Storia | Regata > Vela Olimpica
12/03/2019 - 18:05
Sviluppi olimpici
Primo Mondiale Offshore a Malta
La World Sailing annuncia l'accordo con il Royal Malta Yacht Club per organizzare nell'ottobre del 2020 (due mesi dopo le Olimpiadi di Tokyo) il primo Offshore Sailing World Championship. Sarà in concomitanza con la Rolex Middle Sea Race, previste 20 coppie al via. Nessuna informazione su barche, formato, selezioni e iscrizioni
E' un annuncio preliminare, un save-the-date, un "eccoci qua, come previsto andiamo avanti nonostante tutto". World Sailing spara il primo Mondiale di quella che forse diventerà una nuova specialità olimpica: Offshore Keelboat per coppie miste. La data, ottobre 2020, che segue di un paio di mesi la conclusione delle regate olimpiche di Tokyo (Enoshima) 2020, con relative medaglie assegnate e (forse) addii a qualche classe (Finn? 470 maschile e femminile? Laser? RSX?), è una data nella quale il CIO potrebbe non aver dato ancora le conferme delle categorie indicate da World Sailing, pertanto potrebbe trattarsi di un Mondiale di una "non-ancora" specialità olimpica.
Non usiamo il termine Classe, perchè di barca, a proposito del Mondiale Offshore, WS si guarda bene dal parlare. Per ora sappiate che ci sarà il Mondiale, e fatevelo bastare. ("Further information on the boats that will be used, the qualification system and race format will be announced in due course.").
Dunque, a margine della Rolex Middle Sea Race 2020, il Royal Malta Yacht Club (che per inciso è ancora tra i late-challenger della prossima America's Cup e nel 2020 potrebbe regatare alle AC World Series con un suo AC75) organizzerà anche il primo Offshore Sailing World Championship.
Il percorso, viene detto nel comunicato, potrà essere lo stesso della Middle (da Malta a Malta girando Sicilia, Pantelleria e Lampedusa in senso antiorario: 605 miglia), o un percorso ridotto, secondo le condizioni meteo.
Originariamente calendarizzato già nel 2019, il primo Mondiale Offshore a coppie è stato rinviato di un anno. L'idea dice WS è che si crei una piattaforma per accelerare l'interesse per questa catsegoria di One-design per coppie miste impegnate in regate lunghe, all'interno della comunità velica. Come se la comunità velica non avesse già forte e chiaro questo interesse: sono belle le regate offshore, ogni anno vi partecipano più barche, è bello regatare in doppio, crescono le regate con questa formula (e pensate quanto è stata antesignana la Cinquecento per 2 in Adriatico, nata nel 1974, seguita poi anche dalla Transtirrenica in doppio, la Roma per 2, dal 1994...), il problema non è la popolarità e l'interesse. Il problema è far diventare l'Offshore Keelboat specialità olimpica. Ma non vogliamo essere critici preventivamente: aspettiamo e vediamo se e come si risolveranno i problemi, innanzitutto quello dei costi.
Al Mondiale Offshore inaugurale WS si aspetta 20 coppie. Questo limite dichiarato contrasta con la frase successiva, secondo la quale l'evento "è progettato per soddisfare gli equipaggi doppi offshore, in rapida crescita in tutto il mondo." In aggiunta WS parla di "obiettivo di coinvolgere i paesi che sono nuovi per la navigazione offshore, fornendo attrezzature chiavi in mano pronte per l'uso presso il circolo organizzatore, e avere barche disponibili da charterizzare in Europa per stage di formazione già dall'estate 2019."
Kim Andersen dice di immaginarsi al Mondiale le migliori coppie Offshore in circolazione. Dimentica che il 95% di esse sono francesi, ed è francamente difficile immaginare come i cugini d'oltralpe facciano la selezione dell'equipaggio (o degli equipaggi, giacchè non ci sarà il limite olimpico di uno per nazione) da mandare al Mondiale. La sensazione netta è che - come del resto per data e localita - nell'inner-circle della federvela mondiale a Londra abbiano già deciso quale sarà la barca del Mondiale 2020, e quindi quasi certamente anche di Parigi (Marsiglia) 2024. L'one-design croato Luka 30 continua a essere il progetto più gettonato in tal senso, e comunque quello più avanti con il processo di costruzione di un buon numero di barche per soddisfare le esigenze WS.
20 barche potrebbero essere anche poche se scattasse l'interesse e la corsa all'acquisto: almeno un terzo della quota ai francesi, 4-5 inglesi, 2-3 italiani, spagnoli, neozelandesi, australiani, olandesi, magari cinesi. Più difficile, almeno all'inizio, immaginare di vedere al Mondiale paesi in via di sviluppo.
Seguono dichiarazioni al miele di Kim Andersen e del Commodoro del Royal Malta YC, Godwin Zammit, sulla Middle, su WS, sulla vela offshore, sul futuro radioso di tutti. Speriamo abbiano ragione loro.
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