Storia

04/11/2020 - 16:47

36 America's Cup

Percorsi di Coppa c'è la soluzione

LA PORT AUTHORITY: VIA LIBERA AI CAMPI DI REGATA DAVANTI ALLA CITTA', ANCHE PER LA PRADA CUP - Dopo il pronunciamento del Panel su istanza di Luna Rossa, che aveva vietato l'uso dei campi di regata B e C davanti alla città di Auckland (che violava il Protocollo), e il ricorso di ETNZ respinto per il disaccordo degli stessi sfidanti, la soluzione arriva dall'autorità portuale

 

Via libera, per i campi di regata "skyline view", i B e C davanti alla città, contestati da Luna Rossa e rimossi dall'Arbitration Panel con grandi dispiaceri di Emirates Team New Zealand: adesso si potranno usare anche per la Prada Cup, ristabilendo così la parità sportiva tra tutti i team. Dove non riuscì l'Arbitration Panel potè arrivare la Port Authority di Auckland. Di sicuro va detto che la questione di poter regatare nel match della XXXVI America's Cup sui campi di regata più interni della baia e vicini alla skyline della città di Auckland, sta molto a cuore di Grant Dalton e Emirates Team New Zealand. Non riuscendo a scalfire le posizioni degli sfidanti e in particolare di Luna Rossa, hanno rilanciato grazie a un accordo con l'autorità portuale di Auckland, Ports of Auckland, la quale ha annunciato che faciliterà l'uso dei campi di regata interni all'area del porto (i famosi B e C) per tutte le gare anche della Prada Cup prima della 36a edizione della Coppa America.

Il CEO Tony Gibson ha dichiarato: "Volevamo che il pubblico potesse godersi le gare dell'America’s Cup il più possibile, quindi abbiamo esaminato di nuovo l'impatto delle corse sulle operazioni del porto. La situazione è cambiata notevolmente da gennaio. Poiché le navi da crociera non sono più in grado di visitare Auckland a causa delle restrizioni della pandemia, ora crediamo di poter gestire con successo le operazioni di trasporto merci anche con la chiusura del canale dedicato alle regate. Lavoreremo con le compagnie di navigazione per garantire che ci sia un impatto minimo sulle loro operazioni e per mantenere il flusso di merci di Auckland."

Il primo a esprimere gratitudine per la mossa è stato proprio Grant Dalton, che ha ringraziato Ports of Auckland per la comprensione di quello che era in gioco per il popolo neozelandese, per il pubblico televisivo mondiale e per gli spettatori che possono osservare le regate da terra. "Tony e il suo team si sono fatti avanti per aiutare Emirates Team New Zealand e America’s Cup Event Ltd a mantenere la promessa che abbiamo fatto anni fa, di rendere questa Coppa America l'evento più accessibile e inclusivo di sempre".

La scorsa settimana ETNZ aveva presentato una richiesta di mediazione al collegio arbitrale dell'America’s Cup, che è stata respinta per la mancata unanimità richiesta nel caso. Parallelamente a questa richiesta, ETNZ e ACE hanno parlato con Ports of Auckland per sviluppare la soluzione secondaria, una sorta di piano B considerando quella che per loro è l'importanza fondamentale di assicurarsi che le regate potessero svolgersi sui percorsi del porto interno.

Per risolvere questo problema, Ports of Auckland ha accettato di ospitare altri 10 giorni di gara ufficiali e 6 giorni di riserva durante il Round-Robin e la semifinale della Prada Cup, garantendo che tutti i percorsi siano disponibili per tutte le squadre. Fine del favoritismo "unfair" che dava al defender il vantaggio di usare un campo di regata ben conosciuto rispetto agli sfidanti (concetto peraltro contestato dai kiwi).

Il canale di spedizione merci dovrebbe essere chiuso tra le 13:00 e le 19:00 nei giorni in cui i corsi B e C vengono utilizzati per le regate. Questo per consentire alle barche da regata e agli spettatori il tempo di raggiungere i percorsi, completare le regate e quindi liberare il percorso in modo che le navi possano entrare e uscire in sicurezza.

Tutto è bene quel che finisce bene. La decisione su quale campo di regata utilizzare ogni giorno resta responsabilità del Direttore della Regata.

Sezione ANSA: 
Saily - America's Cup

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