Voglia di Fase 2
Nautica: il piano per la riapertura
Confindustria Nautica svela il Piano per la riapertura programmata delle attivita' della filiera nautica: approfondito incontro in teleconferenza con il sottosegretario alla Programmazione Economica della Presidenza del Consiglio Mario Turco e il DG di Investitalia Giancarlo Defazio
Il tema della ripartenza e della riapertura delle attività produttive si fa sempre più centrale, urgente e indifferibile. La discussione che infiamma, davanti all'obbligo del lockdown per limitare i contagi del coronavirus, riguarda le conseguenze di questa cura, che rischia di causare danni diversi ma ugualmente ingenti alla popolazione.
Molti osservatori economici temono una depressione definita "senza precedenti", e quindi, ferma restando la tutela primaria della salute dei cittadini, il tessuto economico e produttivo insiste con la politica per avere almeno un piano di ripresa graduale delle attività.
Su questo si batte in prima linea la Confindustria, e su questo ha iniziato a farsi sentire, sebbene con atteggiamenti diversi, anche Confindustria Nautica, l'ex Ucina riunificata con l'ex diaspora di Nautica Italiana. Mentre Confindustria fa pressing sui media, l'associazione della nautica preferisce agire più sottotraccia, tessendo e rinforzando una rete di contatti politici.
L'ultima di queste azioni è stato il recente incontro in teleconferenza tra una delegazione di Confindustria Nautica, guidata dal Presidente Saverio Cecchi, e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Programmazione economica, Sen. Prof. Mario Turco, accompagnato dal Direttore generale di Investitalia, la struttura voluta dal Premier Conte per rilanciare gli investimenti, soprattutto al Sud, dott. Giancarlo Defazio.
LA NAUTICA FA CASSA SOPRATTUTTO TRA APRILE E GIUGNO - Da questa verità si è partiti: la filiera nautica è già adesso una delle più colpite dai provvedimenti di contenimento dell’emergenza sanitaria, anche più di quella del turismo. Uno dei motivi è l’intrinseca caratterizzazione stagionale della produzione, dei servizi e del turismo, e soprattutto l’andamento del ciclo di cassa, attivo principalmente nei mesi di aprile, maggio e giugno. L'attuale chiusura totale (o quasi), e il protrarsi anche di qualche settimana del blocco delle attività avrà sul produzione del prossimo anno, impatterà pesantemente sulla nautica.
GLI 8 SEGMENTI DELLA NAUTICA E IL PIANO PER LA RIAPERTURA PROGRAMMATA - Prima dell'incontro, CN ha inviato alla Presidenza del Consiglio di un articolato “Piano per la riapertura programmata delle attività della filiera nautica”, basato sulle due rilevazioni statistiche dello stato delle aziende del settore, suddivise negli 8 segmenti in cui è articolata l’Associazione (1. costruttori di navi, 2. natanti e imbarcazioni, 3. battelli pneumatici, 4. unità a vela, 5. motori, 6. componenti ed accessori, 7. servizi, charter e porti, 8. dealer e reti di vendita).
La richiesta di una riapertura modulare, progressiva e controllata delle attività è stata rappresentata al Governo, non come una mera rivendicazione di un comparto in difficoltà, ma quale risultato delle precise risultanze delle proiezioni economiche sugli effetti progressivi del protrarsi nelle prossime settimane della chiusura delle attività. In particolare sono state illustrate, per le diverse tipologie di aziende della filiera, gli effetti sui piani di consegna, sulle connesse attività della subfornitura, della componentistica e dell’accessoristica, sulla produzione 2021, su tutte le attività di servizi, del charter e della portualità, sullo stato di liquidità delle diverse tipologie di imprese.
E’ stato anche analizzato il tema degli ingenti crediti IVA che sono strutturali per un settore con un export dell’86% del valore della produzione e che necessitano di una garanzia pubblica per finanziare la filiera con il sistema bancario “pro soluto”.
LA NAUTICA ESEMPIO VIRTUOSO DELLA FASE 2 PER IL GOVERNO? - La proposta avanzata da Confindustria Nautica, inoltrata anche ai ministri dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture e Trasporti, prevede precise indicazioni per quanto riguarda il necessario concerto con i sindacati, l’adesione volontaria dei lavoratori, le tutele sanitarie, la sanificazione degli ambienti di lavoro, e si candida pertanto ad essere un caso pilota per le iniziative che il Governo vorrà assumere nella cosiddetta “fase 2”.
“Siamo consapevoli della necessità di far ripartire il settore della nautica che vive, per sua natura, di un ciclo produttivo breve, e che oggi, come altri comparti industriali sta subendo gli impatti negativi dell’emergenza sanitaria”– dice il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Sen. Mario Turco –“Abbiamo il dovere di salvaguardare e tutelare un settore che è leader mondiale. Condivido alcune proposte che mi sono state avanzate e mi farò interlocutore con il Governo per cercare ulteriori misure a sostegno della liquidità dell’intera filiera dell’industria nautica”.
“Ringrazio il Sottosegretario Turco per l’attento ascolto, l’approfondita conoscenza delle nostre proposte e, soprattutto, dell’essersi fatto carico di rappresentarle in Consiglio dei Ministri”- commenta il Presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi -. “Abbiamo avuto diretta testimonianza di come l’atteggiamento di pronto adeguamento alle disposizioni del governo, il basso profilo mediatico, la concretezza e la capacità di proposta tecnico-normativa di Confindustria Nautica siano stati apprezzati e confidiamo che le nostre proposte possano trovare accoglimento”.
Fin qui le comunicazioni ufficiali diramate da Genova, tra l'altro non più di 48 ore prima di annunciare le nuove date del salone nautico che come noto non hanno giovato alla serenità dell'ambiente (leggi qui il nostro articolo sulle scintille tra Salone di Genova e Barcolana di Trieste). Di concreto c'è ancora poco, e anche se questo vale per tutti i settori industriali, non è una buona notizia. E' incredibile pensare a quanto velocemente sia mutato il clima, quando appena un paio di mesi fa sempre da Genova erano state diffuse le ultime cifre della nautica, con indicatori in attivo che confermavano i trend degli ultimi anni.
Oggi invece molte aziende sono in difficoltà crescente, come sempre in questi frangenti le realtà medio-piccole fanno più fatica, ma anche i grandi player vedono a rischio alcune commesse. Inoltre c'è il confronto con alcuni paesi esteri, dove la nautica non si è fermata affatto, o solo parzialmente, causando un difetto di concorrenza per le imprese italiane.
INCHIESTA DI SAILY TRA LE AZIENDE DELLA NAUTICA/VELA - Per questo - come fatto per i Circoli Velici - Saily si appresta a una breve inchiesta sentendo un gruppo di cantieri, importatori, produttori e diverse aziende della filiera nautica, con attenzione particolare al mondo della vela, che a sua volta è un cluster che spesso ha mostrato elementi di anticiclicità rispetto alle macro fasi economiche. Per capire dove siamo e immaginare dove potremo andare. Tutti insieme.
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