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07/01/2015 - 13:28

Un personaggio, un libro

Pierre, montanaro
degli oceani

Velista di fama internazionale, alpinista, imprenditore di successo, Pierre Sicouri è figura che rifiuta ogni etichetta, ogni facile definizione. Ora una biografia scritta dall'amico Cesare Bieller prova ad alzare il velo, a raccontare al grande pubblico un uomo innamorato dell’avventura, geniale, eccentrico


Pierre Sisouri è stato un bel personaggio della nostra vela, italiano anche con l'accento sulla "i" finale del cognome, la sua storia e il suo modo stesso di vivere le navigazioni e le imprese oceaniche lo hanno reso unico, la sua natura schiva forse non ha dato al personaggio il rilievo pubblico che meritava, ma ha contribuito ad alimentarne il mito. Oggi possiamo dire che Pierre è molto rimpianto e lascia una eredità che merita di essere valutata appieno (anche in termini familiari, come dimostra il cammino sportivo di una delle sue figlie, Silvia, nella vela olimpica. Il libro che presentiamo in questo articolo viene dunque a colmare una lacuna e come tale va accolto con entusiasmo.

SUL FILO DEL VENTO
Si intitola Pierre Sicouri. Sul filo del vento il nuovo titolo in uscita per Alpine Studio. Quando nel 2006 venne conferito il titolo di membro onorario delle Guide alpine di Courmayeur, a Sicouri, Walter Bonatti lo presentava così: «Quest’uomo viene dal mare ed è stato lentamente attratto dalle montagne. Ci si può chiedere cosa abbiano in comune due attività così estreme. Credo il modo di affrontarle. Tu, amico mio, proprio in virtù del tuo modo di essere, non potevi che approdare al mondo delle montagne e diventare alpinista dell’estremo e guida del Monte Bianco. Questo riconoscimento della più vecchia Società delle Guide alpine italiana e una delle più prestigiose scuole di alpinismo del mondo ti onora e ci rende fieri».

Bieller  aveva  pure cominciato a scrivere prima della prematura scomparsa di Sicouri –egli morì, dopo una lunga battaglia, di un male incurabile nel 2009 - e l’opera ha avuto dunque una lunga gestazione. Essa si concentra sulle mille imprese di questa figura mai banale. Al suo attivo Sicouri ha venti traversate oceaniche, quattro giri del mondo, due transatlantiche in solitaria, due Ottomila, tanto Monte Bianco, la sua passione.

Nel libro vengono svelati anche aneddoti divertenti. Uno per tutti: qui si racconta anche di quella volta  in cui Bonatti, una sera, di passaggio a casa di Sicouri prima dell’ascesa del Dru, lo ammonì dicendogli «Guarda che è una cosa seria» e gli infilò nello zaino un salame che poi si rivelò indispensabile durante la traversata della parete Nord del massiccio del Monte Bianco, l’indomani.

Ancora:  c’è l’imprenditore (sempre di buon cuore) da raccontare oltre all’avventuriero. E qui si svela di come Sicouri fu interprete di un ambizioso progetto che gli permise di rifornire di nuove coperte tutti i bivacchi della Valle d’Aosta. Intento che riuscì a realizzare anche con l’aiuto delle guide, dei figli, della moglie Paola e di Walter Bonatti, tutti improvvisati sherpa.

Ancora di più, in una sorta di ideale ringraziamento per la gioia che la montagna gli regalava, insieme all'amico Sergio Favre e a Flavio Guichardaz, egli finanziò e fece costuire, sopra la Val Ferret, un rifugio che dedicherà a Walter Bonatti. Non meno entusiasmanti sono le pagine dedicate alla sua carriera in mare: dalle prime esperienze con Giorgio Falck alle vittorie sul catamarano F18 con il figlio Rafael.

“Appena salgo in barca con mio figlio, come in cordata, ma ancora di più, c’è di colpo un feeling comune, una gioia incredibile. Voliamo affidandoci alla sensibilità di due dita. In mare ci vuole l’oggetto, è questa la grande differenza con la montagna che è invece accessibile a tutti. Basta solo un paio di scarpe sportive, a patto che non si vada troppo in alto. Faccio due passi con Raffi e troviamo delle marmotte che ci fissano un istante, fischiano e fuggono”. A fine lettura non si può non provare nostalgia.

L'autore
Cesare Bieller, dopo essere entrato in diplomazia nel 2003, ha frequentato l'Ecole Nationale d’Administration di Strasburgo e ha prestato servizio presso le Ambasciate d’Italia a Hanoi e New Delhi. Dal 2013 è Console Generale a Calcutta. Appassionato di montagna e letteratura, ha scritto una biografia dell’alpinista scozzese Una Cameron e saggi su alcuni dei principali autori del Novecento francese. Organizza ogni estate il Festival delle Nuove Vie di Courmayeur, con grandi ospiti del mondo della cultura, dell’imprenditoria e dell’alpinismo.

Cesare BielIer
Pierre Sicouri. Sul filo del vento
Alpine Studio Editore (pp. 106 - euro 14,00)



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