato avarie e naufragi, barche perse, ma che l’ha portato a sfiorare più volte la vittoria al Vendée Globe e a battere record clamorosi. Il tutto mantenendo un costante rapporto con i suoi tifosi, sempre più numerosi. Uno così, anche per il modo in cui esce (per ora) dalla scena agonistica della vela oceanica, merita di essere ringraziato con una standing ovation: Many Thanks Alex, and see you around!

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