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14/09/2021 - 10:57

Mini fallita, Nastro Rosa felice, e tanti sogni nel cassetto

Pendibene: diario rosa, mezza Italia Offshore

Fallita clamorosamente la qualifica alla quinta Mini Transat, il navigatore toscano ha seguito l'evento Marina Militare Nastro Rosa Tour con la sua forza armata. E qui racconta col solito entusiasmo il podio nella prima frazione col Figaro 3 insieme a Giovanna Valsecchi: "Il Mini650 e' la scuola di base della vela offshore ma il Figaro e' l'universita': bisogna lottare fino alla fine tra allucinazioni, scogli, navi, stelle cadenti con le scotte sempre in mano e rotazioni improvvise del vento che stravolgono classifica e umore dello skipper..."

 

di Andrea Pendibene

Provo ad essere sintetico e meno passionale del solito ma quando si parla di mare, di Marina, di Italia mi emoziono sempre perche' tornare in mare in gara e' per me e tutte le persone che credono in me una grande conquista.

Ho fallito la qualifica alla minitransat in quanto non ho concluso causa un blackout elettrico l'unica regata del 2021 con i se e i ma potevamo pianificare piu' gare ma non e' stato possibile nonostante gli sforzi. La Federazione Vela ci ha individuato come rappresentanti della Nazione per il Campionato Europeo Offshore Doppio Misto in coppia con l'insostituibile Giovanna Valsecchi (grazie Presidente federale Ettorre, consigliere federale altura Melliina e presidente Uvai Gagliardi).

La gara si chiama Nastro Rosa Marina Militare Tour in onore al trofeo Nastro Azzurro sfida atlantica (vinta dal Destriero voluto dalla Famiglia Agnelli, costruito in Fincantieri a Spezia e portacolori dello Yacht Club Porto Cervo condotto da Cesare Florio proveniente dalla scuderia Ferrari di F1), diversi supplier top brand permettono di garantire agli atleti oltre alla barca ready to race (una barca non lo è mai...), hotel, logistica e foodtruck negli stopover con coopertura stampa centralizzata.

Tre gare offshore (altomare lontano dalla costa) per unire le citta' di tappa Genova, Civitavecchia, Napoli facendo lo zig zag tra isole e fari del Mar Tirreno e ad ogni arrivo stand, truck hospitality in stile formula 1 ma anche regate giornaliere con ospiti e vip lungo il litorale assieme ai kitefoil (le tavole volanti olimpiche) e i trimarani Diam24 (multiscafi oceanici in miniatura di 6 metri con tre persone).

La barca per l'offshore fornita dalla organizzazione SSI e Difesa Servizi e' l'innovativo Beneteau igaro3 foil gia' utilizzato nel leggendario campionato Solitaire du Figaro fucina di campioni del solitario che si corre ogni anno in agosto nei mari del nord tra Bretagna, Manica e Normandia (ad oggi Simone Bianchetti, Corrado Vacca Augusta, Alberto Spina, D'Ali, Pedote e Bona i soli italiani che ci hanno provato a buttarsi nella mischia, con l'aggiunta quest'anno di Francesca Clapcich anche se con bandiera USA).

Una barca solida, veloce ma soprattutto volante: non estrema come Luna Rossa, qualcosa di piu' gestibile in doppio in gara di notte, che non necessita di una squadra di motogp per la manutenzione delle ali ad ogni uscita ma capace di velocita' folli e accelerazioni da vero aeroplano spinto dalla forza del vento e braccia per la regolazione delle vele essendo tutto a mano senza idraulica o manovre elettro-assistite

In gara equipaggi europei selezionati dalle proprie federazioni con palmares impressionanti di svariati giri del mondo, volvo ocean, figaro, specialisti del match race e tanti ministi... Stromberg navigatore della Volvo Ocean, Altadill 4 barcellona word race e altrettante volvo, Bona con gia' 2 figaro in chiglia, Jerkers ex minista ora sponsorizzato Volvo con il suo secondo class40 in costruzione per regate d'antologia come Jacques Vabbre e Route du Rhum e altre teste di serie...

Un campionato impegnativo composto da tre gare di 48/72h no stop con partenze bloccate e non rimandabili (piatta o tempesta si parte) e uno stop di tappa di 24h dove si deve riparare la barca, igienizzarla (a bordo non ci sono bagno, cucina, letto), rifare i set up, piegare le vele, fare i controlli tecnici, riparare le vele, caricare cambusa, acqua, frutta... e poi interviste, i sindaci delle citta' , gli sponsor della manifestazione e presentazioni dei team al pubblico senza dimenticare i test covid nella tenda dell'Esercito ogni 24h.

Obiettivo a terra e' far respirare agli appassionati l'aria che si respira nei box incontrando skipper, meccanici, mogli, sponsor ma anche sapori del territorio etc etc perche entrare al villaggio e' gratuito e' le barche visitabili (chiedendo al truck organizzazione per questioni sanitarie) cosi da ispirare giovani navigatori e navigatrici del futuro ma anche avvicinare alla vela ed al territorio le famiglie

Io e Giovanna unico equipaggio militare in classe offshore (sul trimarano diam24 oltre ai team internazionali Francia, Oman e team 100%donne con skipper Maelle Frascari, ci sono Fiamme Gialle e Marina Militare) abbiamo colto con entusiasmo questa opportunita' ma ci siamo resi conto che la barca e' esigente fisicamente essendo tutto a mano e mentalmente non potendo mai mollare tra salti di vento e scogli affioranti ma soprattutto gli stop brevi non permettono di riposare se non si ha una squadra a terra pechè la fatica si accumula e non ci sono tempi morti in questo format di gara.

Come dicono tutti quellii che ci hanno provato in classe figaro, il Mini650 e' la scuola di base della vela offshore ma il figaro e' l'universita' dove oltre ad una forte motivazione al sacrificio ci vuole una grande squadra per crescere e condividere alti e bassi di classifiche dove gli arrivi sono ravvicinati al secondo e bisogna lottare fino alla fine tra allucinazioni, scogli, navi, stelle cadenti con le scotte sempre in mano e rotazioni improvvise del vento che stravolgono classifica e umore dello skipper.

In ogni regata qualcuno tenta la sorte rasando gli scogli la notte con rotte preparate da metereologi esperti a terra (per noi l'amico e supporter dal 2012 Andrea Boscolo metereologo ma anche campione di vela e umilta') per guadagnare qualche metro ma non sempre la dea bendata li aiuta, anzi botti clamorosi e ali rotte ma sempre in sicurezza perche' le barche molto robuste e gli skipper dei professionisti formati ed addestrati a terra con corsi di sopravvivenza e sul campo (con migliaia di miglia in tutti i mari del mondo).

Ah dimenticavo abbiamo fatto terzi dietro a Mr Bona e Jerkers ma davanti a mostri sacri icone oceaniche... Beh abbiamo avuto fortuna e sfruttato ogni occasione in gara appongiandoci alla nostra esperienza di navigazione in mediterraneo con il Mini650 e formazione Marina Militare inseguendo i fari e le stelle con squadretta e compasso navigando ma con le ali pronte al decollo appena il vento aumentava. 

Parlando in banchina con i reduci della Volvo Ocean mi sono gasato e ho cominciato a sognare ispirato dai loro racconti. Forse - e dico forse - i tempi sono maturi per sognare non più come solitario ma come gruppo, un team giovane di oceanici e eceaniche italiane in volvo ocean magari con qualche volpe spagnola oceanica di grande esperienza come lo stesso Altadill, ma serve un magnate dell'industria che ci creda e sogni con noi gli albatross del grande sud sotto la bandiera italiana come fece Tabarly con la Marine Nationale, Straulino agli albori della altura italiana con la Marina, la famiglia Falck con Guia, i vari Merit, Gatorade e poi Brooksfiel.... Non per vincere alla prima ma per esserci come squadra Italia, e oceano dopo oceano con umilta' fino ad un podio magari proprio nella tappa a Genova sotto la lanterna e il nostro pubblico... Berlusconi, Moratti, Agnelli, Briatore, Armani, Ferragamo, Bertelli, Bonadeo, Lacorte e tanti altri megaimprenditori italiani amanti del mare, della vela, dello sport  impegnati nei circuiti maxi o armatori di yacht che solo in mare ritrovano sorriso ed energia sia in gare a Porto Cervo o in rada a Lavezzi: why not?

La vela offshore e' per me e Giovanna una passione viscerale, di pancia siamo marinai dentro prima che per professione e condividere queste emozioni obbligatorio per formare marinai del futuro made in Italy raccontando emozioni uniche che la natura ci offre e per questo abbiamo il dovere di rispettarla!

Sezione ANSA: 
Saily - News

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