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14/05/2013 - 19:32
Dopo le regate dell'alto Garda
Dopo le regate dell'alto Garda
Predieri (Eurosaf)
Un buon inizio
Un buon inizio
Il presidente Eurosaf Marco Predieri si dice “contento” per le regate del Garda Trentino, e spiega i progetti della federazione velica europea. I commenti di Luca De Pedrini e Flavia Tartaglini sui nuovi formati
Considerazioni sulla prima tappa dell’Eurosaf Champions Sailing Cup Garda Trentino Olympic Week 2013 appena conclusa sul lago di Garda, con l’intervista al Presidente Eurosaf (Federazione Europea di Vela) Marco Predieri che spiega come è nato questo circuito e gli obbiettivi futuri. Inoltre le impressioni del tecnico Luca De Pedrini e dell’azzurra Flavia Tartaglini, unico oro italiano sul Garda.
La manifestazione (conclusa domenica dopo 5 giorni di regate) è stata l’unica tappa italiana riservata alle classi olimpiche: un riconoscimento alle capacità organizzative dimostrate finora dai circoli dell’Alto Garda, che per questa occasione si sono uniti come “Vela Garda Trentino”, suddividendosi la gestione dei campi di regata nelle varie classi: Fraglia Vela Riva con i 470, il Circolo Vela Arco con i 49er, il Circolo Surf Torbole con gli RS:X, il Circolo Vela Torbole con i Laser Standard e Radial e la Fraglia Vela Malcesine con i Finn e i catamarani ad equipaggio misto novità di Rio 2016, Nacra 17.
MARCO PREDIERI, PRESIDENTE EUROSAF: COME E PERCHE' E' NATO QUESTO CIRCUITO. LA TAPPA ITALIANA DEL GARDA E GLI OBBIETTIVI FUTURI.
“Eurosaf ha sviluppato, in collaborazione con alcuni dei principali e più affermati circoli velici europei e con le rispettive federazioni d'appartenenza questa nuova competizione, organizzata in forma di circuito di 5 tappe chiamata Eurosaf Champions Sailing Cup. L'obbiettivo principale di questa iniziativa è stato ed è quello di favorire a livello continentale la partecipazione all’attività delle classi olimpiche del maggior numero di nazioni, dalle più sviluppate ed affermate a quelle emergenti, che in questo particolare momento economico hanno minori risorse a loro disposizione, dando così la possibilità di partecipazione non solo agli atleti “top level”, ma anche a quelli che si apprestano ad iniziare e ad inseguire il sogno olimpico.
Durarante il recente ISAF Mid-Year Meetings di Copenhagen, diverse Federazioni hanno manifestato un profondo interesse nei confronti di questo nuovo circuito, chiedendo all'Executive Committe dell'ISAF di supportare maggiormente questa iniziativa.
Nelle varie tappe verranno testati nuovi percorsi e nuovi formati, cercando così di rispondere sempre più alle esigenze dei velisti. Con un’interazione, un dialogo costruttivo e continuo, con i velisti, con i tecnici e con le federazioni, cercheremo di trovare le migliori soluzioni possibili.
Come è emerso durante il recente Mid Year Meeting, uno dei principali obbiettivi a cui il nuovo presidente dell'ISAF, Dott. Carlo Croce, tiene maggiormente, è una nuova versione della Sailing World Cup, una nuova versione in grado di creare un prodotto maggiormente appetibile per i diversi networks televisivi grazie al quale sarà possibile promuovere maggiormente il nostro sport, creare una piattaforma per le squadre olimpiche, valorizzando maggiormente la collaborazione e l'attività con i partners commerciali. In questo contesto le varie tappe dell’Eurosaf Champions Sailing Cup potrebbero diventare parte integrante di questa nuova iniziativa, trasformandosi in eventi di qualificazione per l'ISAF Sailing World Cup.
Mi auguro infine che questa nostra iniziativa possa essere seguita e sviluppata anche da tutte le altre associazioni continentali, Africa, Asia, America Latina sono le prime realtà che mi vengono in mente, consentendo inoltre di aumentare la collaborazione, lo scambio di esperienze e idee.
In merito alle regate appena concluse sull’Alto lago di Garda, in Italia, sono particolarmente contento per il risultato ottenuto; sono state regate ben riuscite, organizzate ottimamente in acqua, con una partecipazione di alto livello: una buon punto di partenza per il nuovo Circuito! Un grazie particolare a Mauro Stanga e a Walter Cavallucci che nei mesi scorsi hanno collaborato attivamente sia con il sottoscritto che con l'EUROSAF.
La prossima tappa sarà la Delta Lloyd Regatta, dal 21 al 25 maggio a Medemblik e dopo il buon successo del Garda sicuramente l’interesse crescerà sempre di più".
Sito web Eurosaf Champions Sailing Cup
http://championscup.eurosaf.org/eventsites/default_s.asp?eventid=160000
FORMATO DELLE REGATE, I PARERI DI LUCA DE PEDRINI E FLAVIA TARTAGLINI
La novità principale è che viene data estrema importanza alla finalissima, dando poco (per alcuni troppo poco) peso alle qualifiche, in termini di punteggio accumulato e, soprattutto, distacco nei confronti degli avversari. Infatti sono stati qualificati i primi 6 equipaggi (8 nel caso 49er) che si sono portati in finale i punti corrispondenti alla posizione raggiunta a fine qualifica (il primo 1 punto, il secondo 2 punti e così via). Altra novità la vecchia medal race rinominata final race, una prova finale secca (che non vale più doppio), a parte i 49er che ne hanno fatto 3.
Luca De Pedrini
“Ci si avvicina al concetto dell’atletica” - commenta l’allenatore della squadra azzurra 49er Luca De Pedrini (e allenatore di Alessandra Sensini quando vinse l’oro a Sydney 2000) - in cui le batterie di qualifica valgono fino ad un certo punto e ci gioca tutto nella finale. Dopo tutte queste sperimentazioni speriamo di arrivare ad una formula che accontenti media, sponsor e atleti e ci si possa concentrare nella formula adottata, per adeguarsi anche in termini di strategia sull’intero evento, al di là delle singole prove. Il lavoro fatto durante 4 giorni di regate con molte prove (13 al Garda per i 49er) non viene un gran che premiato, dato che il distacco tra un atleta e l’altro non ha più importanza, riportando tutti uno a ridosso dell’altro. Mantenessero il format così avrebbe più senso restringere la finalissima a 4, così almeno uno solo potrebbe subire il ribaltone ed essere escluso dal podio, dopo la fatica delle qualifiche. La finale dei 49er per il momento giocata su 3 brevi prove dà già qualche possibilità di recupero, mentre la prova secca che hanno fatto le altre classi mi sembra eccessiva, non “rispettando” il lavoro/i risultati ottenuti nei giorni precedenti alla finale”.
Flavia Tartaglini, oro alla Coppa del Mondo di Palma de Majorca e fresca vincitrice della prima tappa Eurosaf Champions Sailing Cup italiana sul Garda, nonchè unica italiana al top della ranking list ISAF (si alterna la leaderaship assoluta con l’inglese bronzo a Quindgao Brony Shaw e argento sul Garda), ci ha raccontato poco dopo la premiazione: ”Diciamo che questa manifestazione, nella sua nuova formula adottata qui al Garda, ma anche nelle precedenti regate di World Cup ISAF, l’ho interpretata bene dato che sono andata in crescendo, recuperando nel momento giusto per conquistare non solo il podio, ma la vittoria finale. Una volta deciso il format, ne andrà tutta l’impostazione dell’evento, perchè nei primi giorni sarà importante tenere le energie per la finalissima, che nel caso di una prova secca giocata tra i primi 6, si è rivelata assolutamente decisiva e per molti ha rappresentato un “ribaltone”. Cambia completamente il modo di regatare in base al format scelto; vedremo le decisioni finali per Rio 2016.”
Considerazioni sulla prima tappa dell’Eurosaf Champions Sailing Cup Garda Trentino Olympic Week 2013 appena conclusa sul lago di Garda, con l’intervista al Presidente Eurosaf (Federazione Europea di Vela) Marco Predieri che spiega come è nato questo circuito e gli obbiettivi futuri. Inoltre le impressioni del tecnico Luca De Pedrini e dell’azzurra Flavia Tartaglini, unico oro italiano sul Garda.
La manifestazione (conclusa domenica dopo 5 giorni di regate) è stata l’unica tappa italiana riservata alle classi olimpiche: un riconoscimento alle capacità organizzative dimostrate finora dai circoli dell’Alto Garda, che per questa occasione si sono uniti come “Vela Garda Trentino”, suddividendosi la gestione dei campi di regata nelle varie classi: Fraglia Vela Riva con i 470, il Circolo Vela Arco con i 49er, il Circolo Surf Torbole con gli RS:X, il Circolo Vela Torbole con i Laser Standard e Radial e la Fraglia Vela Malcesine con i Finn e i catamarani ad equipaggio misto novità di Rio 2016, Nacra 17.
MARCO PREDIERI, PRESIDENTE EUROSAF: COME E PERCHE' E' NATO QUESTO CIRCUITO. LA TAPPA ITALIANA DEL GARDA E GLI OBBIETTIVI FUTURI.
“Eurosaf ha sviluppato, in collaborazione con alcuni dei principali e più affermati circoli velici europei e con le rispettive federazioni d'appartenenza questa nuova competizione, organizzata in forma di circuito di 5 tappe chiamata Eurosaf Champions Sailing Cup. L'obbiettivo principale di questa iniziativa è stato ed è quello di favorire a livello continentale la partecipazione all’attività delle classi olimpiche del maggior numero di nazioni, dalle più sviluppate ed affermate a quelle emergenti, che in questo particolare momento economico hanno minori risorse a loro disposizione, dando così la possibilità di partecipazione non solo agli atleti “top level”, ma anche a quelli che si apprestano ad iniziare e ad inseguire il sogno olimpico.
Durarante il recente ISAF Mid-Year Meetings di Copenhagen, diverse Federazioni hanno manifestato un profondo interesse nei confronti di questo nuovo circuito, chiedendo all'Executive Committe dell'ISAF di supportare maggiormente questa iniziativa.
Nelle varie tappe verranno testati nuovi percorsi e nuovi formati, cercando così di rispondere sempre più alle esigenze dei velisti. Con un’interazione, un dialogo costruttivo e continuo, con i velisti, con i tecnici e con le federazioni, cercheremo di trovare le migliori soluzioni possibili.
Come è emerso durante il recente Mid Year Meeting, uno dei principali obbiettivi a cui il nuovo presidente dell'ISAF, Dott. Carlo Croce, tiene maggiormente, è una nuova versione della Sailing World Cup, una nuova versione in grado di creare un prodotto maggiormente appetibile per i diversi networks televisivi grazie al quale sarà possibile promuovere maggiormente il nostro sport, creare una piattaforma per le squadre olimpiche, valorizzando maggiormente la collaborazione e l'attività con i partners commerciali. In questo contesto le varie tappe dell’Eurosaf Champions Sailing Cup potrebbero diventare parte integrante di questa nuova iniziativa, trasformandosi in eventi di qualificazione per l'ISAF Sailing World Cup.
Mi auguro infine che questa nostra iniziativa possa essere seguita e sviluppata anche da tutte le altre associazioni continentali, Africa, Asia, America Latina sono le prime realtà che mi vengono in mente, consentendo inoltre di aumentare la collaborazione, lo scambio di esperienze e idee.
In merito alle regate appena concluse sull’Alto lago di Garda, in Italia, sono particolarmente contento per il risultato ottenuto; sono state regate ben riuscite, organizzate ottimamente in acqua, con una partecipazione di alto livello: una buon punto di partenza per il nuovo Circuito! Un grazie particolare a Mauro Stanga e a Walter Cavallucci che nei mesi scorsi hanno collaborato attivamente sia con il sottoscritto che con l'EUROSAF.
La prossima tappa sarà la Delta Lloyd Regatta, dal 21 al 25 maggio a Medemblik e dopo il buon successo del Garda sicuramente l’interesse crescerà sempre di più".
Sito web Eurosaf Champions Sailing Cup
http://championscup.eurosaf.org/eventsites/default_s.asp?eventid=160000
FORMATO DELLE REGATE, I PARERI DI LUCA DE PEDRINI E FLAVIA TARTAGLINI
La novità principale è che viene data estrema importanza alla finalissima, dando poco (per alcuni troppo poco) peso alle qualifiche, in termini di punteggio accumulato e, soprattutto, distacco nei confronti degli avversari. Infatti sono stati qualificati i primi 6 equipaggi (8 nel caso 49er) che si sono portati in finale i punti corrispondenti alla posizione raggiunta a fine qualifica (il primo 1 punto, il secondo 2 punti e così via). Altra novità la vecchia medal race rinominata final race, una prova finale secca (che non vale più doppio), a parte i 49er che ne hanno fatto 3.
Luca De Pedrini
“Ci si avvicina al concetto dell’atletica” - commenta l’allenatore della squadra azzurra 49er Luca De Pedrini (e allenatore di Alessandra Sensini quando vinse l’oro a Sydney 2000) - in cui le batterie di qualifica valgono fino ad un certo punto e ci gioca tutto nella finale. Dopo tutte queste sperimentazioni speriamo di arrivare ad una formula che accontenti media, sponsor e atleti e ci si possa concentrare nella formula adottata, per adeguarsi anche in termini di strategia sull’intero evento, al di là delle singole prove. Il lavoro fatto durante 4 giorni di regate con molte prove (13 al Garda per i 49er) non viene un gran che premiato, dato che il distacco tra un atleta e l’altro non ha più importanza, riportando tutti uno a ridosso dell’altro. Mantenessero il format così avrebbe più senso restringere la finalissima a 4, così almeno uno solo potrebbe subire il ribaltone ed essere escluso dal podio, dopo la fatica delle qualifiche. La finale dei 49er per il momento giocata su 3 brevi prove dà già qualche possibilità di recupero, mentre la prova secca che hanno fatto le altre classi mi sembra eccessiva, non “rispettando” il lavoro/i risultati ottenuti nei giorni precedenti alla finale”.
Flavia Tartaglini, oro alla Coppa del Mondo di Palma de Majorca e fresca vincitrice della prima tappa Eurosaf Champions Sailing Cup italiana sul Garda, nonchè unica italiana al top della ranking list ISAF (si alterna la leaderaship assoluta con l’inglese bronzo a Quindgao Brony Shaw e argento sul Garda), ci ha raccontato poco dopo la premiazione: ”Diciamo che questa manifestazione, nella sua nuova formula adottata qui al Garda, ma anche nelle precedenti regate di World Cup ISAF, l’ho interpretata bene dato che sono andata in crescendo, recuperando nel momento giusto per conquistare non solo il podio, ma la vittoria finale. Una volta deciso il format, ne andrà tutta l’impostazione dell’evento, perchè nei primi giorni sarà importante tenere le energie per la finalissima, che nel caso di una prova secca giocata tra i primi 6, si è rivelata assolutamente decisiva e per molti ha rappresentato un “ribaltone”. Cambia completamente il modo di regatare in base al format scelto; vedremo le decisioni finali per Rio 2016.”
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