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05/02/2011 - 16:39
Coppa America 2013
Coppa America 2013
"Mascalzone è l'Italia in Coppa!"
Intervista a ruota libera di Vincenzo Onorato a Scuttlebutt (sailing newsletter USA). "Sarà l'America's Cup più spettacolare di sempre". "I multiscafi? Costi più contenuti". "Il nostro team ancora senza sponsor. Se non li trovo entro pochi mesi, smetto". "Mascalzone Latino rappresenta la vela italiana all'America's Cup"
Ha risposto a una mail Vincenzo Onorato, il patron di Mascalzone Latino, il team che con il Club Nautico Roma ha la qualifica di "Challenger of Record", ovvero rappresentante (in quanto primo ad aver lanciato la sfida) di tutti gli sfidanti al Golden Gate YC di San Francisco (Oracle Racing) per la XXXIV America's Cup. E ha detto le sue verità, ponendo fine a una serie di speculazioni e di voci sul futuro dell'unica sfida italiana alla prossima edizione del trofeo più antico della storia sportiva.
Mascalzone Latino non si tira indietro, parteciperà alle America's Cup World Series con il suo catamarano AC45, ma è ancora a secco di sponsor. Se tra pochi mesi non avrà trovato i soldi per fare un team competitivo, smetterà. Una promessa e una minaccia. La voglia è tanta, le difficoltà - in parte legate alla crisi economica globale - anche. L'uscita dell'armatore napoletano è un sasso nello stagno, un appello: se l'Italia vuole restare nell'America's Cup deve appoggiare Mascalzone Latino.
Sotto un altro punto di vista, l'uscita del Challenger of Record fa giustizia delle voci che lo paragonavano al Club Nautico Espanol de Vela, il primo CoR di Alinghi per la 33ma America's Cup. Quello era un "circolo" creato ad-hoc per una sfida fantoccio agli ordini del defender svizzero. Quella di Onorato sotto il guidone del Club Nautico Roma è una sfida vera, che vuole essere competitiva, e che per questo lancia oggi un appello per la sua sopravvivenza.
Ecco il testo integrale dell'intervista in italiano, e a seguire la versione originale in Inglese.
Scuttlebutt - Quale è stato il ruolo del Club Nautico Roma nello sviluppo della 34ma Coppa America?
Vincenzo Onorato - In sostanza il ruolo del CNR ha sempre seguito due obiettivi. Primo: cercare di sensibilizzare il defender (che è un team notoriamente assai ricco) ai problemi degli altri team in cerca di sponsor, e quindi mantenere bassi i costi di una sfida. Secondo: costruire la più spettacolare edizione della Coppa America, con la scelta dei catamarani!
Scuttlebutt - Ci sono molti cambiamenti nel formato della 34ma Coppa America (AC34). Alcuni di questi, come i catamarani e la previsione di costi, hanno scoraggiato alcuni team dal partecipare. Altri cambiamenti, come il ritardo nel conoscere località e date dell'AC34, e il calendario delle America's Cup World Series 2011, hanno ostacolato gli sforzi di altri team nel reperire risorse finanziarie. C'è preoccupazione oggi sul fatto che il nuovo formato AC34 possa essere "troppo" per l'attuale situazione del nostro sport?
Vincenzo Onorato - La Coppa aveva bisogno di un cambiamento importante, e ancora una volta voglio sottolineare che la scelta dei multiscafi significa una riduzione dei costi. Non mi sembra che si sia data la giusta attenzione al fatto che la prossima Coppa America inizierà con dei catamarani monotipo AC45, e ciò terrà bassi i costi e darà ai team il tempo necessario per completare la raccolta dei fondi.
Il ritardo nell'annunciare le località è dovuto al fatto che in questa difficile situazione per la crisi economica mondiale, sono richiesti tempi più lunghi nelle trattative con le singole località. Noi, come Mascalzone Latino, stiamo lavorando sodo per portare qualche evento delle AC World Series in Italia. E siamo nella stessa posizione degli altri team: senza date e località, è molto più duro affrontare trattative con sponsor.
Scuttlebutt - E' stato detto che il Club Nautico Roma non ha sufficienti risorse finanziarie, che non ci sono velisti sotto contratto, e che si sta attuando molto poco in termini di progettazione tecnica. E' vero? I cambiamenti nel formato dell'AC34 hanno ostacolato la possibilità del CNR di partecipare alla Coppa?
Vincenzo Onorato - E' vero parzialmente. Abbiamo accordi con alcuni velisti e una soluzione per il design team. Ma è anche vero che al momento non abbiamo sponsor. Nell'ultima edizione multichallenger, la 32ma Coppa America, Mascalzone Latino è stato un team con ottime risorse finanziarie. Personalmente non mi interessa essere coinvolto nella Coppa non sarò competitivo. Se entro pochi mesi non sarò in grado di trovare le risorse economiche per rendere competitivo il team, allora smetterò.
Voglio ricordare che Mascalzone Latino significa l'Italia nella Coppa. Ogni volta che regaliamo negli USA, a Key West o a Miami o a Newport o a San Francisco, c'è una grande comunità italiana che ci applaude. Vogliamo che essi siano orgogliosi di noi, e ovviamente non dimentichiamo i molti tifosi che abbiamo in Italia e che seguono fedelmente i nostri progressi.
La versione inglese integrale
CHALLENGING TIMES FOR CHALLENGER OF RECORD
Vincenzo Onorato is the President of Mascalzone Latino, a sailing team he
founded in 1993. After his team had taken part in the last two editions of
the America's Cup, Onorato joined with the Club Nautico di Roma (CNR) to be
the Challenger of Record for the 34th America's Cup. Here are some comments
that Vincenzo shared with Scuttlebutt:
* What role has the CNR played in developing the format for AC34?
VINCENZO ONORATO: Basically the role of CNR has always been: first to try
to keep the Defender (which is a very rich team) sensitive to the problems
of the others teams in search of sponsor and consequently to keep the costs
low; second to build the most spectacular America's Cup ever and here comes
the Catamaran!
* There have many changes to the event format for AC34. Some of the
changes, such as the multihull format and estimated costs, have discouraged
certain teams from entering. Other changes, such as the delay to learn the
AC34 venue and the location and schedule of the 2011 AC World Series, have
hampered other teams efforts to raise funds. Is there concern now that the
new event format for AC34 may have been too much for the sport?
VINCENZO ONORATO: The Cup needed an important change and, one more time, I
would like to underline that multihulls mean saving money. It doesn't seem
to me that this has been given the right attention that the Cup will start
with 45 ft One-Design boats and that will keep down the costs and will give
time to the teams for the fund raising.
The delay to announce the venues is due to the fact that in such a
difficult economic worldwide crisis, more time has been necessary for the
negotiations with the locations. We, Mascalzone Latino, are working hard to
take some AC World Series events in Italy. We are in the same position of
the others teams: without dates and venues, it is much harder to manage
sponsor negotiations.
* It has been said that CNR is not sufficiently funded, that there are no
sailors on contract, and very little technical design work is occurring. Is
this true? Have the changes to the event format for AC34 hampered the
ability of CNR to participate in AC34?
VINCENZO ONORATO: It is partially true. We have an agreement with some
sailors and a solution for the design team, but it's also true that at the
moment we haven't got any sponsors. In the last multi-challenger edition,
the 32nd America's Cup, Mascalzone Latino was a very well funded team. I
personally have no interest at all to be just involved in the Cup if I'll
not be competitive. If, in the next few months, I won't be able to find the
economic resources to make my team competitive, then I'll quit.
I wish to remind that Mascalzone Latino means Italy in the Cup. Any time we
race in the USA, whether it is in Key West, Miami, Newport or San
Francisco, there is a great Italian community cheering for us. We want them
to be proud of us and obviously not forgetting our many fans in Italy that
devotedly follow our progress.
Source: http://www.sailingscuttlebutt.com/news/11/0203a/
Ha risposto a una mail Vincenzo Onorato, il patron di Mascalzone Latino, il team che con il Club Nautico Roma ha la qualifica di "Challenger of Record", ovvero rappresentante (in quanto primo ad aver lanciato la sfida) di tutti gli sfidanti al Golden Gate YC di San Francisco (Oracle Racing) per la XXXIV America's Cup. E ha detto le sue verità, ponendo fine a una serie di speculazioni e di voci sul futuro dell'unica sfida italiana alla prossima edizione del trofeo più antico della storia sportiva.
Mascalzone Latino non si tira indietro, parteciperà alle America's Cup World Series con il suo catamarano AC45, ma è ancora a secco di sponsor. Se tra pochi mesi non avrà trovato i soldi per fare un team competitivo, smetterà. Una promessa e una minaccia. La voglia è tanta, le difficoltà - in parte legate alla crisi economica globale - anche. L'uscita dell'armatore napoletano è un sasso nello stagno, un appello: se l'Italia vuole restare nell'America's Cup deve appoggiare Mascalzone Latino.
Sotto un altro punto di vista, l'uscita del Challenger of Record fa giustizia delle voci che lo paragonavano al Club Nautico Espanol de Vela, il primo CoR di Alinghi per la 33ma America's Cup. Quello era un "circolo" creato ad-hoc per una sfida fantoccio agli ordini del defender svizzero. Quella di Onorato sotto il guidone del Club Nautico Roma è una sfida vera, che vuole essere competitiva, e che per questo lancia oggi un appello per la sua sopravvivenza.
Ecco il testo integrale dell'intervista in italiano, e a seguire la versione originale in Inglese.
Scuttlebutt - Quale è stato il ruolo del Club Nautico Roma nello sviluppo della 34ma Coppa America?
Vincenzo Onorato - In sostanza il ruolo del CNR ha sempre seguito due obiettivi. Primo: cercare di sensibilizzare il defender (che è un team notoriamente assai ricco) ai problemi degli altri team in cerca di sponsor, e quindi mantenere bassi i costi di una sfida. Secondo: costruire la più spettacolare edizione della Coppa America, con la scelta dei catamarani!
Scuttlebutt - Ci sono molti cambiamenti nel formato della 34ma Coppa America (AC34). Alcuni di questi, come i catamarani e la previsione di costi, hanno scoraggiato alcuni team dal partecipare. Altri cambiamenti, come il ritardo nel conoscere località e date dell'AC34, e il calendario delle America's Cup World Series 2011, hanno ostacolato gli sforzi di altri team nel reperire risorse finanziarie. C'è preoccupazione oggi sul fatto che il nuovo formato AC34 possa essere "troppo" per l'attuale situazione del nostro sport?
Vincenzo Onorato - La Coppa aveva bisogno di un cambiamento importante, e ancora una volta voglio sottolineare che la scelta dei multiscafi significa una riduzione dei costi. Non mi sembra che si sia data la giusta attenzione al fatto che la prossima Coppa America inizierà con dei catamarani monotipo AC45, e ciò terrà bassi i costi e darà ai team il tempo necessario per completare la raccolta dei fondi.
Il ritardo nell'annunciare le località è dovuto al fatto che in questa difficile situazione per la crisi economica mondiale, sono richiesti tempi più lunghi nelle trattative con le singole località. Noi, come Mascalzone Latino, stiamo lavorando sodo per portare qualche evento delle AC World Series in Italia. E siamo nella stessa posizione degli altri team: senza date e località, è molto più duro affrontare trattative con sponsor.
Scuttlebutt - E' stato detto che il Club Nautico Roma non ha sufficienti risorse finanziarie, che non ci sono velisti sotto contratto, e che si sta attuando molto poco in termini di progettazione tecnica. E' vero? I cambiamenti nel formato dell'AC34 hanno ostacolato la possibilità del CNR di partecipare alla Coppa?
Vincenzo Onorato - E' vero parzialmente. Abbiamo accordi con alcuni velisti e una soluzione per il design team. Ma è anche vero che al momento non abbiamo sponsor. Nell'ultima edizione multichallenger, la 32ma Coppa America, Mascalzone Latino è stato un team con ottime risorse finanziarie. Personalmente non mi interessa essere coinvolto nella Coppa non sarò competitivo. Se entro pochi mesi non sarò in grado di trovare le risorse economiche per rendere competitivo il team, allora smetterò.
Voglio ricordare che Mascalzone Latino significa l'Italia nella Coppa. Ogni volta che regaliamo negli USA, a Key West o a Miami o a Newport o a San Francisco, c'è una grande comunità italiana che ci applaude. Vogliamo che essi siano orgogliosi di noi, e ovviamente non dimentichiamo i molti tifosi che abbiamo in Italia e che seguono fedelmente i nostri progressi.
La versione inglese integrale
CHALLENGING TIMES FOR CHALLENGER OF RECORD
Vincenzo Onorato is the President of Mascalzone Latino, a sailing team he
founded in 1993. After his team had taken part in the last two editions of
the America's Cup, Onorato joined with the Club Nautico di Roma (CNR) to be
the Challenger of Record for the 34th America's Cup. Here are some comments
that Vincenzo shared with Scuttlebutt:
* What role has the CNR played in developing the format for AC34?
VINCENZO ONORATO: Basically the role of CNR has always been: first to try
to keep the Defender (which is a very rich team) sensitive to the problems
of the others teams in search of sponsor and consequently to keep the costs
low; second to build the most spectacular America's Cup ever and here comes
the Catamaran!
* There have many changes to the event format for AC34. Some of the
changes, such as the multihull format and estimated costs, have discouraged
certain teams from entering. Other changes, such as the delay to learn the
AC34 venue and the location and schedule of the 2011 AC World Series, have
hampered other teams efforts to raise funds. Is there concern now that the
new event format for AC34 may have been too much for the sport?
VINCENZO ONORATO: The Cup needed an important change and, one more time, I
would like to underline that multihulls mean saving money. It doesn't seem
to me that this has been given the right attention that the Cup will start
with 45 ft One-Design boats and that will keep down the costs and will give
time to the teams for the fund raising.
The delay to announce the venues is due to the fact that in such a
difficult economic worldwide crisis, more time has been necessary for the
negotiations with the locations. We, Mascalzone Latino, are working hard to
take some AC World Series events in Italy. We are in the same position of
the others teams: without dates and venues, it is much harder to manage
sponsor negotiations.
* It has been said that CNR is not sufficiently funded, that there are no
sailors on contract, and very little technical design work is occurring. Is
this true? Have the changes to the event format for AC34 hampered the
ability of CNR to participate in AC34?
VINCENZO ONORATO: It is partially true. We have an agreement with some
sailors and a solution for the design team, but it's also true that at the
moment we haven't got any sponsors. In the last multi-challenger edition,
the 32nd America's Cup, Mascalzone Latino was a very well funded team. I
personally have no interest at all to be just involved in the Cup if I'll
not be competitive. If, in the next few months, I won't be able to find the
economic resources to make my team competitive, then I'll quit.
I wish to remind that Mascalzone Latino means Italy in the Cup. Any time we
race in the USA, whether it is in Key West, Miami, Newport or San
Francisco, there is a great Italian community cheering for us. We want them
to be proud of us and obviously not forgetting our many fans in Italy that
devotedly follow our progress.
Source: http://www.sailingscuttlebutt.com/news/11/0203a/
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