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16/02/2015 - 02:47
In Australia e Nuova Zelanda
In Australia e Nuova Zelanda
Morti due velisti
Di 11 e 70 anni
Di 11 e 70 anni
Due tragici incidenti hanno causato la morte di un giovane di 11 anni in Australia (incastrato dopo la scuffia sotto a un Flying Eleven) e di un uomo di 70 anni in Nuova Zelanda (annegato dopo essere caduto fuori bordo da un monotipo Noelex 22). Le news e le foto
Morire di vela, evento rarissimo e per questo sempre spiazzante, che lascia increduli. Però stavolta in Australia e Nuova Zelanda, due paradisi della vela, è accaduto due volte a distanza di 24 ore, a due velisti di età ben distante, un 11enne e un 70enne, in circostanze diverse ma dallo stesso destino.
AUSTRALIA
A Belmont, Australia, il 7 febbraio un giovanissimo velista della classe di derive Flying Eleven (una delle molte classi di derive che portano questo nome associato al numero che ne indica la lunghezza in piedi), è rimasto incastrato sotto le attrezzature aggrovigliate della barca a seguito di una scuffia, sul Lake Macquarie durante una regata in condizioni definite “medie”.
I primi soccorsi sono stati forniti da un pescatore (circostanza che, trattandosi di una regata, fa sorgere gravi interrogativi sulle misure di sicurezza e sulla presenza del corretto numero di gommoni o barche assistenza), che ha aiutato a trasferire il giovane ferito in ocpedale, dove è arrivato in condizioni critiche. Il ragazzo indossava il giubetto salvagente.
Le autorità marittime della zona forniranno un report al Coroner che aprirà una inchiesta sull’accaduto, la barca è sotto sequestro per le indagini del caso. Molti i testimoni ascoltati, incluso il compagno (anch’esso di appena 11 anni) che era in barca al momento dell’incidente. Il presidente del Belmont 16ft Sailing Club Scott Williams si è detto disperato e l’intera comunità del club è affranta per l’accaduto.
La classe Flying Eleven è una deriva per giovani (il range di età va dai 10 ai 18 anni), disegnata a metà anni ’60 in Australia, è un po’ la filosofia delle nostre classi L’Equipe o RS Feva.
NUOVA ZELANDA
L’altra tragedia si è consumata l’8 febbraio a Wellington, nel corso di una regata del campionato nazionale della classe monotipo Noelex 22. Un velista di 70 anni, di Auckland, stava partecipando alla regata presso il Plimmerton Boating Club, quando per cause da accertare è caduto in mare ed è annegato.
Il Commodoro Matt Hipperson ha raccontato che tutti i partecipanti indossavano il giubetto salvagente, ma a quanto pare quello della vittima non era gonfio al momento della caduta in mare. L’uomo è rimasto in acqua circa 15 minuti prima di essere recuperato dal suo stesso equipaggio. Non è chiaro se l’uomo è affogato o ha avuto un malore.
Il Commodoro Hipperson: “Ho sentito gli Ufficiali di regata, tutto era a posto, non c’erano problemi di sicurezza e le condizioni meteo ottime. Siamo tutti sotto shock per l’accaduto”. Annullato il campionato dopo l’incidente.
Il Noelex 22 è stato disegnato nel 1968, è una piccola barca molto popolare in Nuova Zelanda come one design per regate di classe o come day sailer.
Morire di vela, evento rarissimo e per questo sempre spiazzante, che lascia increduli. Però stavolta in Australia e Nuova Zelanda, due paradisi della vela, è accaduto due volte a distanza di 24 ore, a due velisti di età ben distante, un 11enne e un 70enne, in circostanze diverse ma dallo stesso destino.
AUSTRALIA
A Belmont, Australia, il 7 febbraio un giovanissimo velista della classe di derive Flying Eleven (una delle molte classi di derive che portano questo nome associato al numero che ne indica la lunghezza in piedi), è rimasto incastrato sotto le attrezzature aggrovigliate della barca a seguito di una scuffia, sul Lake Macquarie durante una regata in condizioni definite “medie”.
I primi soccorsi sono stati forniti da un pescatore (circostanza che, trattandosi di una regata, fa sorgere gravi interrogativi sulle misure di sicurezza e sulla presenza del corretto numero di gommoni o barche assistenza), che ha aiutato a trasferire il giovane ferito in ocpedale, dove è arrivato in condizioni critiche. Il ragazzo indossava il giubetto salvagente.
Le autorità marittime della zona forniranno un report al Coroner che aprirà una inchiesta sull’accaduto, la barca è sotto sequestro per le indagini del caso. Molti i testimoni ascoltati, incluso il compagno (anch’esso di appena 11 anni) che era in barca al momento dell’incidente. Il presidente del Belmont 16ft Sailing Club Scott Williams si è detto disperato e l’intera comunità del club è affranta per l’accaduto.
La classe Flying Eleven è una deriva per giovani (il range di età va dai 10 ai 18 anni), disegnata a metà anni ’60 in Australia, è un po’ la filosofia delle nostre classi L’Equipe o RS Feva.
NUOVA ZELANDA
L’altra tragedia si è consumata l’8 febbraio a Wellington, nel corso di una regata del campionato nazionale della classe monotipo Noelex 22. Un velista di 70 anni, di Auckland, stava partecipando alla regata presso il Plimmerton Boating Club, quando per cause da accertare è caduto in mare ed è annegato.
Il Commodoro Matt Hipperson ha raccontato che tutti i partecipanti indossavano il giubetto salvagente, ma a quanto pare quello della vittima non era gonfio al momento della caduta in mare. L’uomo è rimasto in acqua circa 15 minuti prima di essere recuperato dal suo stesso equipaggio. Non è chiaro se l’uomo è affogato o ha avuto un malore.
Il Commodoro Hipperson: “Ho sentito gli Ufficiali di regata, tutto era a posto, non c’erano problemi di sicurezza e le condizioni meteo ottime. Siamo tutti sotto shock per l’accaduto”. Annullato il campionato dopo l’incidente.
Il Noelex 22 è stato disegnato nel 1968, è una piccola barca molto popolare in Nuova Zelanda come one design per regate di classe o come day sailer.
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