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31/03/2021 - 20:21

Mercato

RS Sailing, l’intrigo dei distributori

Un mezzo terremoto nel mercato della vela: Boat Tech porta in Tribunale RS Sailing per violazione del contratto di distribuzione, e Negrinautica. Ecco la storia (sperando in un accordo conveniente per tutti)

 

Quando si arriva in Tribunale è spesso tardi e ci si fa male tutti. Ma altrettanto spesso questa è l’ultima strada che puo’ percorrere chi voglia vedere tutelati diritti che ritiene violati. Il caso che vi raccontiamo accade in Europa e riguarda il Regno Unito dove ha sede il cantiere RS Sailing, tra i più grandi produttori di barche a vela di piccole dimensioni, derive o sportboat; e l’Italia dove ha sede il distributore dei prodotti RS che ha citato la casa madre per presunte violazioni contrattuali relative alla distribuzione.

In Italia la Boat Tech che da anni distribuisce le barche RS (su tutte, la più famosa e diffusa, RS Feva, classe giovanile in grande crescita, anche grazie al lavoro di chi la vende in un territorio), dopo la decisione del cantiere inglese - a quanto pare improvvisa e in violazione di quanto previsto nei contratti - di cambiare distributore, non avendo ottenuto le garanzie e le spiegazioni che chiedeva, si è decisa a procedere per vie giudiziali contro RS Saling. Nella causa è finito anche il nuovo distributore, Negrinautica, altro nome molto famoso nel mercato della vela in Italia, notissimo e frequentatissimo da anni dai velisti per la sua vasta gamma di prodotti dalle barche agli accessori.

Il motivo scatenante di queste cause sarebbe nelle modalità del cantiere inglese per il cambio dei distributori. Pur essendo pienamente legittimo per un produttore scegliere i propri distributori in diverse aree geografiche, ciò va sempre fatto seguendo i contratti in essere e anche un po’ di normale buon senso. Se questo sia avvenuto o meno lo stabiliranno adesso i Tribunali.

I protagonisti sono ben conosciuti, sia come aziende che come persone, e quindi spiace raccontare di un momento di tensione sfociato in una causa giudiziaria. Come testimoni di ciò che accade nel mondo della vela, anzi, auspichiamo che si arrivi presto a un chiarimento o ad accordi che soddisfino tutte le parti.

Una soluzione va trovata anche per garantire a tutti coloro che vogliono acquistare barche RS (oltre al citato Feva, è in forte sviluppo anche il nuovo singolo RS Aero, e poi lo sportboat RS21 a chiglia retrattile, solo per citarne alcuni) di poterlo fare nel più sereno dei modi.

IL COMUNICATO DI BOAT TECH - La società Boat Tech S.r.l. ha deciso di procedere giudizialmente nei confronti della società H. Taylor and Sons (Brockley) LTD, trading as RS Sailing (di seguito anche RS), lamentando lillegittima violazione del contratto di distribuzione in essere che RS ha interrotto da febbraio 2021.

Boat Tech distribuisce da oltre 15 anni imbarcazioni con marchio RS Sailing con diligenza e professionalità, a suo parere in esclusiva per lItalia sino a settembre 2020, data in cui RS ha inaspettatamente stipulato un nuovo contratto di distribuzione con la società Negrinautica S.r.l., anche questultima è stata citata in giudizio lamentando atti di concorrenza sleale.

Il tribunale di Milano è stato investito di tale controversia dallamministratore delegato di Boat Tech, Aldo Rinaldi, il quale confida nella magistratura, che saprà far emergere le violazioni di legge, favorendo il rispetto delle regole di mercato.

La pratica è stata affidata allo studio Doria & Associati nella persona del Prof. Avv. Guido Doria, il quale ha chiesto di inibire, sul mercato italiano, la vendita di imbarcazioni RS Sailing da parte di soggetti diversi da Boat Tech S.r.l.

RS Sailing impone ai propri distributori la competenza esclusiva del giudice UK, ma laddove sia gravemente violato il mercato, come in questo caso, soccorre la giustizia italiana che non consente di demandare all’estero in esclusiva la tutela delle PMI italiane.

Sezione ANSA: 
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