Storia | Crociera
30/07/2015 - 13:27
Associazione a delinquere
Associazione a delinquere
Porto di Roma Ostia
sequestri e manette
sequestri e manette
Blitz della Magistratura e della Finanza sul Porto turistio di Roma tra Ostia e Fiumicino: arrestato il presidente Mauro Balini e sequerstrata la struttura, compresi i posti barca e le attività commerciali. Il procuratore chiarisce: "Il porto continua a funzionare"
Caos e tracollo di immagine per il Porto di Roma, struttura turistica di recente costruzione tra Ostia e Fiumicino, sede tra l'altro di regate e circoli nautici. Con una azione lampo della Magistratura eseguita dalla Guardia di Finanza sono scattate le manette ai vertici del Porto e le strutture sono state poste sotto sequestro per un valore di oltre 400 milioni di euro. Al di là della figuraccia, c'è chi, più positivamente, legge la notizia come una prova che il vento possa cambiare.
(Estratto da un articolo di Rory Cappelli su Repubblica.it) In manette da mercoledi mattina, insieme ad altri tre suoi sodali, Mauro Balini, 50 anni, presidente del porto turistico di Roma che si trova ad Ostia, ma anche noto imprenditore nel settore turistico e immobiliare, che farebbe capo a una struttura criminale smantellata in un momento così delicato per la città di Roma. Balini è stato arrestato all'alba dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma a seguito di un'indagine coordinata dal procuratore aggiunto Nello Rossi: le accuse sono di associazione a delinquere e bancarotta fraudolenta.
Quest'ultima si riferirebbe allo scioglimento della società concessionaria Ati. Oltre ad avere apposto i sigilli alla struttura, bloccandola, i finanzieri in queste ore stanno anche sequestrando posti barca, parcheggi, strutture amministrative, commerciali e aree portuali, proprio all'interno del Porto Turistico di Roma. Il valore commerciale del sequestro sarà di oltre 400 milioni di euro.
Il porto turistico di Ostia però "continuerà a funzionare - ha assicurato il procuratore aggiunto Nello Rossi durante la conferenza stampa - Sono stati nominati dal giudice due amministratori e dovranno tenere aperto il porto per garantire l'attività delle strutture commerciali e ricettive presenti". Il gip Maria Grazia Giammarinaro ha sottolineato come Balini avesse "collegamenti" con soggetti della mafia del litorale romano.
Gli inquirenti, nel corso dell'inchiesta "Nuova alba", scoperchiarono una vera e propria organizzazione criminale, con la quale Balini era evidentemente colluso. E attraverso il quale questa criminalità, quella della costa, fece un salto di qualità - secondo gli inquirenti - accedendo ai piani alti del potere. Un'inchiesta che disvelò una faccia nascosta di Roma che però tanto nascosta ai veri criminali non era: come a Gaspare Spatuzza, che a Ostia voleva trasferirsi per fare affari.
Mauro Balini diventa proprietario della Porto Turistico di Roma srl nel 2013. Fino al 2012 l'aveva gestita l'Ati. Ma poi va in bancarotta. Nonostante i fallimenti, i pignoramenti, il crac dell'Ati, all'approdo venne concesso l'ampliamento sotto l'amministrazione Alemanno: 90 milioni per un altro molo e un totale di 1419 posti barca. E circa 611 nuovi punti di ormeggio per imbarcazioni da diporto di lunghezza compresa tra i 12 e i 70 metri e l'ipotesi di accogliere traghetti e navi da crociera. Oggi si sviluppa su una superficie di circa 22 ettari, dispone di 840 posti barca per accogliere imbarcazioni di lunghezza compresa fra gli 8 e i 60 metri che sono divisi in 16 pontili fissi.
Costruito nel 2001, il Marina è da sempre stato un punto di incontro e di approdo del jet-set nautico nazionale e internazionale: anche perché qui si tengono concerti, eventi di case automobilistiche, regate, sfilate di moda. E qui sono stati anche girati spot pubblicitari e scene di film e fiction.
Soddisfazione è stata espressa da Alfonso Sabella, assessore alla Legalità di Roma Capitale e delegato per il sindaco al X municipio, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus: "La musica a Roma è cambiata, con la magistratura adesso c'è poco da scherzare. Le regole esistono e si rispettano. Roma è diversa, è cambiata, bisogna rispettare la legge, chi sbaglia paga".
"Un plauso all'attività della Guardia di Finanza e della magistratura, con l'operazione di oggi cade un'altra tessera impunita di un sistema di potere contro cui ci siamo battuti con corresponsabilità e coraggio" ha detto l'associazione antimafia Libera nel ricevere la notizia dell'operazione. "La vicenda del porto di Ostia conferma ciò che è emerso nelle altre inchieste. Siamo davanti ad un sistema di collusione e corruzione inquietante, che ha varcato ogni limite e ha rivelato ciò che tutti sanno da tempo: un sistema che ha potuto esistere e consolidarsi solo nella commistione tra una parte dell'imprenditoria, della politica e della criminalità organizzata. L'aria su Ostia sta cambiando, sul territorio si sta sperimentando un percorso diverso per arginare e sconfiggere malaffare e corruzione che per troppi anni hanno fatto da padrone sul litorale laziale. Un percorso" ha concluso l'associazione "che ha visto mettersi in gioco diversi soggetti a dimostrazione che lavorando insieme un cambiamento è possibile".
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