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22/11/2020 - 13:15

Architetti e ingegneri vedono blu nel futuro

Progettare porti e Waterfront

WiP, società di architettura e ingegneria, apre una divisione dedicata ai Marina e alle strutture dei lungomare. I moderni porti turistici sono diventati uno degli investimenti immobiliari più sicuri e vantaggiosi

 

L’emergenza sanitaria pandemica ha rivoluzionato molti settori economici tra i quali il turismo: oggi le imbarcazioni di ogni dimensione e tipologia sono le nuove protagoniste del nostro tempo libero. WiP, società di architettura e ingegneria, sempre attenta a soddisfare le esigenze del mercato, ha deciso di aprire una divisione dedicata alla portualità e specializzata nei Marina e nei Waterfront. Infatti, l’investimento “immobiliare” nei moderni Marina - ancorché sia riferito a beni immobili in regime non di proprietà ma di concessioni demaniali marittime pluriennali - è diventato uno degli impieghi di capitali e di energie più sicuri e vantaggiosi del prossimo futuro.

WiP, grazie anche all’ingresso dell’ingegner Paolo Viola, che vanta un’esperienza pluridecennale nella progettazione e realizzazione di porti e marina in tutta Italia, ha costituitoun gruppo di lavoro, dedicato alla portualità, per assistere puntualmente gli investitori che colgono l’opportunità di dedicarsi a nuove realizzazioni o a rigenerare porti esistenti, senza trascurare quelle porzioni di Waterfront urbani, frequentemente associate agli ambiti propriamente portuali.

Il team è composto da architetti, ingegneri, paesaggisti, ambientalisti, valutatori, esperti di piani economico-finanziari e di procedure amministrative per concessioni demaniali e di partenariato pubblico-privato - con l’obiettivo di coprire tutte le fasi della progettazione.

L’idea di creare questa nuova divisione nasce dall’evidenza di come molti settori della nostra vita, durante questi lunghi mesi di pandemia, hanno subìto un radicale mutamento e “non saranno più come prima”, in primis il turismo: viaggi, vacanze, mezzi di trasporto, alberghi, l’intero sistema che muove gli individui nel tempo libero dovrà essere ripensato e riprogettato con nuove modalità per evitare gli assembramenti: la parola d’ordine sarà “andar per mare”.

Le imbarcazioni saranno sempre più apprezzate e diventano la scelta vincente per il nostro tempo libero. Ecco nascere il forte bisogno di nuovi porti e marina ben attrezzati, che non si limitino ad offrire servizi dedicati alle barche, ma anche alle persone: ristoranti, bar, market, retail e molto altro per accogliere un nuovo turismo.I “marina” sono luoghi di aggregazione sociale dotati di un particolare appeal non solo per il diportismo nautico e per le sue specifiche esigenze, ma in quanto costituiscono un punto non congestionato di centralità urbana.

L’Italia, a dispetto del suo essere un lungo “molo”, proteso al centro di uno dei più bei mari del mondo, ha 2,45 posti barca adeguatamente attrezzati ogni mille abitanti contro i 3,72 della Francia e i 4 della Croazia, nostre vicine di casa e dirette concorrenti nel settore del diportismo nautico. Si apre dunque un vasto mercato per dotare il Paese di strutture moderne ed efficienti, per accogliere imbarcazioni sempre più grandi e sofisticate, per riorganizzare e rigenerare strutture portuali - in gran parte vecchie di decenni - per un pubblico oggi molto consapevole, attento ed esigente.

Sezione ANSA: 
Saily - News

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