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31/12/2014 - 15:56

Nuovi volti della vela oceanica

Simeoli e il sogno
Global Race 2017

Nuovo anno di sfide e sempre più oceano per Giancarlo Simeoli: il progetto di un nuovo Class 40 con il quale affrontare la Global Ocean Race nel 2017



Il nuovo anno nasce all'insegna di grandi orizzonti per un velista italiano attivo ed entusiasta come Giancarlo Sineoli, in forza al Gruppo Sportivo dell'Aeronautica Militare. La Rolex Sydney-Hobart è alle spalle, e Giancarlo è già proiettato nel futuro, a una nuova avventura che inizierà nel 2015 con un Class 40. Dopo l’esordio in solitario alla Roma per 1 con il Class 40 Aeronautica Militare, Giancarlo ha deciso che il suo futuro è in Oceano.

“Questo appuntamento con la Tasmania mi aiuta ancor meglio a capire dove dirigere il mio sogno di  navigare nella Class 40. L'obiettivo che voglio raggiungere è la GOR 2017, difficile regata in doppio e in solitario riservata alla classe 40, che prevede due tappe oceaniche con partenza dall'Inghilterra fino alla Nuova Zelanda, per poi ripartire dopo un mese per la seconda tappa di chiusura del giro del mondo. La mia intenzione, al momento, è di disputarla in doppio, con un co/skipper australiano.

"A fine gennaio dovrei iniziare a condividere con il cantiere Cookson, in Nuova Zelanda, l'idea di costruzione di uno yacht da competizione, per poi tornare in Italia, a febbraio, per gli allenamenti in Mediterraneo con diverse barche che vanno dal Mini 6.50 all'altura, senza perdere ovviamente di vista tutto il progetto olimpico di Aeronautica Csam in vista di Rio 2016, dove stiamo avendo stimolanti risultati, nel 49erF, RsxF, 470F/M.

LA VELA DEVE ESSERE VEICOLO PER SENSIBILIZZARE ALL'AMBIENTE
"Un appuntamento imprescindibile sarà quello in solitario della Roma per 1, che potrebbe anche permettermi di avere un contatto con associazioni che operano nella salvaguardia dell'ambiente marino mediterraneo, con le quali vorrei sempre collaborare. Stiamo perdendo un mare unico al mondo e quaggiù in Tasmania, dove la natura domina incontrastata, non si può non pensare a quanta bellezza è possibile vedere e toccare con mano navigando lungo le coste italiane”.

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