Storia | Regata > Coppa America

21/03/2011 - 17:48

XXXIV America's Cup, un altro passo avanti

Se la Coppa
si fa il check-up

Due AC45 con wingsail insieme: ci siamo. Tra fine aprile e primi di maggio, ad Auckland, il "Cantiere Coppa America" apre le porte sui suoi lavori in corso. Prove generali complete: percorsi, regole, arbitraggi, strumenti, comunicazioni e riprese tv. Il tutto sotto l'occhio vigile (e interessato) dei media mondiali

Due catamarani di 45 piedi tutti neri di carbonio (scafo, albero, bompresso) con ala rigida wingsail, fiocchi di kevlar, gennaker potentissimi, con 6-7 persone a bordo, che corrono, virano, strambano, si fermano, fanno un dial-up restando paralleli, vicinissimi, con le (quattro) prue al vento, accennano al circling, si spintonano un po’ e alla fine, sullo sparo, tagliano la linea di partenza. Ritmi sincopati e tempi di reazione (per tutti: timonieri, equipaggi, umpires, telecronisti e spettatori) ultra-rapidi. E in meno di mezzora, regata finita. Avanti il prossimo.
 
Si avvicina l’era della Coppa America usa e getta, dei match tra catamarani. E in particolare si avvicina il via del prologo alla 34ma America’s Cup, quelle AC World Series che si correranno con i cat monotipo AC45. Primo atto a luglio di quest’anno, tra poco più di tre mesi. Praticamente domani.
 
La Coppa America prossima ventura continua a procedere a strappi, tra annunci e proclami di tipo pubblicitario (dalla presenza del mega-sponsor Louis Vuitton al varo e ai test dei cat AC45, dalle nuove sfide alle date delle World Series), e qualche battuta d’arresto (le iscrizioni sono ferme da un po’ e si avvicina il 31 marzo, data (teorica) di chiusura delle iscrizioni, le discussioni sulla preparazione della base a San Francisco continuano ad appassionare la stampa locale), ma è entrata sicuramente in una fase concreta e nuova. Quella delle sfide tra due catamarani. I cat AC45 costruiti sono già quattro: uno è andato al team svedese Artemis, uno a Team New Zealand e due a Oracle, nel senso che resta “parcheggiato” in capo al defender il catamarano prenotato dal challenger od record Mascalzone Latino.
 
Con le sfide e gli allenamenti in acqua, arrivano anche i test logistici, sul format delle regate e sulla gestione mediatica dei match. Gli organizzatori dell’AC World Series e della prossima Coppa America hanno annunciato per fine aprile e inizio maggio, due settimane aperte alla stampa internazionale, ad Auckland, per prove in mare e incontri a terra. Una sorta di porte-aperte per sbirciare tra i segreti e i lavori in corso nel “Cantiere Coppa”, definite senza mezzi termini Prove Generali dell’evento inaugurale di luglio.
 
“A luglio lanceremo un nuovo prodotto per la vela sportiva – ha detto Iain Murray, CEO di America’s Cup Race Management e Regatta Director della 34ma America’s Cup – per il quale sono state sviluppate nuove regole, che vogliamo mettere alla prova in acqua. Abbiamo imparato molto dalle prove in mare dei cat AC45 durante i sea trials di Auckland, e adesso intendiamo simulare una regata, anche provando nuove configurazioni di percorsi che vogliono rendere le sfide più impegnative per i velisti e più interessanti per i tifosi”.
 
Cosa sarà in “prova” ad Auckland tra fine aprile e primi di maggio? Le nuove regole di regata per la Coppa America, il nuovo sistema di arbitraggio dei match basato sull’uso dei GPS sulle barche e sulle boe di percorso, nuova gestione delle regate basate sulla telemetria, tipi di percorsi per match race e flotta, procedure di partenza, sistemi di comunicazione in mare, procedure di sicurezza e di soccorso, logistica in porto e a terra. E a seguire si proveranno anche le produzioni di immagini di nuova generazione destinate alle tv che crederanno nella vela del terzo millennio. Lo spettatore sarà praticamente a bordo, volerà su uno scafo solo, parlerà con i velisti in manovra… Insomma, tutto. Un vero e proprio check-up alla XXXIV America’s Cup e al suo mondo tutto rivolto al futuro. Una analisi attenta, fatta alla presenza dei media.
 
Il circuito AC World Series comprende 8 regate con l’obiettivo di portare per il mondo l’America’s Cup Experience, e far vedere a milioni di fans in tv la grande vela di questi multiscafi hi-performance.
 

IL CATAMARANO AC45 DI ORACLE IN MARE E LE INTERVISTE A JAMES SPITHILL E JOHN KOSTECKIPRIMA VELEGGIATA INSIEME PER TUTTI E QUATTRO I CAT AC45 COSTRUITI FINORA, IN UN SERVIZIO DELLA TV NEOZELANDESE ONE CHANNEL

Commenti