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02/10/2015 - 13:26

La kermesse nautica è a metà strada

Salone di Genova, diamo i numeri

Salone a metà strada, tra meteo inclemente e scarsa affluenza di pubblico. La Confindustria nautica UCINA prova a vedere comunque positivo: al convegno inaugurale del 55° salone nautico presentate le ricerche delle Fondazioni Edison e Symbola. Intervento volante del Ministro Graziano Delrio. Gli operatori restano in trincea, tra sforzi e confusione associativa - SPECIALE SALONE SU SAILY TV: BARCHE E PROTAGONISTI 


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Il salone nautico 2015 è a metà strada, gran parte della quale sotto la pioggia e il vento. Si attende il weekend (con previsioni incerte e miglioramento solo domenica) per capire meglio l’andamento generale. Il quartiere espositivo è molto simile a quello dello scorso anno (record negativo di spazi), e l’affluenza di pubblico nei primi giorni feriali è stata modesta, anche se decisamente targetizzata, quindi gente interessata. Pochi ma buoni, insomma.
 
Gli operatori che continuano a credere nel salone genovese sono alla finestra e in attesa. Le risposte dal punto di vista strettamente espositivo sono contraddittorie: il salone non cresce e le carenze restano evidenti. D’altra parte le aziende fanno sforzi notevoli, continuano a investire, a presentare prodotti innovativi, a cercare di conquistare clienti e appassionati del mare. Proprio per avere una platea sempre più ampia di appassionati servirebbe però una “nautica” unita e capace di ragionare come “settore”, con progetti e strategie.
 
Progetti e strategie che è difficile fare senza una reale e condivisa rappresentanza del settore in tutte le sue variegate sfaccettature, in tutte le sue anime. Purtroppo la nautica resta assai divisa: l’UCINA del presidente Carla Demaria per ora non si distingue per idee nuove e per cambi di rotta significativi. E sullo scenario si è affacciato un nuovo player associativo, Nautica Italiana, che parte dai grandi produttori storici e sta aggregando quasi ogni giorno nuove realtà imprenditoriali del settore.
 
Una nautica in difficoltà, senza guida forte, non può sostenere due poli rappresentativi, e il rischio di spaccature e confusioni è altissimo. Se ne è accorto anche il Governo, che infatti proprio nei giorni della fiera di Genova sta mandando messaggi chiari: non si può continuare la politica di sostegno al salone o ad altri appuntamenti di promozione della nautica del paese, se non si ritrova unità di intenti. La partita tra UCINA e Nautica Italiana resta aperta, e andrebbe chiusa al più presto, per rispetto proprio degli imprenditori e delle aziende che – come si vede pure a Genova – lottano con tutte le forze per sopravvivere e andare avanti. Aspettiamo la fine del salone per fare un bilancio e capire le strade da imboccare.



SU SAILY TV SPECIALE SALONE: LE BARCHE E I PROTAGONISTI

 
UCINA POSITIVA E CONVEGNI SUI NUMERI
(Dal comunicato stampa UCINA) I numeri e i segnali sono positivi. La nostra nautica è leader dell'export mondiale, l'occupazione, tra addetti e indotto, supera i 200.000 addetti, la crescita iniziata da due anni non si ferma. È questa la fotografia del comparto nautico che esce dalla tavola rotonda “La nautica a confronto. Le filiere produttive al servizio del Paese" che ha seguito l'apertura ufficiale del salone nautico. 
 
Il Vice Ministro Carlo Calenda ha aperto i lavori riconoscendo al Salone Nautico il suo valore all’interno dei migliori eventi nazionali per la proposta del Made in Italy: “sento un clima nuovo, questo Salone mi piace e questa industria anche. I numeri positivi sono solo una frazione di quello che si può fare”.
 
"La competitività è la nostra grande arma - ha dichiarato Carla Demaria, Presidente di UCINA Confindustria nautica - E dobbiamo dire grazie a vari alleati per i buoni risultati che abbiamo ottenuto: il mercato e i suoi segnali di ripresa e l'altro grande alleato si sono dimostrate le istituzioni: oggi si respira finalmente un'aria nuova nei rapporti istituzionali". Il settore sta ritrovando l'ottimismo, sostenuto da numeri che sottolineano l'importanza di tutto il comparto, dalle aziende leader ai più piccoli fornitori.
 
"Cosa significa la nautica per l'economia italiana? - chiede Fabio Renzi, segratario generale di Symbola, che poi afferma - la nostra produzione nautica vale 1.458 miliardi di euro e si traduce in 10 miliardi di euro per tutto il comparto, insomma per ogni euro alla produzione ne generiamo 5,9 lungo la filiera" Una ripresa trainata dalla crescita di tutto il Made in Italy, "dopo anni di profonda crisi la ripresa negli ultimi due anni è vigorosa - conferma Marco Fortis  di Fondazione Edison - l'industria italiana è oggi leader mondiale per quanto riguarda numero di ordini e lunghezza nei superyacht. Nel medagliere internazionale (Indice Fortis-Corradini , anno 2013) che considera i prodotti in cui l’Italia detiene la leadership mondiali, la nautica occupa l’ottavo posto, confermando l'importanza di questo settore strategico per il Made in Italy".La ricerca di Fondazione Edison dal titolo "L’industria italiana della nautica da diporto: i segni della ripresa" - ha messo in luce la posizione di leadership della nautica italiana.
 
L'Italia è al primo posto come export di barche e yacht da diporto con un trend in netta crescita già da due anni.  Primo posto anche per quanto riguarda il saldo commerciale valutato, nel 2014, di oltre 2.000 milioni di dollari. Anche in questo caso la ripresa negli ultimi due anni è stata intensa.La ricerca di Fondazione Symbola - "Filiera nautica. Il sistema produttivo italiano.
 
Analisi dell’indotto economico e occupazionale attivato dall’industria nautica in Italia" - ha ricostruito la struttura del comparto. Sono quasi 3.100 le unità produttive impegnate nella cantieristica, unità che diventano quasi 18.000 se si considera l’intero sistema produttivo di fornitura, subfornitura, commercio, charter, servizi e riparazioni.
 
Le attività economiche legate alla produzione cantieristica sono numericamente concentrate nel Nord Ovest (con il 33% delle imprese totali) e del Centro (28%). A seguire il Nord Est, le cui 4.944 unità produttive locali rappresentano il 23% di quelle totali.
 
Parlando del più ampio sistema produttivo nautico, cioè di tutta la filiera, le proporzioni cambiano. In questo caso vi è una ripartizione piuttosto omogenea fra Nord e Meridione. In tutte e tre le macro aree del Paese le unità produttive superano quota 5 mila.
 
A trainare la redditività della produzione cantieristica vi è la Liguria che con circa 350 milioni di euro di valore aggiunto prodotto (pari allo 0,82% del valore aggiunto complessivamente prodotto nella regione). Per quanto riguarda la situazione occupazionale si registra un moltiplicatore dell’occupazione di 7,4, per 1 addetto nella costruzione si creano 7,4 posti di lavoro nella filiera. Gli oltre 21.000 addetti della cantieristica attivano così 181.000 posti di lavoro nella filiera.
 
IL MINISTRO GRAZIANO DELRIO IN VISITA AL SALONE NAUTICO
Anche il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio è arrivato a Genova, in occasione dell’inaugurazione della mostra “Io Sento” di Carlo Borlenghi, sessanta scatti di mare, uomini e barche che raccontano la visione più contemporanea del mare e di quanto vi naviga.

Il Ministro Graziano Delrio dopo aver visitato la mostra, ha incontrato la stampa, affermando “Il mare è parte della storia, della cultura italiana. Purtroppo il sistema mare è stato escluso dal dibattito. Per quanto riguarda la nautica è un settore che va assolutamente sostenuto e il Governo Renzi ha già dato delle risposte e continuerà a farlo”, ha sostenuto durante un incontro con gli imprenditori di UCINA Confindustria nautica.

Il Ministro ha poi continuato testimoniando il proprio apprezzamento per il lavoro svolto per la realizzazione del 55esimo Salone Nautico “I dati registrati dal Salone quest’anno rappresentano una buona notizia che si va ad inserire in un quadro generale più sereno. E’ per questo che ringraziamo di cuore a nome del Governo tutti coloro che hanno lavorato” ha concluso.

Il ministro ha poi preso parte al convegno organizzato dall’Agenzia del Demanio intitolato: “Progetto fari: dalla consultazione pubblica ai bandi”. Dopo due mesi di consultazione pubblica online durante la quale sono state ricevute dai cittadini oltre 1100 proposte per la riqualificazione di 11 fari, il 12 ottobre verranno pubblicati i bandi. Il Ministro Graziano Delrio ha dichiarato: “Il sistema mare per l’Italia è una grande risorsa: l’Italia è unica in questo. Il sistema può rappresentare una grande risorsa per il Paese e per lo sviluppo

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