Storia | Crociera > Viaggi

30/04/2019 - 17:15

Oceano a noi

Pajkowska (60), giro in soltario

Asia (Joanna) Pajkowska (60 anni) ha completato il giro del mondo in solitario, senza assistenza e senza scalo, tornando a Plymouth (UK) alle 08.40 GMT del 28 aprile 2019. E' la prima donna polacca a realizzare una tale impresa. "Sono felice di aver raggiunto il mio sogno d'infanzia. L'intero viaggio è stato l'avventura di una vita."

 

Salpata da Plymouth il 23 settembre 2018, Asia ha trascorso 216 giorni da sola in mare a bordo di FanFan, un 40 piedi in alluminio, percorrendo circa circa 29.000 miglia nautiche attorno ai tre famosi capi di Africa, Australia e Sud America. Fanfan, progettato da Dick Zaal nel 1985 per la regata Twostar, è di proprietà della velista tedesca Uwe Roettgerring.

"FanFan mi è stato prestato da Uwe per aiutarmi a realizzare questo sogno - racconta Asia - Dieci anni fa ho navigato sul piccolo 28 piedi chiamato Mantra Asia, ma sono stato costretta a fermarmi in Sud Africa per evitare una forte tempesta. Questa volta ero determinata a finire la circumnavigazione."

Nel 2017 la Pajkowska e la Röttgering hanno vinto la Twostar, transatlantico per due tra Plymouth (UK) e Newport (USA), a bordo di un altro yacht di 44 piedi, il Rote 66. Per questo successo hanno vinto il premio più prestigioso per la vela polacca, il Trip of the Year e il Marinaio dell'anno.

L'impresa di Asia Pajkowska non è stata priva di sfide difficili, come si puo' immaginare. Il suo autopilota ha smesso di funzionare dopo essere stato colpito da un'ondata enorme prima di Capo Hor, e la velista polacca ha dovuto passare molte ore al timone di fronte a una serie di tempeste. Ha anche subito la rottura di alcune costole per una caduta, dopo essere rotolata attraverso la cabina di pilotaggio e atterrata su una staffa del pannello solare.

E' dovuta salire sull'albero per recuperare una drizza di fiocco, e immergersi sul fondo della sua barca per ripulire lo scafo dai cirripedi e riparare molte vele strappate. Il campionario di ogni giro del mondo che si rispetti, portato a termine con costanza anche considerando la sua età. "È stato un viaggio che cambia la vita - ha osservato - Mi sono sentita frustrata solo quando non c'era vento e quando il fornello a gas della barca si è rotto e ho dovuto cucinare su una piccola stufa portatile! Non mi importa della compagnia, quindi non mi sono mai sentita sola. Sono felice di aver raggiunto il mio sogno d'infanzia. L'intero viaggio è stato l'avventura di una vita."

Sezione ANSA: 
Saily - News

Commenti