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29/05/2011 - 23:07

Unione Vela Solidale

Quel mare che
libera davvero

A Civitavecchia il primo raduno dell'Unione Vela Solidale: 120 barche e 1500 ragazzi insieme per la legalità e la solidarietà
 
E' il mondo della vela orgogliosa dei suoi messaggi sociali, delle potenzialità formative, della solidarietà non solo teorica. E' il primo raduno annuale di Unione Vela Solidale, sigla che riunisce già 25 associazioni sparse per la penisola. Un fenomeno che cresce e non si ferma più
 
Oltre 120 barche, 1500 ragazzi, provenienti da ogni parte d'Italia, sono arrivati alla Darsena Romana per MareLibera il primo raduno dell'Unione Italiana Vela solidale, l'organismo che raccoglie 25 associazioni che operano sul territorio nazionale utilizzando la vela per interventi nelle aree del disagio, della disabilità fisica e psichica. Il raduno è stato aperto venerdì sera dai concerti dei ragazzi di Obiettivo Uomo, cooperativa sociale di Scampia che raccoglie oltre 700 ragazzi, e dall'Orchestra Spensierata, un gruppo sardo di musicisti disabili e da una grande cena degli equipaggi.
 
Le attività di sabato 28 maggio

Presentazione Libro Blu 2011: Navigare per educare.
16 mila persone imbarcate in otto anni, nell'ambito di progetti di intervento per l'inclusione sociale e il supporto a terapie per disabili psichici e fisici: 48% degli equipaggi sono composti da ragazzi tra i 12 e i 18 anni, minori in difficoltà o del circuito penale; 27% da disabili psichici; il 24% da disabili fisici e l'1% da tossicodipendenti. Nel Libro Blu 2011 sono presentati in dettaglio i risultati dei progetti svolti con i minori del circuito penale (in messa alla prova o in alternativa pena) nell'ambito dei due protocolli sottoscritti nel 2005 e il 2009 tra UVS e il Ministero della Giustizia - Dipartimento Giustizia Minorile.
Nell'arco di sei anni sono stati centinaia i minori del circuito penale inseriti nei progetti avviati inizialmente con l'obbiettivo di rieducare alla legalità, al rispetto delle regole e alla condivisione attraverso la pratica della vela e successivamente integrati da progetti finalizzati all'inserimento professionale del mondo nella nautica, dalla cantieristica alla navigazione.
 
Firma del protocollo d'intesa tra il Comando generale delle Capitanerie di Porto e UVS
Firmato oggi il Protocollo fra il Comando generale delle Capitanerie delle Capitanerie di Porto e UVS per la promozione e la realizzazione di progetti congiunti destinati a soggetti con disabilità e svantaggiati.
Il Comando generale delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera fornirà anche supporto tramite ufficiali e sottoufficiali che in qualità di tutor sosterranno i progetti .
Dopo la firma l'UVS consegna al Comando generale delle Capitanerie di Porto il Premio Unione Italiana Vela Solidale 2011 per lo straordinario impegno in occasione dell'emergenza profughi a Lampedusa.
 
Presentazione del progetto Se- Stante
12 ragazzi del circuito penale stanno partecipando al progetto Se- Stante presso lo Yacht Club di Porto Torres per essere inseriti nelle professioni della nautica.
Il progetto della durata di 18 mesi prevede, oltre all'acquisizione della patente nautica da diporto vela e motore e i titoli IMO ( primo soccorso, antincendio, addestramento e salvataggio, addestramento PSSR), un tirocinio di attività cantieristiche per la manutenzione e la gestione delle barche.
Il progetto Se-Stante è l'ultimo in ordine di tempo realizzato nell'ambito del protocollo con Ministero della Giustizia - Dipartimento Giustizia Minorile. Finanziato dalla Regione Sardegna è promosso da Enaip, partner lo Yacht Club di Porto Tornes e l'associazione I Tetragonauti.
 
Il restauro dell'Alpa
Dopo quasi un anno di lavori è tornato in acqua lo sloop Alpa, una barca d'epoca che grazie ai lavori dell'Associazione Amici della Darsena Romana è tornata agli antichi splendori e ora navigherà per attività sociali. A sostenere il restauro il Cantiere Giannini, l'autorità Portuale e la Fondazione Cariciv.
Progetto "La Fenice" è il nome del progetto di restauro nel quale sono stati coinvolti anche associazioni di volontariato del territorio e minori in messa alla prova.
 
Domenica giorno finale, al mattino si è svolta la regata di tutti gli equipaggi. Con una sola regola fondamentale: possono partecipare solo barche con equipaggi misti, abili e disabili. Al termine, la consegna della Medaglia del Presidente della Repubblica. E arrivederci al prossimo anno.
 
Saily è stata a Civitavecchia e presto trasmetterà un servizio video sulla webtv.
 

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