Una indagine ISYBA
Una indagine ISYBA
Saloni Nautici 2011
Vince Dusseldorf
Vince Dusseldorf
Per la prima volta il salone tedesco batte Genova per numero di visitatori. Intanto a Barcellona…
Nonostante la crisi economica, nel 2011 il "Boot" di Dusseldorf diventa il Salone Nautico piu' importante al mondo per numero di visitatori, superando per la prima volta il numero di visitatori del salone di Genova, anche se di poche migliaia di unità. Si tratta di una soglia simbolica, che deve comunque far riflettere. In una nota l’ISYBA, l'Associazione Italiana dei Mediatori Marittimi che ha realizzato l’inchiesta che mette a confronto i principali saloni nautici internazionali, prende posizione su alcuni aspetti organizzativi.
“Evidentemente – si legge nella nota - e' stata premiata la scelta degli Organizzatori del Boot di offrire al pubblico l'offerta integrale del settore Diporto: barche nuove, accessori, sports acquatici, pesca, subacquea, Turismo e Charter. A Genova, invece, sono stati persi 101.000 visitatori (-31%) in 5 anni. Non funziona piu' – conclude la nota ISYBA - il format auto-referenziale e mono-tematico imposto dallo storico co-gestore dell'evento, un'Associazione di categoria (caso unico al mondo). Restringendo la partecipazione in qualita' di espositori solo ad alcune tipologie di imprese ed escludendo (senza alcuna motivazione) quelle che operano nel Turismo Nautico, si perdono numerosi potenziali visitatori.”
E AL SALONE NAUTICO DI BARCELLONA? TRA PREOCCUPAZIONE E OTTIMISMO
Il "Salon Nautico" della città catalana risente della grave crisi dell'eurozona. Ma gli espositori si sforzano di restare ottimisti. Segnali contrastanti: parecchi visitatori e atmosfera preoccupata
Un salone nautico può essere un indicatore assai sensibile, non solo di un singolo settore ma anche delle sensazioni generali di un mercato. Mentre la crisi della zona euro continua ad approfondirsi, gli espositori del Salone Nautico Internazionale di Barcellona (Salon Nautico) di quest'anno in corso nella capitale catalana, sono comprensibilmente giù di corda. Con solo due giorni prima della chiusura della fiera, l'umore a terra tram gli stand è cupo.
Il salone occupa due sale del centro espositivo Gran Via (e con sole 130 imbarcazioni di grandi dimensioni visualizzate a Port Vell di Moll dÉspanya rispetto alle 145 nel 2010), e l'impressione generale è che si sia trattato di un boat show notevolmente inferiore a quello pre-crisi.
Gli espositori sono più o meno quelli dell'anno scorso (324 contro i 354 del 2010), ma il conteggio complessivo dei visitatori è decisamente in calo. Secondo un inchiesta condotta dall'BI (International Boating Industry), gran parte delle aziende ammette che i tempi sono davvero duri. Tuttavia, per molti espositori resta la voglia di continuare a vedere positivo.
Secondo l'associazione industriale della nautica iberica, ANEN, 4.635 barche da diporto sono state registrate in Spagna nei primi nove mesi del 2011, con un calo 8,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma con le elezioni politiche dietro l'angolo, molti sperano che un cambio di governo possa infondere un rinnovato senso di fiducia tra il pubblico in generale, segnalando un cambiamento nella direzione giusta.
Nonostante la crisi economica, nel 2011 il "Boot" di Dusseldorf diventa il Salone Nautico piu' importante al mondo per numero di visitatori, superando per la prima volta il numero di visitatori del salone di Genova, anche se di poche migliaia di unità. Si tratta di una soglia simbolica, che deve comunque far riflettere. In una nota l’ISYBA, l'Associazione Italiana dei Mediatori Marittimi che ha realizzato l’inchiesta che mette a confronto i principali saloni nautici internazionali, prende posizione su alcuni aspetti organizzativi.
“Evidentemente – si legge nella nota - e' stata premiata la scelta degli Organizzatori del Boot di offrire al pubblico l'offerta integrale del settore Diporto: barche nuove, accessori, sports acquatici, pesca, subacquea, Turismo e Charter. A Genova, invece, sono stati persi 101.000 visitatori (-31%) in 5 anni. Non funziona piu' – conclude la nota ISYBA - il format auto-referenziale e mono-tematico imposto dallo storico co-gestore dell'evento, un'Associazione di categoria (caso unico al mondo). Restringendo la partecipazione in qualita' di espositori solo ad alcune tipologie di imprese ed escludendo (senza alcuna motivazione) quelle che operano nel Turismo Nautico, si perdono numerosi potenziali visitatori.”
E AL SALONE NAUTICO DI BARCELLONA? TRA PREOCCUPAZIONE E OTTIMISMO
Il "Salon Nautico" della città catalana risente della grave crisi dell'eurozona. Ma gli espositori si sforzano di restare ottimisti. Segnali contrastanti: parecchi visitatori e atmosfera preoccupata
Un salone nautico può essere un indicatore assai sensibile, non solo di un singolo settore ma anche delle sensazioni generali di un mercato. Mentre la crisi della zona euro continua ad approfondirsi, gli espositori del Salone Nautico Internazionale di Barcellona (Salon Nautico) di quest'anno in corso nella capitale catalana, sono comprensibilmente giù di corda. Con solo due giorni prima della chiusura della fiera, l'umore a terra tram gli stand è cupo.
Il salone occupa due sale del centro espositivo Gran Via (e con sole 130 imbarcazioni di grandi dimensioni visualizzate a Port Vell di Moll dÉspanya rispetto alle 145 nel 2010), e l'impressione generale è che si sia trattato di un boat show notevolmente inferiore a quello pre-crisi.
Gli espositori sono più o meno quelli dell'anno scorso (324 contro i 354 del 2010), ma il conteggio complessivo dei visitatori è decisamente in calo. Secondo un inchiesta condotta dall'BI (International Boating Industry), gran parte delle aziende ammette che i tempi sono davvero duri. Tuttavia, per molti espositori resta la voglia di continuare a vedere positivo.
Secondo l'associazione industriale della nautica iberica, ANEN, 4.635 barche da diporto sono state registrate in Spagna nei primi nove mesi del 2011, con un calo 8,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma con le elezioni politiche dietro l'angolo, molti sperano che un cambio di governo possa infondere un rinnovato senso di fiducia tra il pubblico in generale, segnalando un cambiamento nella direzione giusta.
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