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05/10/2012 - 22:02
In regata con il mitico ketch La Poste (ex Withbread) e ragazzi down
In regata con il mitico ketch La Poste (ex Withbread) e ragazzi down
Onorato e una
Barcolana così
Barcolana così
Il patron di Mascalzone Latino rimette in mare il mitico ketch La Poste (ex Withbread) e va alla Barcolana con un equipaggio speciale. Otto ragazzi con sindrome di Down. E con loro tanti bravi velisti e il triestino Lorenzo Bressani
Milano, 4 ottobre 2012 - La Poste, il mitico Maxi di 27 metri che partecipò alla Whitbread del ‘93 timonato dal grande velista francese Éric Tabarly, a quasi 20 anni di distanza torna a regalare grandi emozioni; per la barca che è stata definita una Formula Uno, è tempo di tornare a sfidare il mare, partecipando alla Barcolana 2012 con un equipaggio speciale, formato da otto ragazzi Down insieme al team di Mascalzone Latino.
Quattro uomini e quattro donne con sindrome di Down – di età dai 20 ai 30 anni – per oltre un anno si sono allenati, superando difficoltà, paure, incertezze e sfidando i propri limiti per ridare vita alla barca, che torna finalmente a gareggiare a Trieste. Si avvera così il sogno del comandante Lorenzo Salvatelli e del suo secondo, Fabio di Leginio, armatori di La Poste e soci di Velambiente, e dell’Associazione AIPD (Associazione Italiana Persone Down) sezione di Roma che, insieme alla casa di produzione tv Verve Media Company, hanno fortemente creduto in questo progetto e alla possibilità di fare di questi giovani un vero equipaggio, raccontando una favola moderna e lanciando una grande sfida, emozionante e coinvolgente.
Fondamentale il supporto tecnico di Vincenzo Onorato, Presidente di Mascalzone Latino, e del suo team, entrati con entusiasmo a far parte del progetto : “Da quando mi hanno proposto questo progetto non ho avuto un attimo di esitazione per parteciparvi: mi è sembrato sin da subito un gesto concreto e generoso che non ho mai avuto l’occasione di fare. Uscire in barca insieme ai ragazzi Down è una responsabilità e una soddisfazione che accolgo con piacere, visto che permetterà a tutti di crescere e vivere momenti speciali ed entusiasmanti all’insegna della solidarietà e della socialità. So che questi ragazzi ci regaleranno una serenità e gioia di vivere ineguagliabili: spero saremo in grado di contraccambiare”.
Ci è voluto un lungo periodo di restauro perché La Poste fosse pronta, sicura e nuovamente competitiva : in questi mesi i ragazzi hanno partecipato ai lavori di rimessa a nuovo della barca nel cantiere sull’isola d’Elba, mentre le ragazze si sono occupate del reperimento sponsor, delle divise e della completa formazione del team di regata che riserverà un’altra importante novità. A bordo, durante i lunghi allenamenti, i giovani inesperti hanno iniziato a vivere il sogno di riportare in regata La Poste, hanno appreso le regole di convivenza e l’importanza dell’autogestione degli spazi; ciascuno, con la giusta guida, ha trovato il proprio ruolo perché in una formula uno del mare tutti devono ben sapere cosa fare.
La sfida della Barcolana si avvicina, l’impegno cresce e la tensione sale. A raccontare le tante emozioni di questo anno e mezzo di preparazione e di allenamenti per la regata che si terrà a Trieste il 14 ottobre, saranno le immagini di un film documentario, La Forza del Vento, in onda nei prossimi mesi su una importante rete nazionale prodotto da Verve Media Company di Lorenzo Torraca, con la regia di Emilia Ricasoli e Al essio Muzi. Così Torraca commenta questa esperienza: “Sono felice che il nostro film possa conservare nella memoria di tutti le emozioni di questi lunghi mesi. Questa è una delle storie più forti che abbiamo raccontato, e vogliamo che anche il pubblico televisivo possa riviverle con noi e cogliere il messaggio che vogliamo mandare, in particolare ai giovani: anche le sfide apparentemente impossibili vanno affrontate con determinazione. Solo così sarà, comunque, una vittoria”.
Sabato 13 ottobre alle 10.30 presso il Portocittà Arena Barcolana si terrà la conferenza stampa di presentazione dell'equipaggio di La Poste.
Verve Media Company e Mascalzone Latino ringraziano per il loro contributo Robe di Kappa per la fornitura dell'abbigliamento, Gottifredi Maffioli per il materiale tecnico fornito, Porto San Rocco per il supporto logisitico presso la loro struttura.
ECCO LA SQUADRA DE LA POSTE
Lorenzo Salvatelli, 39 anni, comandante e armatore. Romano, lavora da quasi 20 anni in
mare ed è socio di Velambiente, associazione che si occupa di turismo ambientale giova-
nile con lo scopo di avvicinare i ragazzi al rispetto della natura e del mare. Ha rilevato La
Poste insieme al socio Fabio di Leginio, e ha deciso d'investire in questa scommessa mal-
grado non abbia esperienze dirette con le regate.
Fabio di Leginio, 39 anni, secondo. Romano, socio di Lorenzo Salvatelli e di Velambien-
te. Simpatico, giocherellone, mette a proprio agio i ragazzi con i quali ha un rapporto alla
pari basato sull'amicizia e la stima reciproca. E’ molto attento al rispetto delle regole di bor-
do.
Daniele Castignani, 38 anni, romano, è coordinatore di progetti in AIPD. Dal 2005 orga-
nizza Ragazzi Down al timone, il progetto che coinvolge i ragazzi per tre anni nell'appren-
dimento della vela d'altura.
Maria Letizia Magno, 37 anni, marinaio su La Poste. Avvocato, lavora al progetto come
volontaria. Fin da piccola collabora a progetti velici legati a ragazzi con problemi di appren-
dimento.
Benedetta Skofic, 25 anni, è timoniera di La Poste. Benedetta ha alle spalle una famiglia
che l'ha sempre stimolata, permettendole di fare esperienze fuori casa. E’ una sportiva
nata, fa danza del ventre, basket, e fa tirocinio in un ristorante. E' fidanzata. Allegra e sim-
patica, ma spesso insicura, ha dimostrato la più alta capacità di concentrazione ed ha su-
bito manifestato una predisposizione per il timone.
Nicola, 31 anni, grinder di La Poste. Vive con altri tre persone con la sindrome di Down e
lavora presso un'azienda agricola in provincia di Rieti, dove si reca tutte le mattine da solo,
prendendo il treno e svegliandosi alle 5. Ha una forza fisica straordinaria, indispensabile
su una barca come La Poste.
Gennaro Falco, 38 anni, grinder di La Poste, è il più anziano del gruppo. E’ l'unico che
non fa parte dell'associazione AIPD, ma con questo gruppo già fatto esperienze con la
vela. E' un lupo solitario, il marinaio perfetto. Romanista sfegatato, ha legato molto con i
ragazzi, malgrado le differenze d'età.
Francesco Colletti, 25 anni, è l’uomo all'albero di La Poste. E’ fidanzato da tre anni con
una ragazza alla quale dedica spesso le sue vittorie personali. Ha legato molto con il grup-
po e soprattutto con il comandante.
Benedetta Menghini, 23 anni, è addetta al pozzetto e alla scotte. Nella vita di tutti i giorni
fa tirocinio in un asilo nido statale, dove lavora con dedizione. Tra le ragazze è la più
espansiva, sempre attenta, collaborativa. E’ una sorta di team manager che sprona e inci-
ta il gruppo durante gli allenamenti.
Giovanni Grillo, 24 anni, randista di La Poste. Ha un entusiasmo strabordante, una ener-
gia contagiosa e una gran voglia di fare.
Chiara Manganozzi, 23 anni, è addetta alle drizze dell'albero e alle vele di prua. E’ impie-
gata alle Poste. Tende a stare in disparte, ma se stimolata dalla forza del gruppo non si ri-
sparmia, è sportiva e competitiva. Durante gli allenamenti ha vissuto cambiamenti profondi
e ha superato molti suoi limiti.
Giordana Cavalieri, 23 anni, è addetta alle vele di prua. E’ una bomba di energia, una
sportiva nata. Competitiva e ambiziosa, è molto generosa nella vita di bordo.
Vincenzo Onorato, napoletano, 55 anni, laureato in Economia Marittima, ha vinto tre titoli
mondiali nella classe Farr 40. Appassionato “gentleman driver”, 30 anni fa fonda la Moby,
società leader nei trasporti marittimi, diventata famosa anche per la sua riconoscibilità a
miglia di distanza grazie alla gigantesca balena blu e ai personaggi Warner Bros che
spiccano sulle fiancate, ma è - e vuol essere considerato - soprattutto un uomo di mare.
Ha iniziato ad andar per mare all’età di 13 anni e, nella sua lunga carriera agonistica, ha
raccolto sei titoli iridati e numerosi importanti successi.
La sua passione preferita è timonare le barche a vela ed al timone ha vinto 6 titoli mondiali
in varie classi, insieme al suo affiatatissimo Team Mascalzone Latino, fondato nel 1993,
ispirandosi a un precedente album del suo cantante preferito, Pino Daniele. Ha partecipato
a due campagne di Coppa America, ad Auckland nel 2002 e a Valencia nel 2007.
Nel 2007 ha vinto il timone d'oro; nel 2007 e 2008 è stato finalista nel premio Rolex ISAF
World Sailor of the Year ed è medaglia d'oro del CONI al valore atletico.
Ha diretto operazioni di salvataggio con la sua flotta di rimorchiatori fra cui il salvataggio
della nave passeggeri Caralis in Sardegna, nel 1996.
Vincenzo Onorato si è inoltre distinto nell’impegno della difesa del mare e dei suoi abitanti
raccogliendo, da solo, nel 1995, in sole 48 ore, dodicimila firme a favore dell’appello
internazionale contro i test nucleari francesi nell'atollo di Mururoa.
Sensibile ai temi sociali, nel 2007 decide di avviare una scuola vela gratuita per aiutare
tutti i ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 16 anni, con condizioni sociali ed economiche,
dei quartieri più disagiati di Napoli. Il suo obiettivo è quello di offrire a questi ragazzi
un’alternativa diversa, valori quali la lealtà, la forza ed il coraggio attraverso lo sport della
vela.
Lorenzo Bressani, triestino, 39 anni, è per definizione uno degli uomini "da battere"
indipendentemente dalla barca su cui sale. Nella sua carriera, costellata di innumerevoli
successi, ha iniziato a vincere nella classe 470 ma, presto migrato alle barche a chiglia, ha
collezionato una serie strepitosa di successi in particolare sui monotipi più in voga del
momento conquistando 9 titoli mondiali, 7 continentali e 14 titoli italiani. E’ stato, assieme a
Vincenzo Onorato, Gabrio Zandonà e Alessandra Sensini, che nel 2008 lo vinse, uno dei
pochissimi italiani ad entrare tra i cinque finalisti dell’ISAF World Sailor of the Year (2010-
2011).
Nel 2001 e 2011 è stato premiato quale miglior Velista dell’Anno in Italia. Nel suo
palmarés, due volte al timone e altre due alla tattica, figurano quattro vittorie alla
Barcolana.
Matteo Savelli, livornese, 28 anni, figlio “d’arte” - suo padre è il sail designer Marco
Savelli - è cresciuto tra barche e vele. Matteo è diventato un giovane velista che
inizialmente si è dedicato soprattutto al match racing, specialità nella quale ha conquistato
ben cinque titoli di Campione Italiano (una prima volta fra gli Under 20, tre volte fra gli
Under 25 e l'assoluto nel 2007) e una medaglia d’argento al mondiale universitario. Come
timoniere è stato campione Italiano IMS, mentre come prodiere è Campione Italiano
Juniores classe 470. Al suo attivo con il Farr 40 ha conquistato 3 Campionati del Mondo,
due Europei e una Sardinia Cup. Nel 2012 ha vinto il titolo di Campione Europeo Melges
32.
Matteo è responsabile della Gestione Operativa della Flotta Toremar Spa, azienda leader
nel trasporto marittimo per l'arcipelago toscano.
Marco Savelli, livornese, 63 anni, ha iniziato ad andare a vela mentre frequentava le
scuole elementari e, da allora, ha intrapreso una lunga carriera agonistica. Prima nella
classe Snipe (quattro campionati Italiani e un europeo), poi con i Flyng Dutchman parteci-
pando ai Giochi del Mediterraneo (un argento e un bronzo) e a prendere parte a numerosi
Campionati Mondiali ed ai Giochi Olimpici nel 1980. Ha conquistato un bronzo mondiale in
classe Flyng Dutchman nel 1981. Ha preso parte alle sfide dell’America’s Cup con Mascal-
zone Latino, sia nel 2002 che nel 2007. Ha iniziato a disegnare le vele per le varie imbar-
cazioni di Vincenzo Onorato dai primi anni ’90. Per molti anni è stato il titolare di una vele-
ria ed ha realizzato vele per barche di ogni categoria nel panorama velico internazionale.
Come sail designer, con Mascalzone Latino, ha vinto tre Campionati del Mondo classe
Farr 40, uno con i Mumm 30 ed uno IMS. Suo il brevetto “Extreme” per realizzare vele la-
minate su di uno stampo con fibre continue e in un solo pezzo. E' Vice- Presidente di Ma-
scalzone Latino. Nel 2008 ha vinto il Premio Italia per la Vela come miglior velaio dell'An-
no.
Pietro Manunta, olbiese, 50 anni, imprenditore nel settore immobiliare, nel tempo libero
oltre alla vela si dedica anche al nuoto e al ciclismo. Pietro faceva già parte del team di
Mascalzone Latino sin dalla prima sfida alla Coppa America ad Auckland nel 2002, dove
ri- copriva il ruolo di Administrative Manager. Ha navigato a fianco di Onorato con tante
bar- che di Mascalzone Latino sin dalla fondazione del team, vent'anni fa: era a bordo di
Ma- scalzone Latino nella storica vittoria del mondiale IMS a Newport (R.I.), del
Campionato Nord Europeo classe Farr 40 (una delle barche dove ha navigato di più), al
Campionato del Mondo Farr 40 di San Francisco dove ha ottenuto un secondo posto e in
numerose edizioni della Sardinia Cup.
Andrea Ballico, friulano, 49 anni, ha iniziato ad andare in barca molto presto con suo pa-
pà, che gli ha trasmesso la passione per la vela e già a 3 anni gli ha insegnato le prime
manovre. Andrea si è avvicinato al mondo delle regate a 10 anni, vincendo la Barcolana
nel 1973, riconfermandosi poi nel 1981 e nel 2000. Nel 1978 approda al mondo delle deri-
ve, con il 420 e, passando al 470, diventa, nel 1981 Vice-campione italiano e nel 1985 eu-
ropeo. In seguito, esclusivamente con classi d’altura e monotipi, Andrea raccoglie vittorie
nelle maggiori regate internazionali come all’Admiral’s Cup, alla Copa del Rey, alla Sardi-
nia Cup, Maxi Yacht Cup, Giro d’Italia in Vela e alla Key West Race Week. Ha partecipato
a due campagne di Coppa America: nel 2000 con il team Luna Rossa - Prada e nel 2003
con il team Mascalzone Latino. Al suo attivo ha 3 Campionati del Mondo nella Classe Farr
40 (2006-2007 e 2008). Oltre alle importanti classiche, ha conquistato l’oro in 7 titoli mon-
diali, 4 europei e 4 italiani.
Daniele Fiaschi, livornese, 32 anni, è cresciuto sportivamente a fianco di Matteo Savelli,
facendo pressappoco lo stesso cammino prima nel mondo delle derive e in seguito nel
match racing e nelle classi monotipo. Nell’uno contro uno ha quindi vinto due titoli italiani,
nel 2000 e nel 2003, è poi entrato a far parte dell'equipaggio di Farr 40 Mascalzone Latino,
dove ha conquistato due titoli europei e tre mondiali. Di nuovo campione italiano con il
J24, passato al Melges 24 vince un Campionato Italiano (2010), il circuito nazionale e il
Campionato Europeo del 2011. Tornato in barca con Onorato, sul Melges 32, vince que-
st'anno il Campionato Europeo di classe. Ad agosto, su un'altra barca italiana, è di Cam-
pione del Mondo ORC nella classe A.
Davide Scarpa, per tutti Manolo, 42 anni, nato a Napoli, nelle sue vene scorre sangue
partenopeo da parte di madre e istriano da parte paterna. Ha partecipato a entrambe le
campagne di Coppa con Mascalzone Latino, team con il quale ha conquistato 3 Mondiali
Farr 40 consecutivi nel 2006-’07-’08 e due titoli europei. Ha vinto il Mondiale IMS nel 1996
e 1999, vanta due partecipazioni all’Admiral’s Cup e un secondo posto al Mondiale Quar-
ter Ton del 1991.
Vincenzo Onorato, napoletano, 55 anni, laureato in Economia Marittima, ha vinto tre titoli
mondiali nella classe Farr 40. Appassionato “gentleman driver”, 30 anni fa fonda la Moby,
società leader nei trasporti marittimi, diventata famosa anche per la sua riconoscibilità a
miglia di distanza grazie alla gigantesca balena blu e ai personaggi Warner Bros che spic-
cano sulle fiancate, ma è - e vuol essere considerato - soprattutto un uomo di mare. Ha
iniziato ad andar per mare all’età di 13 anni e, ne la sua lunga carriera agonistica, ha rac-
colto sei titoli iridati e numerosi importanti successi.
Iztok Knafelc, velista sloveno, nato in quello splendido angolo di mare a Capodistria, 42
anni, ha iniziato ad andare seriamente in barca a vela proprio con Mascalzone Latino. Nel-
lo stesso periodo comincia a regatare sui Maxi e su importanti monotipi, come TP52,
RC44 e Melges 32. Nel 2011 torna nei ranghi di Mascalzone Latino e a bordo del Melges
32 e a Porto Cervo, a giugno 2012, si laurea Campione Europeo.
Santino Brizzi, nato a Latina, ma da anni residente a Sabaudia, 39 anni, ha cominciato ad
andare a vela prestissimo, partendo dalle classi olimpiche Flying Dutchman, Soling e Star.
Ha vinto 5 titoli mondiali nelle classi Maxi, IRC, GP 42, ORC e 12 metri S.I., 2 europei, un
Giro d’Italia in Vela, una Barcolana e la Louis Vuitton Cup nel 2000. Ha partecipato a tre
edizioni dell’America’s Cup con Luna Rossa, Mascalzone Latino e Shosholoza.
Michele Gregoratto, imperiese, 35 anni, diplomato macchinista navale, è un velista per
passione che ha iniziato a gareggiare direttamente nelle classi d’altura. Indubbiamente è
un gran patito di Melges 24, dove si è tolto molte soddisfazioni: nel 2011 ha ottenuto il se-
condo posto nella ranking list europea e mondiale e ha vinto il campionato tedesco. Negli
ultimi anni ha navigato principalmente su Maxi, Tp 52, Farr 40, Melges 32, Mumm30, RC
44 e Swan 45. Ama molto le vele d'epoca e ha vinto il Circuito Panerai con Bona Fide, una
barca che aveva partecipato ai Giochi Olimpici francesi del 1924. Fuori Europa ha parteci-
pato, ottenendo un ottimo quarto posto, alla famosa regata Rolex Sydney-Hobart.
www.mascalzonelatino.it
Milano, 4 ottobre 2012 - La Poste, il mitico Maxi di 27 metri che partecipò alla Whitbread del ‘93 timonato dal grande velista francese Éric Tabarly, a quasi 20 anni di distanza torna a regalare grandi emozioni; per la barca che è stata definita una Formula Uno, è tempo di tornare a sfidare il mare, partecipando alla Barcolana 2012 con un equipaggio speciale, formato da otto ragazzi Down insieme al team di Mascalzone Latino.
Quattro uomini e quattro donne con sindrome di Down – di età dai 20 ai 30 anni – per oltre un anno si sono allenati, superando difficoltà, paure, incertezze e sfidando i propri limiti per ridare vita alla barca, che torna finalmente a gareggiare a Trieste. Si avvera così il sogno del comandante Lorenzo Salvatelli e del suo secondo, Fabio di Leginio, armatori di La Poste e soci di Velambiente, e dell’Associazione AIPD (Associazione Italiana Persone Down) sezione di Roma che, insieme alla casa di produzione tv Verve Media Company, hanno fortemente creduto in questo progetto e alla possibilità di fare di questi giovani un vero equipaggio, raccontando una favola moderna e lanciando una grande sfida, emozionante e coinvolgente.
Fondamentale il supporto tecnico di Vincenzo Onorato, Presidente di Mascalzone Latino, e del suo team, entrati con entusiasmo a far parte del progetto : “Da quando mi hanno proposto questo progetto non ho avuto un attimo di esitazione per parteciparvi: mi è sembrato sin da subito un gesto concreto e generoso che non ho mai avuto l’occasione di fare. Uscire in barca insieme ai ragazzi Down è una responsabilità e una soddisfazione che accolgo con piacere, visto che permetterà a tutti di crescere e vivere momenti speciali ed entusiasmanti all’insegna della solidarietà e della socialità. So che questi ragazzi ci regaleranno una serenità e gioia di vivere ineguagliabili: spero saremo in grado di contraccambiare”.
Ci è voluto un lungo periodo di restauro perché La Poste fosse pronta, sicura e nuovamente competitiva : in questi mesi i ragazzi hanno partecipato ai lavori di rimessa a nuovo della barca nel cantiere sull’isola d’Elba, mentre le ragazze si sono occupate del reperimento sponsor, delle divise e della completa formazione del team di regata che riserverà un’altra importante novità. A bordo, durante i lunghi allenamenti, i giovani inesperti hanno iniziato a vivere il sogno di riportare in regata La Poste, hanno appreso le regole di convivenza e l’importanza dell’autogestione degli spazi; ciascuno, con la giusta guida, ha trovato il proprio ruolo perché in una formula uno del mare tutti devono ben sapere cosa fare.
La sfida della Barcolana si avvicina, l’impegno cresce e la tensione sale. A raccontare le tante emozioni di questo anno e mezzo di preparazione e di allenamenti per la regata che si terrà a Trieste il 14 ottobre, saranno le immagini di un film documentario, La Forza del Vento, in onda nei prossimi mesi su una importante rete nazionale prodotto da Verve Media Company di Lorenzo Torraca, con la regia di Emilia Ricasoli e Al essio Muzi. Così Torraca commenta questa esperienza: “Sono felice che il nostro film possa conservare nella memoria di tutti le emozioni di questi lunghi mesi. Questa è una delle storie più forti che abbiamo raccontato, e vogliamo che anche il pubblico televisivo possa riviverle con noi e cogliere il messaggio che vogliamo mandare, in particolare ai giovani: anche le sfide apparentemente impossibili vanno affrontate con determinazione. Solo così sarà, comunque, una vittoria”.
Sabato 13 ottobre alle 10.30 presso il Portocittà Arena Barcolana si terrà la conferenza stampa di presentazione dell'equipaggio di La Poste.
Verve Media Company e Mascalzone Latino ringraziano per il loro contributo Robe di Kappa per la fornitura dell'abbigliamento, Gottifredi Maffioli per il materiale tecnico fornito, Porto San Rocco per il supporto logisitico presso la loro struttura.
ECCO LA SQUADRA DE LA POSTE
Lorenzo Salvatelli, 39 anni, comandante e armatore. Romano, lavora da quasi 20 anni in
mare ed è socio di Velambiente, associazione che si occupa di turismo ambientale giova-
nile con lo scopo di avvicinare i ragazzi al rispetto della natura e del mare. Ha rilevato La
Poste insieme al socio Fabio di Leginio, e ha deciso d'investire in questa scommessa mal-
grado non abbia esperienze dirette con le regate.
Fabio di Leginio, 39 anni, secondo. Romano, socio di Lorenzo Salvatelli e di Velambien-
te. Simpatico, giocherellone, mette a proprio agio i ragazzi con i quali ha un rapporto alla
pari basato sull'amicizia e la stima reciproca. E’ molto attento al rispetto delle regole di bor-
do.
Daniele Castignani, 38 anni, romano, è coordinatore di progetti in AIPD. Dal 2005 orga-
nizza Ragazzi Down al timone, il progetto che coinvolge i ragazzi per tre anni nell'appren-
dimento della vela d'altura.
Maria Letizia Magno, 37 anni, marinaio su La Poste. Avvocato, lavora al progetto come
volontaria. Fin da piccola collabora a progetti velici legati a ragazzi con problemi di appren-
dimento.
Benedetta Skofic, 25 anni, è timoniera di La Poste. Benedetta ha alle spalle una famiglia
che l'ha sempre stimolata, permettendole di fare esperienze fuori casa. E’ una sportiva
nata, fa danza del ventre, basket, e fa tirocinio in un ristorante. E' fidanzata. Allegra e sim-
patica, ma spesso insicura, ha dimostrato la più alta capacità di concentrazione ed ha su-
bito manifestato una predisposizione per il timone.
Nicola, 31 anni, grinder di La Poste. Vive con altri tre persone con la sindrome di Down e
lavora presso un'azienda agricola in provincia di Rieti, dove si reca tutte le mattine da solo,
prendendo il treno e svegliandosi alle 5. Ha una forza fisica straordinaria, indispensabile
su una barca come La Poste.
Gennaro Falco, 38 anni, grinder di La Poste, è il più anziano del gruppo. E’ l'unico che
non fa parte dell'associazione AIPD, ma con questo gruppo già fatto esperienze con la
vela. E' un lupo solitario, il marinaio perfetto. Romanista sfegatato, ha legato molto con i
ragazzi, malgrado le differenze d'età.
Francesco Colletti, 25 anni, è l’uomo all'albero di La Poste. E’ fidanzato da tre anni con
una ragazza alla quale dedica spesso le sue vittorie personali. Ha legato molto con il grup-
po e soprattutto con il comandante.
Benedetta Menghini, 23 anni, è addetta al pozzetto e alla scotte. Nella vita di tutti i giorni
fa tirocinio in un asilo nido statale, dove lavora con dedizione. Tra le ragazze è la più
espansiva, sempre attenta, collaborativa. E’ una sorta di team manager che sprona e inci-
ta il gruppo durante gli allenamenti.
Giovanni Grillo, 24 anni, randista di La Poste. Ha un entusiasmo strabordante, una ener-
gia contagiosa e una gran voglia di fare.
Chiara Manganozzi, 23 anni, è addetta alle drizze dell'albero e alle vele di prua. E’ impie-
gata alle Poste. Tende a stare in disparte, ma se stimolata dalla forza del gruppo non si ri-
sparmia, è sportiva e competitiva. Durante gli allenamenti ha vissuto cambiamenti profondi
e ha superato molti suoi limiti.
Giordana Cavalieri, 23 anni, è addetta alle vele di prua. E’ una bomba di energia, una
sportiva nata. Competitiva e ambiziosa, è molto generosa nella vita di bordo.
Vincenzo Onorato, napoletano, 55 anni, laureato in Economia Marittima, ha vinto tre titoli
mondiali nella classe Farr 40. Appassionato “gentleman driver”, 30 anni fa fonda la Moby,
società leader nei trasporti marittimi, diventata famosa anche per la sua riconoscibilità a
miglia di distanza grazie alla gigantesca balena blu e ai personaggi Warner Bros che
spiccano sulle fiancate, ma è - e vuol essere considerato - soprattutto un uomo di mare.
Ha iniziato ad andar per mare all’età di 13 anni e, nella sua lunga carriera agonistica, ha
raccolto sei titoli iridati e numerosi importanti successi.
La sua passione preferita è timonare le barche a vela ed al timone ha vinto 6 titoli mondiali
in varie classi, insieme al suo affiatatissimo Team Mascalzone Latino, fondato nel 1993,
ispirandosi a un precedente album del suo cantante preferito, Pino Daniele. Ha partecipato
a due campagne di Coppa America, ad Auckland nel 2002 e a Valencia nel 2007.
Nel 2007 ha vinto il timone d'oro; nel 2007 e 2008 è stato finalista nel premio Rolex ISAF
World Sailor of the Year ed è medaglia d'oro del CONI al valore atletico.
Ha diretto operazioni di salvataggio con la sua flotta di rimorchiatori fra cui il salvataggio
della nave passeggeri Caralis in Sardegna, nel 1996.
Vincenzo Onorato si è inoltre distinto nell’impegno della difesa del mare e dei suoi abitanti
raccogliendo, da solo, nel 1995, in sole 48 ore, dodicimila firme a favore dell’appello
internazionale contro i test nucleari francesi nell'atollo di Mururoa.
Sensibile ai temi sociali, nel 2007 decide di avviare una scuola vela gratuita per aiutare
tutti i ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 16 anni, con condizioni sociali ed economiche,
dei quartieri più disagiati di Napoli. Il suo obiettivo è quello di offrire a questi ragazzi
un’alternativa diversa, valori quali la lealtà, la forza ed il coraggio attraverso lo sport della
vela.
Lorenzo Bressani, triestino, 39 anni, è per definizione uno degli uomini "da battere"
indipendentemente dalla barca su cui sale. Nella sua carriera, costellata di innumerevoli
successi, ha iniziato a vincere nella classe 470 ma, presto migrato alle barche a chiglia, ha
collezionato una serie strepitosa di successi in particolare sui monotipi più in voga del
momento conquistando 9 titoli mondiali, 7 continentali e 14 titoli italiani. E’ stato, assieme a
Vincenzo Onorato, Gabrio Zandonà e Alessandra Sensini, che nel 2008 lo vinse, uno dei
pochissimi italiani ad entrare tra i cinque finalisti dell’ISAF World Sailor of the Year (2010-
2011).
Nel 2001 e 2011 è stato premiato quale miglior Velista dell’Anno in Italia. Nel suo
palmarés, due volte al timone e altre due alla tattica, figurano quattro vittorie alla
Barcolana.
Matteo Savelli, livornese, 28 anni, figlio “d’arte” - suo padre è il sail designer Marco
Savelli - è cresciuto tra barche e vele. Matteo è diventato un giovane velista che
inizialmente si è dedicato soprattutto al match racing, specialità nella quale ha conquistato
ben cinque titoli di Campione Italiano (una prima volta fra gli Under 20, tre volte fra gli
Under 25 e l'assoluto nel 2007) e una medaglia d’argento al mondiale universitario. Come
timoniere è stato campione Italiano IMS, mentre come prodiere è Campione Italiano
Juniores classe 470. Al suo attivo con il Farr 40 ha conquistato 3 Campionati del Mondo,
due Europei e una Sardinia Cup. Nel 2012 ha vinto il titolo di Campione Europeo Melges
32.
Matteo è responsabile della Gestione Operativa della Flotta Toremar Spa, azienda leader
nel trasporto marittimo per l'arcipelago toscano.
Marco Savelli, livornese, 63 anni, ha iniziato ad andare a vela mentre frequentava le
scuole elementari e, da allora, ha intrapreso una lunga carriera agonistica. Prima nella
classe Snipe (quattro campionati Italiani e un europeo), poi con i Flyng Dutchman parteci-
pando ai Giochi del Mediterraneo (un argento e un bronzo) e a prendere parte a numerosi
Campionati Mondiali ed ai Giochi Olimpici nel 1980. Ha conquistato un bronzo mondiale in
classe Flyng Dutchman nel 1981. Ha preso parte alle sfide dell’America’s Cup con Mascal-
zone Latino, sia nel 2002 che nel 2007. Ha iniziato a disegnare le vele per le varie imbar-
cazioni di Vincenzo Onorato dai primi anni ’90. Per molti anni è stato il titolare di una vele-
ria ed ha realizzato vele per barche di ogni categoria nel panorama velico internazionale.
Come sail designer, con Mascalzone Latino, ha vinto tre Campionati del Mondo classe
Farr 40, uno con i Mumm 30 ed uno IMS. Suo il brevetto “Extreme” per realizzare vele la-
minate su di uno stampo con fibre continue e in un solo pezzo. E' Vice- Presidente di Ma-
scalzone Latino. Nel 2008 ha vinto il Premio Italia per la Vela come miglior velaio dell'An-
no.
Pietro Manunta, olbiese, 50 anni, imprenditore nel settore immobiliare, nel tempo libero
oltre alla vela si dedica anche al nuoto e al ciclismo. Pietro faceva già parte del team di
Mascalzone Latino sin dalla prima sfida alla Coppa America ad Auckland nel 2002, dove
ri- copriva il ruolo di Administrative Manager. Ha navigato a fianco di Onorato con tante
bar- che di Mascalzone Latino sin dalla fondazione del team, vent'anni fa: era a bordo di
Ma- scalzone Latino nella storica vittoria del mondiale IMS a Newport (R.I.), del
Campionato Nord Europeo classe Farr 40 (una delle barche dove ha navigato di più), al
Campionato del Mondo Farr 40 di San Francisco dove ha ottenuto un secondo posto e in
numerose edizioni della Sardinia Cup.
Andrea Ballico, friulano, 49 anni, ha iniziato ad andare in barca molto presto con suo pa-
pà, che gli ha trasmesso la passione per la vela e già a 3 anni gli ha insegnato le prime
manovre. Andrea si è avvicinato al mondo delle regate a 10 anni, vincendo la Barcolana
nel 1973, riconfermandosi poi nel 1981 e nel 2000. Nel 1978 approda al mondo delle deri-
ve, con il 420 e, passando al 470, diventa, nel 1981 Vice-campione italiano e nel 1985 eu-
ropeo. In seguito, esclusivamente con classi d’altura e monotipi, Andrea raccoglie vittorie
nelle maggiori regate internazionali come all’Admiral’s Cup, alla Copa del Rey, alla Sardi-
nia Cup, Maxi Yacht Cup, Giro d’Italia in Vela e alla Key West Race Week. Ha partecipato
a due campagne di Coppa America: nel 2000 con il team Luna Rossa - Prada e nel 2003
con il team Mascalzone Latino. Al suo attivo ha 3 Campionati del Mondo nella Classe Farr
40 (2006-2007 e 2008). Oltre alle importanti classiche, ha conquistato l’oro in 7 titoli mon-
diali, 4 europei e 4 italiani.
Daniele Fiaschi, livornese, 32 anni, è cresciuto sportivamente a fianco di Matteo Savelli,
facendo pressappoco lo stesso cammino prima nel mondo delle derive e in seguito nel
match racing e nelle classi monotipo. Nell’uno contro uno ha quindi vinto due titoli italiani,
nel 2000 e nel 2003, è poi entrato a far parte dell'equipaggio di Farr 40 Mascalzone Latino,
dove ha conquistato due titoli europei e tre mondiali. Di nuovo campione italiano con il
J24, passato al Melges 24 vince un Campionato Italiano (2010), il circuito nazionale e il
Campionato Europeo del 2011. Tornato in barca con Onorato, sul Melges 32, vince que-
st'anno il Campionato Europeo di classe. Ad agosto, su un'altra barca italiana, è di Cam-
pione del Mondo ORC nella classe A.
Davide Scarpa, per tutti Manolo, 42 anni, nato a Napoli, nelle sue vene scorre sangue
partenopeo da parte di madre e istriano da parte paterna. Ha partecipato a entrambe le
campagne di Coppa con Mascalzone Latino, team con il quale ha conquistato 3 Mondiali
Farr 40 consecutivi nel 2006-’07-’08 e due titoli europei. Ha vinto il Mondiale IMS nel 1996
e 1999, vanta due partecipazioni all’Admiral’s Cup e un secondo posto al Mondiale Quar-
ter Ton del 1991.
Vincenzo Onorato, napoletano, 55 anni, laureato in Economia Marittima, ha vinto tre titoli
mondiali nella classe Farr 40. Appassionato “gentleman driver”, 30 anni fa fonda la Moby,
società leader nei trasporti marittimi, diventata famosa anche per la sua riconoscibilità a
miglia di distanza grazie alla gigantesca balena blu e ai personaggi Warner Bros che spic-
cano sulle fiancate, ma è - e vuol essere considerato - soprattutto un uomo di mare. Ha
iniziato ad andar per mare all’età di 13 anni e, ne la sua lunga carriera agonistica, ha rac-
colto sei titoli iridati e numerosi importanti successi.
Iztok Knafelc, velista sloveno, nato in quello splendido angolo di mare a Capodistria, 42
anni, ha iniziato ad andare seriamente in barca a vela proprio con Mascalzone Latino. Nel-
lo stesso periodo comincia a regatare sui Maxi e su importanti monotipi, come TP52,
RC44 e Melges 32. Nel 2011 torna nei ranghi di Mascalzone Latino e a bordo del Melges
32 e a Porto Cervo, a giugno 2012, si laurea Campione Europeo.
Santino Brizzi, nato a Latina, ma da anni residente a Sabaudia, 39 anni, ha cominciato ad
andare a vela prestissimo, partendo dalle classi olimpiche Flying Dutchman, Soling e Star.
Ha vinto 5 titoli mondiali nelle classi Maxi, IRC, GP 42, ORC e 12 metri S.I., 2 europei, un
Giro d’Italia in Vela, una Barcolana e la Louis Vuitton Cup nel 2000. Ha partecipato a tre
edizioni dell’America’s Cup con Luna Rossa, Mascalzone Latino e Shosholoza.
Michele Gregoratto, imperiese, 35 anni, diplomato macchinista navale, è un velista per
passione che ha iniziato a gareggiare direttamente nelle classi d’altura. Indubbiamente è
un gran patito di Melges 24, dove si è tolto molte soddisfazioni: nel 2011 ha ottenuto il se-
condo posto nella ranking list europea e mondiale e ha vinto il campionato tedesco. Negli
ultimi anni ha navigato principalmente su Maxi, Tp 52, Farr 40, Melges 32, Mumm30, RC
44 e Swan 45. Ama molto le vele d'epoca e ha vinto il Circuito Panerai con Bona Fide, una
barca che aveva partecipato ai Giochi Olimpici francesi del 1924. Fuori Europa ha parteci-
pato, ottenendo un ottimo quarto posto, alla famosa regata Rolex Sydney-Hobart.
www.mascalzonelatino.it
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