Storia | Regata > Vela Olimpica
08/12/2014 - 17:04
Nuove regole su città e paesi, per ridurre i costi
Nuove regole su città e paesi, per ridurre i costi
Olimpiadi 2024,
la svolta del CIO
la svolta del CIO
Il Comitato Olimpico Internazionale vara nuove regole per i Giochi Olimpici, le città potranno essere ad altre località e anche altre nazioni delle gare o specialità, per ridurre i costi. Una politica che potrebbe favorire la possibile candidatura di Roma 2024. Sulla quale il CONI ha già idee chiare. Nomi compresi...
Le città che ospitano le Olimpiadi potranno cedere le prove sportive ad altre città dello stesso Paese o persino anche di altre nazioni, allo scopo di ridurre i costi. Inoltre viene fortemente favorito nei candidati l'impiego di impianti già esistenti o provvisori e di premiare i progetti che si adattano alla realtà sociale, economica, ambientale e sportiva del Paese ospitante.
PARLA IL PRESIDENTE DEL CIO THOMAS BACH
(da repubblica.it) "Mai come ora tante persone, in tutto il mondo, hanno seguito le Olimpiadi. Noi abbiamo successo e il successo è il motivo migliore per cambiare. Il successo di oggi offre l'opportunità di lottare per il cambiamento per domani. Noi dobbiamo farlo perché lo sport oggi è troppo importante per ignorare il resto della società. Non viviamo su un'isola, viviamo al centro di una società moderna, diversificata e digitale". "I Giochi olimpici incoraggiano il dialogo tra culture differenti, ogni edizione delle Olimpiadi deve essere diversa. Ogni edizione deve riflettere in maniera autentica il background culturale, sociale, ambientale e sportivo di chi organizza" la manifestazione.
CANDIDATURE ENTRO IL 15 SETTEMBRE 2015
Le città che intendono candidarsi ad ospitare le XXXIII Olimpiadi estive del 2024 dovranno formalizzare la loro proposta al Cio entro e "non oltre il 15 settembre 2015": la sede verrà decisa nell'estate del 2017 (a Helsinki o Lima). C'è tempo quindi, per Roma, di curarsi le ferite e dare un'altra immagine di sé. A Montecarlo in questi giorni sono riuniti 104 membri Cio per l'importante sessione numero 127: ma molti di questi non voteranno fra tre anni e il loro parere di adesso, magari sulla grande bruttezza di Roma, conta poco o nulla.
MALAGO' PENSA A CORRADO PASSERA E LUCA PANCALLI?
C'è da lavorare sodo, e il Coni è pronto: Malagò ha le idee chiare. Presidente del comitato promotore dovrebbe essere Corrado Passera, direttore generale Luca Pancalli. Poi, uno staff di prim'ordine. Gente preparata e perbene. Costi ridotti, circa 15-20 milioni. Pieno appoggio del Governo e, ovviamente, del Comune. Ma quanto costerebbe organizzare un'Olimpiade se dovesse arrivare il sì del Cio? Il progetto 2020, poi bocciato da Mario Monti, prevedeva una spesa intorno ai 10 miliardi di euro. Soldi in parte pubblici e in parte privati, poi ci sono anche quelli (circa 2 miliardi di dollari) che arriverebbero dal Cio. Sochi ha speso 50 miliardi di dollari per i Giochi olimpici invernali, una follia che il Comitato olimpico in futuro non permetterà mai più.
Intanto è stato il membro Cio, Franco Carraro, a presentare la procedura per la composizione del programma olimpico, seguita dall'approvazione all'unanimità della raccomandazione numero 9: circa 10.500 atleti, 5000 coach e 310 eventi per le Olimpiadi estive. Per i Giochi invernali, 2900 atleti, 2000 coach e 100 eventi. "L'idea è ridurre le dimensioni, i costi e le difficoltà organizzative", dice Carraro. "Abbiamo avuto 302 eventi a Londra, nel 2009 si era deciso di non andare oltre la soglia" indicativa "dei 300, più o meno. C'è stato un aumento degli atleti partecipanti fino ad Atlanta 1996, poi c'è stata una sostanziale stabilizzazione. Se non fissiamo un limite, si rischia di avere 1000-2000 atleti in più". Il Cio punta anche ad offrire Giochi sempre più rosa, come dimostra il sì alla raccomandazione numero 11: il Comitato olimpico si impegna a collaborare con le federazioni internazionali per arrivare al 50% di partecipazione femminile. Il Cio, inoltre, incoraggia il varo di eventi misti.
"Si apre una nuova era. Di fatto c'è' una elasticità nella candidatura che fino a un anno e mezzo fa era impensabile. Bach ha tenuto fede al suo programma, anzi ha giocato d'anticipo e ora si apre una nuova era per il movimento olimpico": così il presidente del Coni Giovanni Malagò. "L'allargamento del territorio assume dei confini che nessuno sa ancora definire. Di fatto non viene impedito nulla ma nemmeno viene autorizzato tutto. E questo può far sì che il numero delle città candidate aumenti".
SUBITO L'IPOTESI VELA A NAPOLI
Sarà (sarebbe) un'Olimpiade low cost, ecosostenibile e che dovrebbe interessare molte città italiane (la vela a Napoli, le prime fasi di basket, volley, rugby a 7 e calcio a Torino, Firenze, Milano, Bologna eccetera). Insomma, più Italia 2024 che Roma 2024. Questo dovrebbe convincere anche l'opposizione che magari è ancora scettica (vedi Matteo Salvini della Lega) della bontà dell'operazione, dei supi benefici, del lavoro che darebbe a centinaia di giovani per molti anni. Matteo Renzi vuole annunciare il "sogno" olimpico già lunedì prossimo, 15 dicembre, al Coni.
Quali le possibili rivali di Roma? Sicuramente una città Usa tra Los Angeles, Boston, San Francisco e Washington. Una sudafricana (Johannesburg o Durban) ma per l'Africa è troppo presto, dovrà puntare al 2028. Doha, visto che il Qatar vuole tutto, Berlino o Amburgo (Germania). Baku (Azerbajan) che il prossimo anno organizza i Giochi Europei, prima edizione. Forse Istambul (Turchia). E Parigi? Il presidente Hollande è a favore. Il sindaco, la signora Anne Hidalgo, frena. Nel 2025, dopo i Giochi estivi, c'è l'Expo, e lì potrebbe puntare la Francia. Roma ha le carte in regola per essere una rivale seria. In tre anni, comunque, tante cose succederanno. Il Coni è garanzia di impegno e serietà (certo, se Malagò mettesse anche mano al doping...). (da repubblica.it)
Le città che ospitano le Olimpiadi potranno cedere le prove sportive ad altre città dello stesso Paese o persino anche di altre nazioni, allo scopo di ridurre i costi. Inoltre viene fortemente favorito nei candidati l'impiego di impianti già esistenti o provvisori e di premiare i progetti che si adattano alla realtà sociale, economica, ambientale e sportiva del Paese ospitante.
PARLA IL PRESIDENTE DEL CIO THOMAS BACH
(da repubblica.it) "Mai come ora tante persone, in tutto il mondo, hanno seguito le Olimpiadi. Noi abbiamo successo e il successo è il motivo migliore per cambiare. Il successo di oggi offre l'opportunità di lottare per il cambiamento per domani. Noi dobbiamo farlo perché lo sport oggi è troppo importante per ignorare il resto della società. Non viviamo su un'isola, viviamo al centro di una società moderna, diversificata e digitale". "I Giochi olimpici incoraggiano il dialogo tra culture differenti, ogni edizione delle Olimpiadi deve essere diversa. Ogni edizione deve riflettere in maniera autentica il background culturale, sociale, ambientale e sportivo di chi organizza" la manifestazione.
CANDIDATURE ENTRO IL 15 SETTEMBRE 2015
Le città che intendono candidarsi ad ospitare le XXXIII Olimpiadi estive del 2024 dovranno formalizzare la loro proposta al Cio entro e "non oltre il 15 settembre 2015": la sede verrà decisa nell'estate del 2017 (a Helsinki o Lima). C'è tempo quindi, per Roma, di curarsi le ferite e dare un'altra immagine di sé. A Montecarlo in questi giorni sono riuniti 104 membri Cio per l'importante sessione numero 127: ma molti di questi non voteranno fra tre anni e il loro parere di adesso, magari sulla grande bruttezza di Roma, conta poco o nulla.
MALAGO' PENSA A CORRADO PASSERA E LUCA PANCALLI?
C'è da lavorare sodo, e il Coni è pronto: Malagò ha le idee chiare. Presidente del comitato promotore dovrebbe essere Corrado Passera, direttore generale Luca Pancalli. Poi, uno staff di prim'ordine. Gente preparata e perbene. Costi ridotti, circa 15-20 milioni. Pieno appoggio del Governo e, ovviamente, del Comune. Ma quanto costerebbe organizzare un'Olimpiade se dovesse arrivare il sì del Cio? Il progetto 2020, poi bocciato da Mario Monti, prevedeva una spesa intorno ai 10 miliardi di euro. Soldi in parte pubblici e in parte privati, poi ci sono anche quelli (circa 2 miliardi di dollari) che arriverebbero dal Cio. Sochi ha speso 50 miliardi di dollari per i Giochi olimpici invernali, una follia che il Comitato olimpico in futuro non permetterà mai più.
Intanto è stato il membro Cio, Franco Carraro, a presentare la procedura per la composizione del programma olimpico, seguita dall'approvazione all'unanimità della raccomandazione numero 9: circa 10.500 atleti, 5000 coach e 310 eventi per le Olimpiadi estive. Per i Giochi invernali, 2900 atleti, 2000 coach e 100 eventi. "L'idea è ridurre le dimensioni, i costi e le difficoltà organizzative", dice Carraro. "Abbiamo avuto 302 eventi a Londra, nel 2009 si era deciso di non andare oltre la soglia" indicativa "dei 300, più o meno. C'è stato un aumento degli atleti partecipanti fino ad Atlanta 1996, poi c'è stata una sostanziale stabilizzazione. Se non fissiamo un limite, si rischia di avere 1000-2000 atleti in più". Il Cio punta anche ad offrire Giochi sempre più rosa, come dimostra il sì alla raccomandazione numero 11: il Comitato olimpico si impegna a collaborare con le federazioni internazionali per arrivare al 50% di partecipazione femminile. Il Cio, inoltre, incoraggia il varo di eventi misti.
"Si apre una nuova era. Di fatto c'è' una elasticità nella candidatura che fino a un anno e mezzo fa era impensabile. Bach ha tenuto fede al suo programma, anzi ha giocato d'anticipo e ora si apre una nuova era per il movimento olimpico": così il presidente del Coni Giovanni Malagò. "L'allargamento del territorio assume dei confini che nessuno sa ancora definire. Di fatto non viene impedito nulla ma nemmeno viene autorizzato tutto. E questo può far sì che il numero delle città candidate aumenti".
SUBITO L'IPOTESI VELA A NAPOLI
Sarà (sarebbe) un'Olimpiade low cost, ecosostenibile e che dovrebbe interessare molte città italiane (la vela a Napoli, le prime fasi di basket, volley, rugby a 7 e calcio a Torino, Firenze, Milano, Bologna eccetera). Insomma, più Italia 2024 che Roma 2024. Questo dovrebbe convincere anche l'opposizione che magari è ancora scettica (vedi Matteo Salvini della Lega) della bontà dell'operazione, dei supi benefici, del lavoro che darebbe a centinaia di giovani per molti anni. Matteo Renzi vuole annunciare il "sogno" olimpico già lunedì prossimo, 15 dicembre, al Coni.
Quali le possibili rivali di Roma? Sicuramente una città Usa tra Los Angeles, Boston, San Francisco e Washington. Una sudafricana (Johannesburg o Durban) ma per l'Africa è troppo presto, dovrà puntare al 2028. Doha, visto che il Qatar vuole tutto, Berlino o Amburgo (Germania). Baku (Azerbajan) che il prossimo anno organizza i Giochi Europei, prima edizione. Forse Istambul (Turchia). E Parigi? Il presidente Hollande è a favore. Il sindaco, la signora Anne Hidalgo, frena. Nel 2025, dopo i Giochi estivi, c'è l'Expo, e lì potrebbe puntare la Francia. Roma ha le carte in regola per essere una rivale seria. In tre anni, comunque, tante cose succederanno. Il Coni è garanzia di impegno e serietà (certo, se Malagò mettesse anche mano al doping...). (da repubblica.it)
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