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16/08/2013 - 19:26
Finale a sorpresa, vince una barca in doppio con a bordo padre e figlio. Aniene OK
Finale a sorpresa, vince una barca in doppio con a bordo padre e figlio. Aniene OK
Padre e figlio, eroi del Fastnet
Finale a sorpresa e da sogno per la superclassica della vela d’altomare. Vince una barca in doppio con a bordo padre e figlio. Il Ker40 Aniene compie l'impresa portando i colori della 45ª Barcolana nella culla della vela. E l’equipaggio di Giorgio Martin vola dall’Inghilterra alla Sicilia per prendere parte alla Palermo-Montecarlo con il TP52
La Rolex Fastnet Race è una regata dura in qualsiasi condizioni. Questa edizione, la 45ª, è stata caratterizzata da vento medio-leggero e il team Aniene ha combattuto fino all'ultimo bordo arrivando a pochi minuti dai suoi avversari inglesi più accreditati dopo ben 600 miglia. Il Circolo Canottieri, mette in bacheca una prestazione da ricordare per il grande impegno e per il podio sfiorato, tutto è già in cantiere per migliorarsi alla prossima edizione.
PASCAL E ALEXIS, PADRE E FIGLIO NELLA LEGGENDA
La storia della Rolex Fastnet Race 2013 parla francese e addirittura per la prima volta protagonista è un "duetto" su una barca di 10 metri. "Night and Day" di Pascal e Alexis Loison hanno vinto l'edizione 45, padre e figlio coronano un sogno che rimarrà nella storia di questa regina della regata d'altura. Un successo impensabile che stabilisce una nuovo record per questa regata "vecchia" di ottantotto anni, giunta alla sua 45ª edizione. Proprio la notte ha portato padre e figlio a raggiungere questo risultato, quando il vento, una volta arrivati quasi tutti, compresi i "nostri" del Ker40 AnieneFastnet, è salito dando "l'ultima" spinta ai più piccoli, che sono diventati i grandi della regata, un merito forse che la natura ha voluto donare ai più temerari, viste le 600 miglia percorse in un mare sicuramente non proprio facile. E' doveroso riportare quello che hanno raccontato alla stampa, una volta ormeggiati e metabolizzata la vittoria:
"Nessuno di noi ha mai pensato che questo risultato era impossibile da raggiungere - commenta Pascal Loison- è straordinario, come un sogno. Sono molto felice di aver vinto questa gara con mio figlio".
"E' una delle gare più prestigiose al mondo - gli fa eco il Figlio Alexis Loison, velista professionista con esperienza in solitario alla Figaro - abbiamo gareggiato contro più di 300 imbarcazioni, molti professionisti con grandi equipaggi, ma siamo riusciti a vincere grazie al nostro affiatamento, stando attenti in ogni situazione.
TEMPO DI BILANCI, ECCO QUELLI DI ANIENE
Ma veniamo alla regata di Aniene Fastnet, che insieme ad un gruppo di velisti Triestini capitanati da Giorgio Martin adottati dal Circolo romano, tra cui Lorenzo Bressani e Stefano Spangaro ( Barcolani doc, e portacolori della Svbg e di Barcolana45) hanno portato a casa un sesto posto dal retrogusto amaro, complice il poco tempo a disposizione per prendere dimestichezza con la barca (il Ker 40 ha delle potenzialità incredibili a detta di tutti) e di una bussola elettronica andata in panne dopo le prime cento miglia, complicando di non poco la navigazione, che già di per se con le correnti e le microsituazioni meteo hanno dato del lavoro straordinario a Simon Schofield, navigatore della spedizione del Circolo Canottieri Aniene 1892. Grande soddisfazione allo start che ha visto il Team Aniene partire in testa ed essere ripreso per 5 minuti da tutte le tv inglesi in diretta.
Ci sono state poi condizioni impegnative ma non proibitive come in altre edizioni, a farla da padrone è stata la nebbia al passaggio del Fastnet, accompagnata da una bella pioggia, da ridurre la visibilità a poche decine di metri . Una regata che ha visto il team sempre operativo e "sul pezzo", che gli ha permesso di conoscere a fondo questa barca dalle ottime prestazioni ed un rating interessante, non sfruttato a pieno per il poco tempo a disposizione del team. Tre giorni e mezzo di navigazione tra le correnti e le condizioni tutte da interpretare. Una prima parte al passo con i primi a tal punto da pensare alla medaglia finale, perché i numeri lo dicevano. Entusiasmo a bordo che rimane e fa ben pensare per la prossima edizione, eh si, proprio così, già si lavora per l'edizione 46, tra due anni, con il dovuto tempo, le ciambelle possono lievitare ed uscire col buco, magari diventando anche delle belle torte.
"Siamo contenti e soddisfatti di quello che abbiamo fatto, praticamente è stato un bastone di 600 miglia - sono le parole di Giorgio Martin, armatore e tesserato del Circolo Canottieri Aniene- abbiamo sempre lottato testa a testa con i nostri diretti avversari, basta pensare che al giro dello scoglio del Fastnet abbiamo rischiato la collisione quasi come ad un giro di boa. Condizioni impegnative ma non proibitive ci hanno accompagnato per quasi tutto il tragitto. Un rammarico per la rottura della bussola elettronica che ha compromesso quindi la navigazione. Il nostro team ha lavorato bene, sempre attento e con grande agonismo come sempre, voglio ringraziare i ragazzi per quello che hanno saputo fare in così poche ore di messa a punto della barca. "
"E' una bella barca questo Ker 40, peccato non aver avuto il tempo di ottimizzarla come avremmo voluto - commenta Lorenzo Bressani, timoniere di Aniene Fastnet- abbiamo fatto bene le cose difficili e male le cose facili, questo è un po' il riassunto della regata. I ragazzi hanno comunque dato il massimo ed hanno fatto un ottimo lavoro. Un 6- al navigatore che ci ha condotto bene in zone dove bisognava esser conoscitori del posto ed ha commesso qualche errore in altri momenti. Soddisfatto comunque del risultato, se penso che per buona parte abbiamo annusato la vittoria però.... sarà per il 2015, pronti per sfidare questo scoglio che abbiamo visto poco, c'era nebbia fitta e pioggia, altro che estate."
"Abbiamo navigato bene e sono contento di come abbiamo chiuso la regata - sono le parole di Stefano Spangaro, Skipper di Aniene Fastnet- siamo stati molto competitivi nella prima parte, anche il primo passaggio dalle Scilly Island ci ha tenuto nella zona molto alta della classifica. Abbiamo avuto qualche difficoltà nell'approccio al Fastnet, per un problema del navigatore, siamo andati troppo bassi e la rotazioni poi ci ha penalizzato ancora di più. Non siamo più riusciti ad entrare nel binario giusto. Da cardiopalma l'ingresso a Plymouth per l'arrivo, di gennaker, bello stretto tra faro e rocce, l'ultima emozione è stata servita. Ci rivediamo fra due anni, ancora più competitivi."
E IL TEAM DI GIORGIO MARTIN VOLA IN SICILIA PER LA PALERMO-MONTECARLO
Un volo diretto dall’Inghilterra alla Sicilia, dove li aspetta il glorioso TP52 pronto per la Palermo-Montecarlo, questa volta con i colori dello Yacht Club de Monaco, con a bordo un ospite illustre come Pierre Casiraghi. Giorgio Martin, Stefano Spangaro, e anche Alberto Bolzan (proveniente dal Fastnet fatto a bordo di Esimit Europa 2) sono alcuni dei velisti che stanno arrivando a Palermo per la regata d’altomare che parte domenica 18.
classifica : http://fastnet.rorc.org/results/2013/rfr-irc-one02.html
La Rolex Fastnet Race è una regata dura in qualsiasi condizioni. Questa edizione, la 45ª, è stata caratterizzata da vento medio-leggero e il team Aniene ha combattuto fino all'ultimo bordo arrivando a pochi minuti dai suoi avversari inglesi più accreditati dopo ben 600 miglia. Il Circolo Canottieri, mette in bacheca una prestazione da ricordare per il grande impegno e per il podio sfiorato, tutto è già in cantiere per migliorarsi alla prossima edizione.
PASCAL E ALEXIS, PADRE E FIGLIO NELLA LEGGENDA
La storia della Rolex Fastnet Race 2013 parla francese e addirittura per la prima volta protagonista è un "duetto" su una barca di 10 metri. "Night and Day" di Pascal e Alexis Loison hanno vinto l'edizione 45, padre e figlio coronano un sogno che rimarrà nella storia di questa regina della regata d'altura. Un successo impensabile che stabilisce una nuovo record per questa regata "vecchia" di ottantotto anni, giunta alla sua 45ª edizione. Proprio la notte ha portato padre e figlio a raggiungere questo risultato, quando il vento, una volta arrivati quasi tutti, compresi i "nostri" del Ker40 AnieneFastnet, è salito dando "l'ultima" spinta ai più piccoli, che sono diventati i grandi della regata, un merito forse che la natura ha voluto donare ai più temerari, viste le 600 miglia percorse in un mare sicuramente non proprio facile. E' doveroso riportare quello che hanno raccontato alla stampa, una volta ormeggiati e metabolizzata la vittoria:
"Nessuno di noi ha mai pensato che questo risultato era impossibile da raggiungere - commenta Pascal Loison- è straordinario, come un sogno. Sono molto felice di aver vinto questa gara con mio figlio".
"E' una delle gare più prestigiose al mondo - gli fa eco il Figlio Alexis Loison, velista professionista con esperienza in solitario alla Figaro - abbiamo gareggiato contro più di 300 imbarcazioni, molti professionisti con grandi equipaggi, ma siamo riusciti a vincere grazie al nostro affiatamento, stando attenti in ogni situazione.
TEMPO DI BILANCI, ECCO QUELLI DI ANIENE
Ma veniamo alla regata di Aniene Fastnet, che insieme ad un gruppo di velisti Triestini capitanati da Giorgio Martin adottati dal Circolo romano, tra cui Lorenzo Bressani e Stefano Spangaro ( Barcolani doc, e portacolori della Svbg e di Barcolana45) hanno portato a casa un sesto posto dal retrogusto amaro, complice il poco tempo a disposizione per prendere dimestichezza con la barca (il Ker 40 ha delle potenzialità incredibili a detta di tutti) e di una bussola elettronica andata in panne dopo le prime cento miglia, complicando di non poco la navigazione, che già di per se con le correnti e le microsituazioni meteo hanno dato del lavoro straordinario a Simon Schofield, navigatore della spedizione del Circolo Canottieri Aniene 1892. Grande soddisfazione allo start che ha visto il Team Aniene partire in testa ed essere ripreso per 5 minuti da tutte le tv inglesi in diretta.
Ci sono state poi condizioni impegnative ma non proibitive come in altre edizioni, a farla da padrone è stata la nebbia al passaggio del Fastnet, accompagnata da una bella pioggia, da ridurre la visibilità a poche decine di metri . Una regata che ha visto il team sempre operativo e "sul pezzo", che gli ha permesso di conoscere a fondo questa barca dalle ottime prestazioni ed un rating interessante, non sfruttato a pieno per il poco tempo a disposizione del team. Tre giorni e mezzo di navigazione tra le correnti e le condizioni tutte da interpretare. Una prima parte al passo con i primi a tal punto da pensare alla medaglia finale, perché i numeri lo dicevano. Entusiasmo a bordo che rimane e fa ben pensare per la prossima edizione, eh si, proprio così, già si lavora per l'edizione 46, tra due anni, con il dovuto tempo, le ciambelle possono lievitare ed uscire col buco, magari diventando anche delle belle torte.
"Siamo contenti e soddisfatti di quello che abbiamo fatto, praticamente è stato un bastone di 600 miglia - sono le parole di Giorgio Martin, armatore e tesserato del Circolo Canottieri Aniene- abbiamo sempre lottato testa a testa con i nostri diretti avversari, basta pensare che al giro dello scoglio del Fastnet abbiamo rischiato la collisione quasi come ad un giro di boa. Condizioni impegnative ma non proibitive ci hanno accompagnato per quasi tutto il tragitto. Un rammarico per la rottura della bussola elettronica che ha compromesso quindi la navigazione. Il nostro team ha lavorato bene, sempre attento e con grande agonismo come sempre, voglio ringraziare i ragazzi per quello che hanno saputo fare in così poche ore di messa a punto della barca. "
"E' una bella barca questo Ker 40, peccato non aver avuto il tempo di ottimizzarla come avremmo voluto - commenta Lorenzo Bressani, timoniere di Aniene Fastnet- abbiamo fatto bene le cose difficili e male le cose facili, questo è un po' il riassunto della regata. I ragazzi hanno comunque dato il massimo ed hanno fatto un ottimo lavoro. Un 6- al navigatore che ci ha condotto bene in zone dove bisognava esser conoscitori del posto ed ha commesso qualche errore in altri momenti. Soddisfatto comunque del risultato, se penso che per buona parte abbiamo annusato la vittoria però.... sarà per il 2015, pronti per sfidare questo scoglio che abbiamo visto poco, c'era nebbia fitta e pioggia, altro che estate."
"Abbiamo navigato bene e sono contento di come abbiamo chiuso la regata - sono le parole di Stefano Spangaro, Skipper di Aniene Fastnet- siamo stati molto competitivi nella prima parte, anche il primo passaggio dalle Scilly Island ci ha tenuto nella zona molto alta della classifica. Abbiamo avuto qualche difficoltà nell'approccio al Fastnet, per un problema del navigatore, siamo andati troppo bassi e la rotazioni poi ci ha penalizzato ancora di più. Non siamo più riusciti ad entrare nel binario giusto. Da cardiopalma l'ingresso a Plymouth per l'arrivo, di gennaker, bello stretto tra faro e rocce, l'ultima emozione è stata servita. Ci rivediamo fra due anni, ancora più competitivi."
E IL TEAM DI GIORGIO MARTIN VOLA IN SICILIA PER LA PALERMO-MONTECARLO
Un volo diretto dall’Inghilterra alla Sicilia, dove li aspetta il glorioso TP52 pronto per la Palermo-Montecarlo, questa volta con i colori dello Yacht Club de Monaco, con a bordo un ospite illustre come Pierre Casiraghi. Giorgio Martin, Stefano Spangaro, e anche Alberto Bolzan (proveniente dal Fastnet fatto a bordo di Esimit Europa 2) sono alcuni dei velisti che stanno arrivando a Palermo per la regata d’altomare che parte domenica 18.
classifica : http://fastnet.rorc.org/results/2013/rfr-irc-one02.html
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