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03/10/2015 - 01:08

Salone e dintorni

Nautica & Norme
Avanti ma confusi

Convegno su Nautica e leggi al salone nautico. Molto politichese e burocatese, ma qualcosa si è capito. I lanci ANSA e il comunicato UCINA


COME FRENARE LA FUGA DI MAXI YACHT
(ANSA) - GENOVA, 2 OTT - Molti maxi yacht costruiti da cantieri italiani per clienti extra Ue emigrano subito nei porti turistici di Croazia, Grecia o Turchia anzichè restare sulle coste italiane per via di regole doganali penalizzanti. E' quanto emerso ad un convegno sulle norme e la nautica al salone nautico di Genova al quale hanno preso parte, oltre a rappresentanti di Ucina Confindustria Nautica esponenti dell'agenzia delle dogane e delle entrate.

Il problema, è stato sottolineato, è particolarmente sentito dagli operatori in un momento in cui il 93% della produzione italiana di imbarcazioni è destinata all'estero. Una volta l'unità varata in acque nazionali, l'acquirente, se non appartiene ad un paese Ue, deve lasciare le acque europee entro 90 giorni e per poter accertare che l'imbarcazione è effettivamente uscita oltre le 12 miglia le dogane chiedono una prova di ormeggio in un paese extracomunitario.

"Se prima gli armatori andavano in Tunisia, il paese più vicino nel Tirreno, e poi tornavano - ha spiegato Maurizio Balducci (Overmarine) vicepresidente di Ucina - ora, vistA la situazione politica del paese, sono costretti ad andare più lontano, in Montenegro, in Grecia o in Turchia,e poi, visto che i posti sono belli e che il trasferimento è costato in termini di carburante, non tornano più indietro". La soluzione, è stato evidenziato nel corso del convegno, potrebbe essere che le dogane accettino delle "prove sostitutive " al'ormeggio in porto extra Ue.

"L'iscrizione nel registro di una nazione straniere o una dichiarazione di esportazione dovrebbe bastare" ha commentato Balducci. L'agenzia delle dogane si è detta disponibile ad aprire un tavolo per trovare una  soluzione a questa problematica. (ANSA).


LEASING NAUTICO, EQUIVOCI NORMATIVI E +11%
(ANSA) - GENOVA, 2 OTT - Per l'acquisto di una barca in leasing in Italia oggi non si possono prestare garanzie reali, per esempio dare in garanzia la propria casa mentre per comperare un'altra abitazione questo è possibile. Se n'è discusso oggi ad un convegno dulle norme nel settore della nautica nell'ambito del salone di Genova che ha visto riuniti allo stesso tavolo esponenti del leasing, dell'agenzia delle entrate, dell'agenzia delle dogane, fiscalisti e marittimisti.

"Oggi apprendiamo - spiega Roberto Neglia, responsabile dei rapporti istituzionali di Ucina Confindustria Nautica - per un equivoco interpretativo che non era forse neanche nelle intenzioni dell'agenzia delle entrate". Poter risolvere questo problema, è stato sottolineato nel corso del convegno, darebbe un notevole impulso al leasing nautico che sta dando segnali di ripresa e che rappresenta attualmente il 2% del mercato.

Nei primi otto mesi dell'anno, infatti, ha sottolineato Gianluca De Candia, direttore generale di Assilea (Associazione italiana leasing),il numero di società attive nel leasing è già salito a 19, i contratti stipulati sono stati 203 (+10,9% rispetto allo stesso periodo del 2014) per un valore di 215,4 millioni di euro (+113,7%). (ANSA). 


COMUNICATO UCINA SUL CONVEGNO
Tavola Rotonda tra imprenditori e Istituzioni alle ricerca di un percorso condiviso per la riforma del Codice.
All’incontro hanno partecipato: Giovanni Spalletta direttore aggiunto direzione Centrale normativa dell'Agenzia delle Entrate, Giovanni De Vecchis della direzione interegionale - Liguria, Piemonte e Valle Aosta - Agenzia delle Dogane, Gianluca De Candia direttore generale Assilea, Massimiliano Grimaldi avvocato dello studio legale Grimaldi, Ezio Vannucci di Moores Rowland Associati e Maurizio Balducci vice presidente Ucina Confindustria Nautica. Moderatore Roberto Neglia responsabile relazioni istituzionali UCINA Confindustria Nautica.


Nell’ambito del programma dei convegni UCINA Confindustria Nautica, previsti per il 55° edizione del Salone Nautico di Genova, si è tenuto oggi il forum “La nautica e le norme”.

Partendo dalla novità dell'approvazione della legge delega per la riforma del Codice della nautica avvenuta lo scorso 22 settembre, istituzioni e imprenditori si sono confrontati per evidenziare gli aspetti più importanti su cui intervenire nella stesura dei decreti attuativi che riformeranno il codice della nautica.  

UCINA in questo anno ha portato a casa molte norme per il settore, nel corso del forum sono state messe a fuoco alcune tematiche per andare avanti in questo iter di rinnovamento. 

A oggi alcune norme sono controverse e spesso soggette a differenti interpretazioni nei vari uffici istituzionali, determinando una disomogeneità applicativa sul territorio nazionale. 

"Può essere opportuno pensare a una cabina di regia che armonizzi le varie normative anche tra l'Agenzie delle Entrate e l'Agenzia delle Dogane posta la trasversalità propria del settore nautico" ha dichiarato Giovanni Spalletta, direttore aggiunto direzione Centrale normativa dell'Agenzia delle Entrate.

I principali punti toccati hanno riguardato:

Le norme che regolano gli yacht costruiti in Italia che battono bandiera extra UE e le norme per il bunkeraggio con iva e accise agevolate per le navi commerciali

"Oggi questi yacht devono lasciare l'Italia entro 90 giorni, essendo dirette all'esportazione, ma per la dogana l'operazione si chiude solo quando l'imbarcazione raggiunge un porto extra UE anche se sarebbe sufficiente che raggiungesse le acque internazionali" ha dichiarato Maurizio Balducci, vice presidente Ucina Confindustria Nautica.

Il buncheraggio agevolato è oggi possibile sono se a bordo, al momento del rifornimento, è presente il contratto di noleggio. Ma è chiaro che il rifornimento debba essere effettuato prima o dopo il charter, non durante il noleggio quando gli ospiti sono a bordo. 

Su questi temi UCINA sta lavorando con la Direzione centrale delle Dogane. 

Le norme per i marina resort

UCINA è fortemente impegnata con il governo per la proroga dell'applicazione dell'iva turistica al 10%, in scadenza il 31 dicembre 2015. 

Le norme per il leasing leasing

Il leasing nel 2015 ha mostrato segnali incoraggianti, nei primi otto mesi ha registrato più contratti che in tutto il 2014 e le società di leasing sono tornate a finanziare le barche. "Rivedere le griglie di anomalia nell'ambito dell'abuso del diritto - maxi canoni, garanzie - aiuterebbe tutti, contribuenti, Agenzia delle Entrate e società di leasing ad avere certezze" ha dichiarato Gianluca De Candia, direttore generale Assilea. "È già aperto un tavolo di lavoro Agenzia delle Entrate-Ucina-Assilea per consentire la prestazione di garanzie reali collaterali ai contratti di leasing nautico - ha dichiarato Maurizio Balducci - e ci auguriamo che si raggiunga al più presto un risultato" . 

Il convegno si è concluso con l'impegno dell'Agenzia delle Entrate e dell'Agenzia della Dogana di continuare, appena concluso il Salone Nautico, il dialogo insieme a Ucina a un tavolo di lavoro.

Seminario "La nuova direttiva CE" - cosa cambia

Nell'ambito degli incontri tecnici organizzati  da UCINA Confindustria Nautica si è tenuto il seminario "La nuova direttiva CE". Entrerà in vigore il 18 gennaio 2016 e dovrà essere recepita da tutti i paesi dello Spazio economico europeo.  Coinvolte nella nuova direttiva le unità da diporto, le moto d’acqua, i motori e i componenti nautici. 

Mirna Cieniewicz, segretario generale di EBI (European Boating Industry) e Piero Formenti, vice presidente UCINA, hanno illustrato le principali novità contenute nella direttiva:

- Tutti i prodotti venduti nello Spazio europeo per la prima volta (quindi anche imbarcazioni usate provenienti da paesi extra europei) dovranno rispettare le nuove norme CE. E tutti gli operatori economici, compresi gli importatori privati, avranno l'obbligo di vendere un prodotto conforme.

- Le imbarcazioni con un locale servizi dovranno essere equipaggiate con serbatoio delle acque nere o un sistema di trattamento delle acque.

- I livelli di emissione dei gas di scarico sono stati abbassati ed equiparati a quelli USA. 

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