Storia | Regata > Vela Oceanica
06/06/2021 - 22:53
Verso la Mini Transat 2021
Pendibene: note dalla costa atlantica
E SU SAILY TV IN ARRIVO LA WEBSERIE "MINI MANIA" - Pegaso ITA 883 in cantiere. Poco mare ma tanta preparazione. Il punto dal navigatore italiano che ha fatto più Mini Transat di tutti. E si prepara alla quinta traversata…
di Andrea Pendibene
Un pezzo di pancia scritto di getto, per chi come me sogna l'oceano ed è consapevole che essere quà in Francia atlantica è già un privilegio tra mille difficoltà, quelle della vita terrestre che tutti vivono tra famiglia, lavoro e ritagli di tempo per le passioni... E in questo essermi allenato ed aver allenato i mini650 di base al Marina Genova Aeroporto in inverno mi ha aiutato, come anche far parte di Marina Militare dove ogni giorno si cresce come Squadra.
Certo si può sempre fare meglio, si doveva navigare di più (non navigo in oceano dalla fine della MiniTransat2017 e non navigo sul mini da novembre dopo la regata 222 di Genova ma sono un marinaio e preferisco lottare per essere in mare piuttosto che aspettare a terra ...poi non sono rimasto con le mani in mano negli ultimi due anni grazie a Marina Militare è stato una corsa tra Nastro Rosa doppio misto a Venezia, La Barcolana su Orsa Maggiore ( il ketch oceanico di 28metri costruito al Tencara), Master in Yacht design, 6 mesi in ufficio tecnico della Marina per la tesi sul class40 per uso formazione offshore in equipaggio, le regate del Campionato Italiano con il 36.7 in equipaggio 100% Marina Militare composto da Atleti, ufficiali, dipendenti delle Sezioni veliche, una Palermo Montecarlo con la figlia di Poupon sul trimarano, regata Accademia Navale sul Pogo1250 e un paio di regate tra le boe su X35 del presidente UVAI Gagliardi… insomma ripartire non proprio da zero ma con la solita enorme passione per il mare, la navigazione, la Marina Militare facendo il massimo con Pegaso883 e tutte le persone che ci stanno aiutando in questa corsa contro il tempo per gareggiare alla ultima gara Mini-Gascogne di 700miglia di metà luglio (dalla Gironda fino al nord della Spagna e ritorno) e poi la MIniTransat 4200miglia di metà settembre (da Les Sables D'olonne alla Guadaupa con uno stop di tappa alle Canarie)
Pegaso883 è "sotto i ferri" a La Rochelle, Patria della vela oceanica in Francia Atlantica. Il timing di preparazione della regata MiniTransat avanza nella direzione ottimale anche se non alla velocità che pensavamo ad inizio anno ma resta inalterata la nostra motivazione, impegno e tenacia nel portare avanti il progetto.... e poi c'è Giovanna Valsecchi anche lei Marina Militare che dopo il laser, la laurea si è appassionata alla navigazione offshore, segue di fatto a terra ed in mare con le regate in doppio in stretto contatto con L'Ufficio VelaSport di Roma, il Centro Sportivo Agonistico e la Sezione Velica della Spezia nostra base logistica
Abbiamo iniziato le fasi di cantiere sulla imbarcazione per verificarne le componenti e sostituire quelle maggiormente usurate, nel frattempo studiamo le condizioni meteo-marine atlantiche totalmente differenti dal nostro mar mediterraneo. Oltre a fare freddo, c'è sempre vento forte, il sole appare pochi minuti durante la giornata e questo cambia radicalmente il tipo di approccio alla regate ( ma anche una uscita di qualche ora) dove è basilare essere preparati fisicamente, mentalmente e imparare a gestire la navigazione prima a terra con studio delle coste, delle maree, dei venti e successivamente in mare per rimanere concentrati alla "guida" dell'imbarcazione ad alte velocità ( il vento è stabilmente sopra i 20 nodi e quindi la barca naviga sempre a doppia cifra tra i 10 e 16 nodi di media sollecitando continuamente le attrezzature).
Acqua sempre in coperta e in faccia impone di legarsi sempre, meglio indossare il caschetto di protezione, per non venire scaraventati fuori durante gli impatti improvvisi delle onde oceaniche che sballottano lo scafo ( in solitario non solo si timona ma per modificare la rotta è necessario cambiare vele e quindi issare/ammainare su e giù per l'albero alto 12metri per evitare la costa, pescherecci, mercantili, navi militari in esercitazione, oltre a gestire sonno, cibo, igiene personale ma anche manutenzioni, rotture ed infine ascoltare il bollettino meteo che non sempre si riesce a ricevere con la radio etc etc)
Questa ultima parte per me sarà la piu' dura perchè riprendere il ritmo oceanico, sul mini650, in solitario richiede tempo per adattarsi alla basse temperature atlantiche, alle velocità alte della barca e riuscire a tenere il ritmo per un tempo prolungato di oltre 25 giorni contro i migliori 84 skipper al mondo a cui è riservata la regata oceanica in solitario MiniTransat è riservata ai migliori 84 skipper al mondo)
Ora sprint finale nei box, studio meteo e preparazione fisica cercando l'equilibrio tra il tempo che rimane e le priorità necessarie per attraversare l' oceano dalla Francia ai Caraibi per 8000km ( 4200miglia nautiche) ....un pò come succede in azienda dove bisogna dare il massimo con quello che si ha potendo contare solo sul proprio equipaggio dritti all'obiettivo e correre, correre, correre!
CLIP INZIO CANTIERE PEGASO 883
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