Storia | Regata > Vela Oceanica

26/10/2018 - 11:35

Potenzialità inespresse

Se lo sponsor
è la serie Netflix

Succede anche questo: un Class40 inglese al via della Route du Rhum St. Malo-Guadalupa, porta il nome della serie Narcos Mexico, trasmessa da Netflix. Lo skipper Sam Goodchild: "Mi hanno chiamato, pensavo a uno scherzo". Merito della popolarità della vela oceanica in Francia. Sarebbe possibile in Italia?

 

Non facciamo in tempo a batterne un po' in regata (grazie Ambrogio Beccaria!) che i francesi rispuntano fuori con un altro sorprendente successo nella vela oceanica. Questa è carina: una barca, il Class 40 dell'inglese Sam Goodchild, al via della Route du Rhum che parte il 4 novembre (AMPIA PREVIEW QUI E SPECIALI DAI NOSTRI INVIATI A ST MALO), si chiama "Narcos Mexico". Sulle prime uno ci resta male, ma poi a guardare bene, anche sulla randa, si capisce: lo sponsor che da il nome alla barca è una serie originale di successo prodotta e trasmessa da Netflix, distributore di contenuti digitali.

Non capita tutti i giorni neanche ai velisti più popolari, di attraversare l'oceano sponsorizzati da una serie tv "crime", eppure è il caso del britannico Goodchild, che tra l'altro viene considerato anche uno dei favoriti nella sua classe, in una enorme flotta di 53 scafi. La serie Narcos Mexico ha da poco iniziato la programmazione in Francia e ha ritenuto un buon veicolo una delle barche in gara.

Lo skipper di Falmouth, che di fatto vive a Lorient, super-base del mondo oceanico a vela, porta sulla randa l'immagine di due attori principali della serie, e anche sulla prua, con la scritta: "Narcos Mexico, la serie narcos che non conosce frontiere". Un claim che ben si sposa a una traversata atlantica in regata.

Davvero una storia esemplare di quanto e come la vela possa essere veicolo di comunicazione (a patto di avere una buona presa di base sui media per un evento), anche considerando come è nata. Sam stava per rinunciare alla Rhum a causa della mancanza di fondi. Poi ha ricevuto la telefonata che nel modo più inatteso gli ha cambiato scenario: "Era quel tipo di chiamata nella quale ti chiedi quale dei tuoi amici ti sta facendo uno scherzo - racconta Goodchild, 28 anni, secondo inglese a finire un Solitaire du Figaro (11° nel 2013) - Invece era tutto vero. Con la coincidenza che Narcos è l'unica serie tv che guardo!"

C'è anche un simpatico siparietto su Facebook, con un video girato per promuovere la barca e lo sponsor, che viene avvicinato da un elicottero della Polizia che gli chiede di "identificarsi"... ECCOLO

Poi c'è la regata. "Non sono tra i favoriti, le barche più recenti vanno più della mia, ma io voglio dare il massimo e arrivare prima possibile in Guadalupe. Sono pronto e so che devo essere preparato a tutto, perchè a novembre l'Atlantico è pieno di depressioni."

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Saily - Altomare

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