Il porto turistico di Ostia però "continuerà a funzionare - ha assicurato il procuratore aggiunto Nello Rossi durante la conferenza stampa - Sono stati nominati dal giudice due amministratori e dovranno tenere aperto il porto per garantire l'attività delle strutture commerciali e ricettive presenti". Il gip Maria Grazia Giammarinaro ha sottolineato come Balini avesse "collegamenti" con soggetti della mafia del litorale romano. 
 
Gli inquirenti, nel corso dell'inchiesta "Nuova alba", scoperchiarono una vera e propria organizzazione criminale, con la quale Balini era evidentemente colluso. E attraverso il quale questa criminalità, quella della costa, fece un salto di qualità  -  secondo gli inquirenti  -  accedendo ai piani alti del potere.  Un'inchiesta che disvelò una faccia nascosta di Roma che però tanto nascosta ai veri criminali non era: come a Gaspare Spatuzza, che a Ostia voleva trasferirsi per fare affari.
 
Mauro Balini diventa proprietario della Porto Turistico di Roma srl nel 2013. Fino al 2012 l'aveva gestita l'Ati. Ma poi va in bancarotta. Nonostante i fallimenti, i pignoramenti, il crac dell'Ati, all'approdo venne concesso l'ampliamento sotto l'amministrazione Alemanno: 90 milioni per un altro molo e un totale di 1419 posti barca. E circa 611 nuovi punti di ormeggio per imbarcazioni da diporto di lunghezza compresa tra i 12 e i 70 metri e l'ipotesi di accogliere traghetti e navi da crociera. Oggi si sviluppa su una superficie di circa 22 ettari, dispone di 840 posti barca per accogliere imbarcazioni di lunghezza compresa fra gli 8 e i 60 metri che sono divisi in 16 pontili fissi.
 
Costruito nel 2001, il Marina è da sempre stato un punto di incontro e di approdo del jet-set nautico nazionale e internazionale: anche perché qui si tengono concerti, eventi di case automobilistiche, regate, sfilate di moda. E qui sono stati anche girati spot pubblicitari e scene di film e fiction.
 
Soddisfazione è stata espressa da Alfonso Sabella, assessore alla Legalità di Roma Capitale e delegato per il sindaco al X municipio, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus: "La musica a Roma è cambiata, con la magistratura adesso c'è poco da scherzare. Le regole esistono e si rispettano. Roma è diversa, è cambiata, bisogna rispettare la legge, chi sbaglia paga". 

"Un plauso all'attività della Guardia di Finanza e della magistratura, con l'operazione di oggi cade un'altra tessera impunita di un sistema di potere contro cui ci siamo battuti con corresponsabilità e coraggio" ha detto l'associazione antimafia Libera nel ricevere la notizia dell'operazione. "La vicenda del porto di Ostia conferma ciò che è emerso nelle altre inchieste. Siamo davanti ad un sistema di collusione e corruzione inquietante, che ha varcato ogni limite e ha rivelato ciò che tutti sanno da tempo:  un sistema che ha potuto esistere e consolidarsi solo 
nella commistione tra una parte dell'imprenditoria, della politica e della criminalità organizzata. L'aria su Ostia sta cambiando, sul territorio si sta sperimentando un percorso diverso per arginare e sconfiggere malaffare e corruzione che per troppi anni hanno fatto da padrone sul litorale laziale. Un percorso" ha concluso l'associazione "che ha visto mettersi in gioco diversi soggetti a dimostrazione che lavorando insieme un cambiamento è possibile".