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21/12/2021 - 10:58

Inquinamento Galleggiante

Mediterranea e l'inquinamento

IL PROGETTO FORNISCE I PRIMI DATI DELLE RICERCHE CONDOTTE - Capo Ferrato e San Vito Lo Capo i tratti di mare più inquinati di rifiuti galleggianti (ISPRA-Progetto Mediterranea)

 

Primi risultati sulla presenza dei rifiuti galleggianti in mare emersi dalla collaborazione tra Associazione Progetto Mediterranea e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – ISPRA nell’ambito del “Floating Litter”, un progetto di Advanced Citizen Science per studiare l’ambiente marino.

L’imbarcazione Mediterranea ha navigato tra maggio e ottobre lungo le grandi isole del Tirreno (Corsica, Sardegna e Sicilia) dove l’equipaggio ha realizzato una serie di avvistamenti di rifiuti galleggianti svolgendo il programma di osservazione e documentazione stabilito e verificato con i ricercatori dell’ISPRA.

La documentazione dei rifiuti galleggianti, registrata su una piattaforma informatica dedicata predisposta da ISPRA con data, ora e punto nave, ha mostrato la presenza di un’ingente quantità  di macroplastica, prevalentemente monouso, soprattutto alla foce dei fiumi, in zone turistiche e in aree collegate ad attività di pesca.

In particolare, dall’esame dei dati raccolti, i ricercatori di ISPRA hanno evidenziato che: 1- la composizione rilevata conferma l’alta predominanza di rifiuti di materiale plastico (intorno al 75‐80%). 2- la maggior parte dei rifiuti ha riguardato frammenti di plastica e polistirolo, spesso riconducibili a imballaggi, borse di plastica e cassette da pesca di polistirolo, con elevata frequenza di bottiglie di plastica, soprattutto nell’area siciliana. 3- la maggior percentuale (70%) degli oggetti rilevati è di piccole dimensioni (2.5‐5 cm). 4- i valori medi della densità di rifiuti galleggianti sono in linea con i range riscontrati in ambiente costiero (ref. 0‐600 item km2. Arcangeli et al. 2021), ma valori più elevati sono registrati nel transetto nord di Capo Ferrato in Sardegna in corrispondenza dello sbocco del fiume SA PICOCCA e presso la costa est di San Vito Lo Capo in Sicilia.

“La collaborazione ISPRA – Progetto Mediterranea ha permesso di ottenere dati adeguati dal punto di vista metodologico, estremamente utili per contribuire alla conoscenza del fenomeno dei rifiuti marini costieri” - dichiarano i ricercatori di ISPRA – “Inoltre, i rifiuti sono stati rilevati in tutte le aree indagate, dimostrando la vastità di incidenza del fenomeno del ‘marine litter’, rappresentato prevalentemente da plastica principale imputato del fenomeno.”

Progetto Mediterranea è una spedizione culturale, scientifica e nautica salpata nel 2013 con l’obiettivo di studiare il Mediterraneo e sollecitare l’attenzione pubblica sui grandi temi sociali, ambientali, politici e culturali. Dall’inizio di quest’anno 2021, ISPRA è partner scientifico di Progetto Mediterranea. “Lo scopo dell’accordo è quello di raccogliere dati grazie alle nostre navigazioni - ha dichiarato Simone Perotti, ideatore e co-fondatore della spedizione - e poi di promuovere la sostenibilità e la formazione nel campo della protezione dell'ambiente marino e della conoscenza dei rischi legati alla contaminazione del mare e ai cambiamenti climatici, attività già portate avanti da anni da Progetto Mediterranea.”

Dal 2013 l’imbarcazione Mediterranea, un ketch del 1975, ha percorso oltre 22.000 miglia effettuando il periplo del mediterraneo, Mar di Marmara, mar Nero e delle coste atlantiche di Portogallo, Spagna e Marocco.

Sezione ANSA: 
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