CASO-MARINARIELLO, APERTE INCHIESTE
CASO-MARINARIELLO, APERTE INCHIESTE
Quel naufragio
che fa discutere
che fa discutere
Conclusa una difficile Settimana Internazionale allo Yacht Club Adriaco. Feste e danze, ma restano accese le polemiche seguite all’affondamento di Marinariello
La bora è stata la protagonista di una difficile edizione della Settimana Velica Internazionale dello Yacht Club Adriaco, conclusa dopo due fine settimana di regate. Una bora che nel primo weekend ha soffiato tanto violenta da far annullare le regate in programma, ma anche un borino leggero e volubile che ha permesso non senza patimenti di concludere un'unica prova in questa ultima giornata a disposizione.
A dispetto della pioggia battente della notte e della prima parte della mattinata, il Comitato decide di uscire e appena dopo l'ora di pranzo nel campo sotto Barcola è possibile allestire il percorso a bastone con offset in bolina e di poppa da percorrere due volte. 10 nodi stesi da 075° e lato iniziale di poco più di un miglio per sperare di poter concludere la prima prova di giornata e magari darne una seconda prima delle 16.00, orario fissato da bando come tempo limite per l'ultimo start.
Il primo colpo di cannone è riservato a IRC e ORC, mentre 5 minuti dopo è la volta dei monotipi UFO e Zero.
A prevalere in reale sono ovviamente gli scafi più grandi e leggeri. Brava di Libero Grandi (CV Alto Adriatico) stacca di quasi due minuti il sempre impeccabile Sayonara di Roberto Bertocchi (CDV Muggia), tallonato dall'imponente Victor X di Vittorio Margherita (Nautica S. Giorgio). Subito dopo è la volta di White Goose di Roberto Vianello (YCCA), vero protagonista della Settimana Velica 2010.
Nell'attesa delle classifiche definitive in tempo compensato - che usciranno con tutta probabilità nella tarda serata - e sanciranno i vincitori delle categorie IRC e ORC, appare ormai chiaro invece il responso proveniente dalle graduatorie dei monotipi. L'assolo di Sergio Irredento (STV) e del suo Zerozerosette tra gli Zero (cominciato ieri con due primi posti), si arricchisce di un'ulteriore vittoria nella giornata odierna. Più omogenea la flotta UFO dove Cattivik di Gianni de Visentini (SVBG) vince la prova odierna portandosi al secondo posto alle spalle di Alien di Massimo Jenko e Massimo Pandullo (SVBG), oggi secondo.
LA SERATA DANZANTE E LE RIFLESSIONI SUL CASO-MARINARIELLO
Nella serata di ieri a partire dalle 20.30 si è svolta presso la sede dello Yacht Club Adriaco la premiazione della 49a Trieste-S. Giovanni in Pelago-Trieste seguita da cena per tutti gli equipaggi e serata danzante. E' stata l'occasione per tributare un applauso di sincero affetto marinaro agli amici di Marinariello, che in questa regata hanno perso la loro imbarcazione, ma anche per ribadire da parte del presidente Nicolò de Manzini l'importanza della sicurezza in mare, dello spirito sportivo e dell'aiuto che tutti i regatanti devono garantirsi reciprocamente.
Questo il testo del comunicato ufficiale. Ma il clima tra velista e dintorni resta rovente. La questione chiave non riguarda l’affondamento in se (rottura del bulbo, è raro ma capita), quanto il fatto che alcune barche che incrociavano sul luogo dellì’incidente non avrebbero prestato adeguata assistenza ed eventuale soccorso. Una componente dell’equipaggio di Marinariello in una lettera a un giornale ha chiamato direttamente in causa l’equipaggio di Wops, che avrebbe visto la barca rovesciata e l’equipaggio in difficoltà ma avrebbe proseguito nella sua rotta senza fermarsi. L’armatore di Wops ha prontamente risposto spiegando che a bordo si stava organizzando di intervenire, ma prima è stato visto un peschereccio recarsi prontamente verso la barca affondata, e poi a bordo di Wops sono intervenuti dei problemi tecnici, il motore non si è avviato e si è dovuta effettuare una manovra concitata per evitare di finire sotto costa. Questi i fatti nudi e crudi. Come spesso accade i commenti si amplificano su tribune più o meno improvvisate. Intanto, però, è stata aperta una inchiesta della Magistratura. E la FIV è in attesa di sviluppi per altrettanto eventuali provvedimenti. Staremo a vedere.
Dopo la consegna dei premi di categoria è stata la volta dell'attribuzione dei trofei challenge intitolati ai soci più illustri del Club che hanno voluto legare il proprio nome alla regata d'altura più antica dell'Adriatico. La Coppa Gino Nadali per la prima imbarcazione in tempo reale è stata vinta da Ourdream, la Coppa On. Dott. Fausto Pecorari al primo IRC in overall è andata a White Goose, mentre la Coppa Piro Brückner al primo ORC in overall è rimasta fra le mura di casa finendo nelle mani di Escandalo.
Oltre alla premiazione della Trieste-S. Giovanni in Pelago, sono stati assegnati i trofei del circuito 4x1000 alle due imbarcazioni vincitrici delle rispettive categorie "in equipaggio" e "X 2" che hanno corso le quattro regate d'altura inserite nel circuito omonimo ideato da Circolo Nautico S. Margherita di Caorle, Club Nautico Sirena e Yacht Club Adriaco, ovvero La Cinquecento, La Duecento, la Trieste-Brioni-Trieste e appunto la Trieste-S. Giovanni in Pelago, per un totale di 1000 miglia nautiche percorse.
Nella categoria in equipaggio vince X-Sea di Mario Mantegazza (Portodimare), lasciandosi alle spalle Esmeralda del CNSM e Keira di Gianluca Caregnato (Treviso Sailing Club). Tra i "leoni" della categoria X 2 si impone Blucolombre di Massimo Juris (Compagnia della Vela di Venezia), seguito da Black Angel di Paolo Striuli (CNSM) e Marinariello di Berti Bruss (CNT Sirena).
CASO MARINARIELLO, INDAGA ANCHE LA CAPITANERIA
In un articolo sul Piccolo di Trieste altri particolari sugli strascichi del naufragio. Nell’articolo si legge tra l’altro: “Sulla condotta dei velisti della Wops, ma anche su possibili responsabilità da parte dell'Adriaco stanno cercando di fare chiarezza invece gli accertamenti della Capitaneria di porto di Trieste. «Attualmente ci stiamo muovendo su tre fronti - precisano dalla Guardia costiera -. Intendiamo prima di tutto capire cosa sia successo da un punto di vista tecnico all'imbarcazione danneggiata e stabilire se ci sia stata effettivamente omissione di soccorso da parte dell'altra barca a vela. Ma puntiamo anche a chiarire il ruolo degli organizzatori della regata di domenica scorsa”.
La bora è stata la protagonista di una difficile edizione della Settimana Velica Internazionale dello Yacht Club Adriaco, conclusa dopo due fine settimana di regate. Una bora che nel primo weekend ha soffiato tanto violenta da far annullare le regate in programma, ma anche un borino leggero e volubile che ha permesso non senza patimenti di concludere un'unica prova in questa ultima giornata a disposizione.
A dispetto della pioggia battente della notte e della prima parte della mattinata, il Comitato decide di uscire e appena dopo l'ora di pranzo nel campo sotto Barcola è possibile allestire il percorso a bastone con offset in bolina e di poppa da percorrere due volte. 10 nodi stesi da 075° e lato iniziale di poco più di un miglio per sperare di poter concludere la prima prova di giornata e magari darne una seconda prima delle 16.00, orario fissato da bando come tempo limite per l'ultimo start.
Il primo colpo di cannone è riservato a IRC e ORC, mentre 5 minuti dopo è la volta dei monotipi UFO e Zero.
A prevalere in reale sono ovviamente gli scafi più grandi e leggeri. Brava di Libero Grandi (CV Alto Adriatico) stacca di quasi due minuti il sempre impeccabile Sayonara di Roberto Bertocchi (CDV Muggia), tallonato dall'imponente Victor X di Vittorio Margherita (Nautica S. Giorgio). Subito dopo è la volta di White Goose di Roberto Vianello (YCCA), vero protagonista della Settimana Velica 2010.
Nell'attesa delle classifiche definitive in tempo compensato - che usciranno con tutta probabilità nella tarda serata - e sanciranno i vincitori delle categorie IRC e ORC, appare ormai chiaro invece il responso proveniente dalle graduatorie dei monotipi. L'assolo di Sergio Irredento (STV) e del suo Zerozerosette tra gli Zero (cominciato ieri con due primi posti), si arricchisce di un'ulteriore vittoria nella giornata odierna. Più omogenea la flotta UFO dove Cattivik di Gianni de Visentini (SVBG) vince la prova odierna portandosi al secondo posto alle spalle di Alien di Massimo Jenko e Massimo Pandullo (SVBG), oggi secondo.
LA SERATA DANZANTE E LE RIFLESSIONI SUL CASO-MARINARIELLO
Nella serata di ieri a partire dalle 20.30 si è svolta presso la sede dello Yacht Club Adriaco la premiazione della 49a Trieste-S. Giovanni in Pelago-Trieste seguita da cena per tutti gli equipaggi e serata danzante. E' stata l'occasione per tributare un applauso di sincero affetto marinaro agli amici di Marinariello, che in questa regata hanno perso la loro imbarcazione, ma anche per ribadire da parte del presidente Nicolò de Manzini l'importanza della sicurezza in mare, dello spirito sportivo e dell'aiuto che tutti i regatanti devono garantirsi reciprocamente.
Questo il testo del comunicato ufficiale. Ma il clima tra velista e dintorni resta rovente. La questione chiave non riguarda l’affondamento in se (rottura del bulbo, è raro ma capita), quanto il fatto che alcune barche che incrociavano sul luogo dellì’incidente non avrebbero prestato adeguata assistenza ed eventuale soccorso. Una componente dell’equipaggio di Marinariello in una lettera a un giornale ha chiamato direttamente in causa l’equipaggio di Wops, che avrebbe visto la barca rovesciata e l’equipaggio in difficoltà ma avrebbe proseguito nella sua rotta senza fermarsi. L’armatore di Wops ha prontamente risposto spiegando che a bordo si stava organizzando di intervenire, ma prima è stato visto un peschereccio recarsi prontamente verso la barca affondata, e poi a bordo di Wops sono intervenuti dei problemi tecnici, il motore non si è avviato e si è dovuta effettuare una manovra concitata per evitare di finire sotto costa. Questi i fatti nudi e crudi. Come spesso accade i commenti si amplificano su tribune più o meno improvvisate. Intanto, però, è stata aperta una inchiesta della Magistratura. E la FIV è in attesa di sviluppi per altrettanto eventuali provvedimenti. Staremo a vedere.
Dopo la consegna dei premi di categoria è stata la volta dell'attribuzione dei trofei challenge intitolati ai soci più illustri del Club che hanno voluto legare il proprio nome alla regata d'altura più antica dell'Adriatico. La Coppa Gino Nadali per la prima imbarcazione in tempo reale è stata vinta da Ourdream, la Coppa On. Dott. Fausto Pecorari al primo IRC in overall è andata a White Goose, mentre la Coppa Piro Brückner al primo ORC in overall è rimasta fra le mura di casa finendo nelle mani di Escandalo.
Oltre alla premiazione della Trieste-S. Giovanni in Pelago, sono stati assegnati i trofei del circuito 4x1000 alle due imbarcazioni vincitrici delle rispettive categorie "in equipaggio" e "X 2" che hanno corso le quattro regate d'altura inserite nel circuito omonimo ideato da Circolo Nautico S. Margherita di Caorle, Club Nautico Sirena e Yacht Club Adriaco, ovvero La Cinquecento, La Duecento, la Trieste-Brioni-Trieste e appunto la Trieste-S. Giovanni in Pelago, per un totale di 1000 miglia nautiche percorse.
Nella categoria in equipaggio vince X-Sea di Mario Mantegazza (Portodimare), lasciandosi alle spalle Esmeralda del CNSM e Keira di Gianluca Caregnato (Treviso Sailing Club). Tra i "leoni" della categoria X 2 si impone Blucolombre di Massimo Juris (Compagnia della Vela di Venezia), seguito da Black Angel di Paolo Striuli (CNSM) e Marinariello di Berti Bruss (CNT Sirena).
CASO MARINARIELLO, INDAGA ANCHE LA CAPITANERIA
In un articolo sul Piccolo di Trieste altri particolari sugli strascichi del naufragio. Nell’articolo si legge tra l’altro: “Sulla condotta dei velisti della Wops, ma anche su possibili responsabilità da parte dell'Adriaco stanno cercando di fare chiarezza invece gli accertamenti della Capitaneria di porto di Trieste. «Attualmente ci stiamo muovendo su tre fronti - precisano dalla Guardia costiera -. Intendiamo prima di tutto capire cosa sia successo da un punto di vista tecnico all'imbarcazione danneggiata e stabilire se ci sia stata effettivamente omissione di soccorso da parte dell'altra barca a vela. Ma puntiamo anche a chiarire il ruolo degli organizzatori della regata di domenica scorsa”.
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