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23/07/2016 - 14:53

Geopolitica e spedizione nautica, culturale e scientifica

Mediterranea, una
rotta più prudente

La geopolitica e i suoi sviluppi spesso imprevedibili e vorticosi, influisce anche sulla spedizione nautica, culturale e scientifica di Progetto Mediterranea. Dal quale fanno sapere: "Il mediterraneo è un posto sicuro, un paradiso con splendidi abitanti. Ma meglio non stare in Turchia in questo momento di eccitaione e squilibrio". Si resta in Grecia. Ecco la nuova rotta e il programma. Al quale è possibile aderire


Progetto Mediterranea fa i conti ancora una volta con la geopolitica, le ultime novità arrivano dalla Turchia del Golpe fallito e srguito da un contro-golpe. Situazione di "eccitazione e squilibrio" la definisce chi è su Mediterranea. Meglio evitare. Ma c'è il rischio che molti doportisti debbano rivedere il programma delle proprie crociere?


"I media amplificano molto gli eventi, e non bisogna mai spaventarsi più di tanto. - dicono da Mediterranea -  Ogni giorno volano migliaia di aerei, milioni di persone affollano gli aeroporti e le piazze. L’incidenza degli atti terroristici resta bassissima rispetto a molti altri fenomeni della nostra vita. Non bisogna mai dimenticare che era e resta, per ognuno di noi, assai più pericoloso prendere la macchina per andare a comprare le sigarette che non muoversi dovunque nel Mediterraneo."

 

Tuttavia per chi ha la responsabilità di una spedizione come Progetto Mediterranea, è bene introdurre un solido e radicato principio, quello di precauzione: "Abbiamo chiesto alla Farnesina, abbiamo sentito i nostri contatti turchi, conosciamo la situazione di quel Paese. La nostra spedizione è stata in Turchia per oltre otto mesi, abbiamo svolto il nostro programma culturale e scientifico, abbiamo incontrato centinaia di persone, visitato e conosciuto uno splendido popolo, una bellissima terra. Abbiamo potuto fare ogni cosa ci eravamo prefissi. Non è dunque inevitabile che noi si resti in Turchia in un momento di eccitazione e squilibrio. Siamo anche consapevoli che tornando dal Mar di levante verso ovest, a maggio prossimo, avremo ancora, se sarà praticabile, la possibilità di toccare la costa meridionale della Turchia."
 

Per questo Mediterranea ha operato un cambio di rotta per le prossime tre o quattro settimane. Si resterà in acque internazionali o greche, dove non c’è alcun problema di ordine pubblico. La Grecia, anzi, stupisce sempre di più: "Per quanto conosciamo bene questo Paese, dove siamo stati oltre un anno, restiamo ancora stupiti di come sia accogliente, pacifico, sereno, abitato da un popolo splendido. Chi vuole raggiungerci nel paradiso terrestre del Dodecaneso, Rodi, Symi e le isole limitrofe, è più che benvenuto."


UN BRANO DAL DIARIO DI BORDO DI MEDITERRANEA
Salpiamo da Panormitis con tutta calma lasciandoci a poppa il Monastero. Rotta su Chalki, con poco vento all'inizio, quindi motore; poi rinforza, e allora su di randa e genoa. Caliamo la traina. Alla fine della lenza, a nascondere l'amo, c'è un polipetto colorato. Il comandante dice che nelle Egadi i tonni preferiscono quello colorato in blu e rosso. Buono! sono i colori di Mediterranea.

Il tempo di parlare di questo e la traina parte... stiamo andando a 3kts, velocità perfetta. Molliamo un po' di mulinello, poi iniziamo a recuperare. Due di noi lavorano su questo: uno tiene la canna, l'altro recupera al mulinello.

Quando si dice una squadra! Il raffio è pronto, la sagoma bianca e allungata compare a ridosso di Mediterranea, è quasi sotto, il raffio aggancia rapido e deciso, e il tonno alalunga è a bordo. Diamo àncora proprio mentre l'ultimo trancio di questo bel regalo del mare viene sfilettato. Con gli scarti prepareremo la nassa da calare in acqua mentre fa buio.

La baia è vuota. Si accende una lampàra; in fondo alla curva d'acqua, la barca di un pescatore ci farà compagnia per la notte. Stiamo bene, siamo su Mediterranea.

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