Storia | Regata
08/07/2010 - 14:02
Da un "sogno" di Pippo Dalla Vecchia per il RYCC Savoia
Da un "sogno" di Pippo Dalla Vecchia per il RYCC Savoia
Pozzuoli, la vela
fa Accademia
fa Accademia
Un Golfo famoso, una città capitale della vela, un uomo deciso a realizzare un sogno: ecco come nascerà uno dei centri velici più grandi d'Europa Napoli, sede delle regate veliche nell’unica Olimpiade della storia italiana; Il Reale YCC Savia, santuario della cultura sportiva nautica dalla fine dell’Ottocento; Pippo Dalla Vecchia, infaticabile animatore di ogni onda di sviluppo velico nel golfo e non solo; e partnership imprenditoriali, progettuali, territoriali. Dal cocktail di questi ingredienti nasce uno dei progetti più importanti della vela italiana negli ultimi decenni: l’Accademia Internazionale della Vela, con sede a Pozzuoli. Un progetto di ampio respiro, di visioni future, di sogni trasformati in realtà. Ecco la storia.
Il progetto per l'Accademia Internazionale della Vela precede di poco la nascita della Fondazione Accademia Internazionale della Vela, creata dalla sinergia fra il Reale Yacht Club Canottieri Savoia e la Società Waterfront Flegreo SpA, promotrice della riconversione di una vasta area industriale costiera di Pozzuoli. Fra le finalità della Fondazione spicca l'intenzione di rilanciare la baia di Napoli (e il Golfo di Pozzuoli) quale centro mondiale dello sport velico, posizione che spetta al golfo di diritto per le caratteristiche meteo marine, naturalistiche e paesaggistiche.
Proprio pensando a una base permanente per l'organizzazione di grandi regate internazionali di tutte le classi, una scuola derive e altura di alto livello, il Circolo presieduto da Pippo dalla Vecchia ha cercato partner e trovato la disponibilità della Waterfront (guidata da una famiglia di Pozzuoli, i Cosenza), già coinvolta nella riqualificazione del lungomare. Il progetto architettonico dell’Accademia è inserito nel più vasto programma di riqualificazione costiera che ha visti impegnati numerosi architetti e urbanisti di fama internazionale, fra cui spicca il nome di Peter Eisenman, New York, che ha coordinato la redazione del Masterplan della linea di costa di Pozzuoli in associazione con gli architetti Camillo e Alessandro Gubitosi e Guido Zuliani. Lo stesso team ha sviluppato il Piano Urbanistico Attuativo (PUA) del pezzo centrale del Masterplan, la riconversione dell'area industriale dismessa ex- Sofer, al cui interno è ubicata la nuova Accademia Internazionale della Vela.
Progettata a titolo gratuito per il Circolo da due suoi soci, gli architetti Camillo e Alessandro Gubitosi, la nuova struttura velica è ubicata in corrispondenza di un porticciolo naturale, che grazie a una piccola spiaggia è adattissimo al varo di piccole derive. Per le imbarcazioni più grandi invece il progetto prevede la realizzazione di una barriera frangiflutti che, utilizzando il nuovo molo del porto previsto per la ricollocazione dell'area di servizio dei traghetti, creerà una nuova marina dotata di pontili galleggianti per l'ormeggio di molte decine di barche.
A terra l'Accademia disporrà di un nuovo edificio dalla superficie coperta di circa 1200 mq concepito su un singolo livello, per minimizzare l'impatto sul suolo. La costruzione è stata messa a punto secondo un approccio pienamente bioclimatico, capace di ottimizzare il microclima interno con un dispendio minimo di energia elettrica.
UN PONTE GETTATO SUL DOMANI
Pippo Dalla Vecchia lo immagina così, come un’eredità da lasciare al Savoia. L'Accademia della Vela era un suo sogno antico. Napoli ex capitale della vela, ospitava le più importanti regate in Italia (Olimpiadi 1960 comprese, e fu una scelta naturale). Dal vissuto di quei tempi proprio Pippo Dalla Vecchia, allora atleta e poi dirigente sportivo, e il Savia che egli stesso ha trasformato, hanno fatto si che l'Accademia della Vela non sia più solo un sogno. “L'Accademia sta per nascere concretamente, coi suoi 1500 metri quadrati tutti assegnati al Circolo Savoia. Lo stesso presidente FIV Carlo Croce ha già ammirato il progetto. L'Accademia sorge per diventare la casa di tutti i velisti che hanno bisogno di allenarsi in qualsiasi periodo dell'anno, degli atleti italiani che devono preparare mondiali o Olimpiadi, dei giovani che vogliono avviarsi agli sport del mare”.
Dal sogno alla realtà, l’Accademia Internazionale della Vela di Napoli-Pozzuoli, del RYCC Savia, vedrà la luce in 24 mesi.
Il progetto per l'Accademia Internazionale della Vela precede di poco la nascita della Fondazione Accademia Internazionale della Vela, creata dalla sinergia fra il Reale Yacht Club Canottieri Savoia e la Società Waterfront Flegreo SpA, promotrice della riconversione di una vasta area industriale costiera di Pozzuoli. Fra le finalità della Fondazione spicca l'intenzione di rilanciare la baia di Napoli (e il Golfo di Pozzuoli) quale centro mondiale dello sport velico, posizione che spetta al golfo di diritto per le caratteristiche meteo marine, naturalistiche e paesaggistiche.
Proprio pensando a una base permanente per l'organizzazione di grandi regate internazionali di tutte le classi, una scuola derive e altura di alto livello, il Circolo presieduto da Pippo dalla Vecchia ha cercato partner e trovato la disponibilità della Waterfront (guidata da una famiglia di Pozzuoli, i Cosenza), già coinvolta nella riqualificazione del lungomare. Il progetto architettonico dell’Accademia è inserito nel più vasto programma di riqualificazione costiera che ha visti impegnati numerosi architetti e urbanisti di fama internazionale, fra cui spicca il nome di Peter Eisenman, New York, che ha coordinato la redazione del Masterplan della linea di costa di Pozzuoli in associazione con gli architetti Camillo e Alessandro Gubitosi e Guido Zuliani. Lo stesso team ha sviluppato il Piano Urbanistico Attuativo (PUA) del pezzo centrale del Masterplan, la riconversione dell'area industriale dismessa ex- Sofer, al cui interno è ubicata la nuova Accademia Internazionale della Vela.
Progettata a titolo gratuito per il Circolo da due suoi soci, gli architetti Camillo e Alessandro Gubitosi, la nuova struttura velica è ubicata in corrispondenza di un porticciolo naturale, che grazie a una piccola spiaggia è adattissimo al varo di piccole derive. Per le imbarcazioni più grandi invece il progetto prevede la realizzazione di una barriera frangiflutti che, utilizzando il nuovo molo del porto previsto per la ricollocazione dell'area di servizio dei traghetti, creerà una nuova marina dotata di pontili galleggianti per l'ormeggio di molte decine di barche.
A terra l'Accademia disporrà di un nuovo edificio dalla superficie coperta di circa 1200 mq concepito su un singolo livello, per minimizzare l'impatto sul suolo. La costruzione è stata messa a punto secondo un approccio pienamente bioclimatico, capace di ottimizzare il microclima interno con un dispendio minimo di energia elettrica.
UN PONTE GETTATO SUL DOMANI
Pippo Dalla Vecchia lo immagina così, come un’eredità da lasciare al Savoia. L'Accademia della Vela era un suo sogno antico. Napoli ex capitale della vela, ospitava le più importanti regate in Italia (Olimpiadi 1960 comprese, e fu una scelta naturale). Dal vissuto di quei tempi proprio Pippo Dalla Vecchia, allora atleta e poi dirigente sportivo, e il Savia che egli stesso ha trasformato, hanno fatto si che l'Accademia della Vela non sia più solo un sogno. “L'Accademia sta per nascere concretamente, coi suoi 1500 metri quadrati tutti assegnati al Circolo Savoia. Lo stesso presidente FIV Carlo Croce ha già ammirato il progetto. L'Accademia sorge per diventare la casa di tutti i velisti che hanno bisogno di allenarsi in qualsiasi periodo dell'anno, degli atleti italiani che devono preparare mondiali o Olimpiadi, dei giovani che vogliono avviarsi agli sport del mare”.
Dal sogno alla realtà, l’Accademia Internazionale della Vela di Napoli-Pozzuoli, del RYCC Savia, vedrà la luce in 24 mesi.
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