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27/03/2020 - 16:31

C'è clausura e clausura. Ecco quella di un marinaio visionario

Malingri: Da Indio divento Apache

Come vive la clausura uno dei grandi navigatori italiani? Progettando altre barche, trasformandosi in capo tribù, lanciando provocazioni. Dalle colline dell'Umbria ("vivere e lavorare in questo posto mi da la stessa emozione di navigare, girare il mondo e costruire barche") riflessioni libere al vento: virus, barche del futuro, città, inquinamento, storia che si ripete, persino democrazia. "Dopo esser diventato un Indio degli oceani ora voglio diventare un Apache" - VIDEO DEL SUO VENDEE GLOBE

 

E' uno di quegli uomini infiniti, che se gli dai parola ti ci fanno un giro del mondo, e più. Ha navigato tra gli anni, tratto e restituito ispirazioni, fatto e regalato sogni, gettato mille volte il cuore oltre i frangenti, senza smettere di pensare anche quando sembrava impossibile. A poco meno di sessant'anni, Vittorio Malingri è uno di noi naufraghi da coronavirus, chiuso in casa. Possibile tenerlo tranquillo? A noi è venuto in mente di fargli alcune domande, e lui ci ha risposto con... un libro! Come raffiche di vento e schizzi in faccia ti arrivano le sue convinzioni in libertà. Provocazioni spiazzanti. Piacciano o meno, ti ossigenano. Ecco l'Ugopensiero ai tempi del Covid-19.

Dove sei in quarantena, e con quale spirito?

Ho la fortuna di abitare a Valdichiascio, una frazione di campagna a 13 km da Gubbio. Vivo nel punto più remoto della valle, vicino al fiume Chiascio. Per arrivare a casa mia ci sono 4 km di strada bianca, spesso messa male. Non passa quasi nessuno, solo cacciatori, tartufari e qualcuno che vive nei dintorni. E' molto bello ci sono tantissimi animali, perfino lupi. Il sentiero Francescano, passa ad un metro dal uscio del mio agriturismo. Siamo io, la mia compagna, le nostre figlie di 16 e 15 anni. Qui abbiamo campi, boschi e un agriturismo ora diventato appartamenti di campagna “La Brocca di Valdichiascio”. 

Qui nei dintorni vive uno dei miei fratelli, i miei cugini, e gente di qua. Siamo una piccola comunità rurale che si da molto da fare con le mani. I figli dei signori e dei contadini di una volta, sono diventati i migliori amici e siamo molto uniti. Amiamo e difendiamo questo paradiso dalla scemenza dell'uomo. Ci diamo lavoro a vicenda.

Come passi il tempo?

In tempi normali spesso vado nella zona di Fano, 100km da qui, a lavorare. Prima dello stop andavo come operaio specializzato in composito nel mio vecchio cantierino a S. Michele al Fiume, a costruire i primi due esemplari del B- Yachts 34, un Brentino day sailer la cui linea cura mio fratello Enrico. Renzo e Andrea Ricci, sono i miei soci e amici di sempre con cui abbiamo vissuto le avventure delle costruzioni di un centinaio di Moana, il primo Imoca italiano Moana 60 (ancora e sempre in giro con Nicola Pino e la sua allegra banda), altre barche e tanti refitting di barche classiche anni '70 - '80.

Dopo oltre 40 anni di vagabondaggio apprezzo tantissimo, famiglia, amici e i luoghi che amo. Spesso tornando dai miei viaggi, o meglio viaggiando verso Valdichiascio da dove stavo, imboccando la stradina che entra in “Valle” mi dicevo “E' il posto più bello che ho visto ”. Lo penso ancora, vivere e lavorare in questo posto è per me la stessa emozione di navigare, girare il mondo e costruire barche.

Non potendo andare in cantiere mi sono concentrato a preparare una stagione turistica, che non ci sarà. Invece vogliamo credere che ci sarà eccome, e sarà una bellissima stagione Italiana. Le famiglie sono già stremate, fa sorridere tutto l'apprezzamento del buono e la riscoperta di stare a casa. E' ottimo che la gente si ricordi di quanto è bello stare in famiglia, ma quanto durerà prima che si scannino? Penso ai ragazzi, ai bambini, già è un delirio tenere a freno due adolescenti che possono uscire passeggiare, andare in auto o motorino per le strade bianche di Valdichiascio, ma non vedere I loro amici.

Ci siamo messi in quarantena una bella settimana prima di tutti, Abbiamo anticipato tutto sempre e ci siamo preparati, come un lungo viaggio in barca. L'unica cosa che non abbiamo fatto e incetta di cibo o perdere il cervello. Tutto quello che abbiamo pensato si è avverato puntualmente, qui e altrove. Seguiamo la situazione da mesi e non c'era nessun motivo di pensare che non sarebbe arrivato anche qui, se non blindavano subito il mondo, ma sul serio. Era evidente anche in gennaio. Abbiamo molta più paura della pochezza alla Schettino di tutti i nostri, al comando e all'opposizione, che del virus. Abbiamo grandissima ammirazione per quello che si chiama “apparato sanitario pubblico” e in tanta gente seria che si è presa sulla spalle sta bomba batteriologica e fa cose, invece di partorire stronzate a raffica.

Per queste e altre ragioni mi do da fare per poter offrire alle famiglie, quando si potrà, un alternativa alle città in cui sono e saranno in prigione per mesi. Abbiamo fatto una potatura straordinaria ai giardini, sto costruendo muri a secco in pietra, piantando piante, siepi, orto, stiamo costruendo una comunicazione per fare sapere a tutti quelli che vogliono e possono che abbiamo ricettività in un posto sicuro, isolato dove una famiglia può vivere in tranquillità. Anche da subito se può e vuole.

Sto facendo legna per il prossimo inverno, seguendo cervi e Lupi nella loro lotta per la sopravvivenza. Dopo esser diventato un Indio degli oceani ora voglio diventare un Apache, imparare tutto su flora e fauna della zona, conoscere il terreno, imparare a cacciare e coltivare, cavarmela e vivere a stretto contatto con  la natura e andare in meno possibile nella civiltà per i miei bisogni familiari. Faccio la spesa protetto, sempre e solo io. Sono a disposizione per tanti che potrebbero avere bisogno di me. Navigo e sto in rada, in Umbria.

Dalla casa in cui sei si vede il mare?

No, ma si vede il fiume Chiascio, e i boschi dove dentro c'è la chiesa di S. Francesco in Caprignone, dove Francesco e Chiara fecero la prima comune in terra occidentale. Appena ho finito vari lavori che mi tengono occupato voglio iniziare con la canoa. Qui c'è in atto uno dei tanti scandali Italiani. A 15 km a valle hanno fatto una diga. 40 anni fa, ha iniziato Fanfani. L'acqua dovrebbe arrivare a 100 metri sotto casa mia, e li si aprirebbe un mondo di kite, wind, derive, canoe e altri giochi d'acqua. Il vento c'è sempre. Peccato che hanno adattato il progetto di una diga in terrapieno del nord che poi si è rotta, e che c'è un infiltrazione da un lato. Morale dovevano spendere un miliardo di lire e hanno speso, a più riprese, un miliardo di euro, e non troveranno mai un pazzo disposto a firmare, specialmente dopo il ponte Morandi. “Striscia” è già venuta una volta ma poi va sempre nel dimenticatoio, e il “movimento terra” ci sguazza. Anche per questo sto diventando un Apache. “Col cavolo che spari ai nostri bisonti”. Il mio obbiettivo è che dicano “...meglio quando navigava”.

Come ti mantieni vicino alla vela?

Progetti, idee, sogni. Appena tornato a terra, dopo 45 anni in mare o al tavolo da disegno e in  cantiere per ripartire, sono andato dal mio amico Marco Veglia e abbiamo “rimesso assieme la banda” rivitalizzando VMV Yacht Design. Lavoriamo on line in condivisione di schermi su Skype, come fate tutti adesso se potete. Noi lo facevamo un po' anche prima perché lo studio VMV YD e Marco sono a Senigallia.

Abbiamo disegnato un primo cat di 53' per un brand italiano, ora stiamo finendo il progetto di un High Performance Cruising Catamaran di 63' e delineando un altro sui 50'. Abbiamo in mente di rivitalizzare il MiniMo (Mini Moana) ma con un look retrò e perfino armo aurico a scelta. E' un fast cruiser di 7,70mt, un Minitransat con le linee "lasciate correre a poppa” che abbiamo disegnato e prodotto in sei esemplari anni fa, ma molto attuale. Lo vorremmo portare a 8,50 e realizzarlo sia come un piccolo vero yacht con tutto, capace di navigare ovunque, che come un elegante barca da passeggio.

Si pensa anche di produrre un FeelGood, il mio cat F20 dei record, da campeggio nautico. I nostri sforzi sono moltissimo anche verso il mondo del motore, sia cat che mono, ovviamente  guardiamo al minore impatto energetico e inquinante possibile. Mi affascina moltissimo tutto quello che sta arrivando in tema di elettrico e idrogeno e il design. Siamo da tempo in contatto con i migliori studi di multiscafi al mondo: VPLP, Verdier, Berret-Racoupeau tutti hanno dato la disponibilità a collaborare se serve.

Cerco un armatore per realizzare un nostro cat 63', che costa meno della concorrenza ed è finito ai più alti livelli della costruzione nautica italiana. Voglio andare a misurarmi con Gunboat e HH nel circuito di eventi dedicato a queste barche. Pensateci sarebbe un programma bellissimo. Brian Thompson sta facendo lo stesso. Vogliamo prendere armatori dal vecchio e noioso circuito Maxi e Minimaxi e iniziare una nuova fase. Potete essere i primi, o gli ultimi. Sarà inesorabile mettere gli attuali maxi racer cruiser in pensione, sono terribilmente vecchi di concezione. Per farli veloci veramente poi diventano inutilizzabili e sbagliati in crociera. Si cerca di rivitalizzarli con accessori, come lifting/canting keel che rientrano in se stesse senza rubare spazio dentro e pesano talmente da vanificare lo sforzo, per non parlare del costo (500k), o dei foils all'ingiù o il DSC, spigoli di poppa o prua... Sono tutti palliativi e look, costano tantissimo, pesano e non danno nulla.

Un High Performance Cruising Cat di 63'/70' è velocissimo, ha lusso e spazio vivibile di un 80/90' mono e rispetto a quello, reso fintamente veloce a caro prezzo, costa meno. Li facciamo irribaltabili in crociera e trasferimento, ma capaci di alzare lo scafo in regata, quando c'è un equipaggio serio che molla le scotte in tempo. Come non ve lo dico, ma è così. E' l'unico modo in cui potreste rivedermi in mare, naturalmente con gli amici e colleghi di One Sails Italia, Sandro Montefusco al timone nei triangoli, e assieme a me e Nico in oceano.

Quali riflessioni ti suscita questa emergenza? Un tuo messaggio su come uscire dalla tempesta!

Il mio messaggio è: tenetevi forte e Fuck The System! In tutti i modi possibili e immaginabili. Il sistema non lavora per te, come dovrebbe essere, ma ti usa e non gli interessi, specialmente se hai finito i soldi. Come una moglie americana, che loro sono avanti in tutto anche nella fine. Questa situazione ha portato allo scoperto diverse dinamiche. Situazioni di urgenza e rischio hanno scatenato azioni, comportamenti e risposte istintivi, che non hanno fatto a tempo a essere filtrati dai loro PR e uffici stampa, mostrando la vera faccia delle cose. Questo su famiglie, comune, regione, stato, mondo...

In Europa occidentale la maggior parte delle persone si crede molto sicura rispetto agli altri posti del mondo. Questa è la prima avvisaglia ma quasi tutti dicono che in un prossimo futuro sarà peggio. L'umanità può estinguersi in vari modi molto rapidamente facendo soffrire tutti molto, basta che eruttino tre vulcani maggiori assieme, e di quel tipo ce ne sono parecchie di fini, senza pensare alla guerra nucleare. In realtà già solo in Italia siamo seduti su varie bombe a orologeria oltre che il virus: testate nucleari vecchissime e obsolete sotto Verona, Maddalena eccetera. Non le porteranno mai via. Nel caso migliore fuga di radiazioni, nel peggiore... BUMM!

Mangiamo cibo avvelenato in una moltitudine di modi diversi e nutriamo gli animali che mangiamo con gli scarti dei loro figli, e va tutto bene. Spendi un po di marketing dici che tu sei nel programma “non ammazziamo i delfini” e continui a pescare e vendere tonni pieni di microplastica e metalli pesanti a tutto spiano. Tonni che poi non mangiano le meduse e quando vai a Riccione ti incazzi. Hai fatto tutto da solo.

I cementifici, industrie e smaltitori producono diossina a tutto spiano, pulendo filtri quando si ricordano, diciamo cosi, immettendo veleni nell'aria e nelle falde. Infrastrutture e industrie pericolosissime per vetustà e incuria. Una schiera di Schettino nei posti chiave. Mi fermo perché la lista è lunghissima, noiosa e la conoscete anche voi, inoltre oggi abbiamo già abbastanza problemi. Poi basta “sparaflesharsi” di trash TV e social e ti dimentichi tutto, e sembri anche normale.

Il concetto base è che nessuno ci difende da nulla, anche se ci sentiamo civili e protetti. La maggior parte di noi non è più capace di vivere senza elettricità e acqua, molti anche senza una connessione. Siamo ammassati in posti tristissimi, molto pericolosi e costosissimi. Ci hanno lavato il cervello, nonostante ci sia chi lo dice da sempre (dei nostri ha iniziato Slocum nel 1901), siamo sordi e il sistema va avanti imperterrito e noi lo avalliamo comperando scemenze inutili e votando degli idioti con ragionamenti da tifosi di calcio.

Questo virus è il primo avvertimento (neanche il primo in verità) a un'umanità che se l'è tirata da sola con i suoi eccessi. E' sempre colpa nostra per aver comperato qualsiasi cosa inutile e dannosa e che produca dinamiche di non rispetto del genere umano e del pianeta. Io spero molto che alla fine di sta storia ci si guardi in faccia e ci si ricordi perché e si cambi registro, invece di riaccendere FB e la TV e dimenticarsi di tutto. Non ho molte speranze in proposito.

Oggi siamo così perché hanno privatizzato, hanno smesso di finanziare ricerca e scienza, hanno dato in mano tutto ai privati. Preferiscono dire che requisiscono gli alberghi (privati) per esigenze di salute. E allora gli ospedali privati non si toccano? O si toccano dopo altri privati?

La democrazia com'è sempre stata, non quella teorica, è uno dei più grandi fallimenti dell'umanità. Secondo me anche in via di estinzione, per quelli che l'anno avuta, e una cosa che svanirà per quelli che non l'hanno mai avuta. Le famiglie, le barche e le aziende non sono in democrazia, c'è gente che ha la responsabilità, ben preparata, e che decide per gli altri. La democrazia è l'ipocrisia che da energia e voce tutti quelli che parlano bene e razzolano malissimo, ed esclusivamente per i loro interessi. Poi esce la nuova serie che prospetta la fine del mondo, tutti la guardano pensando a quanto è figo il tipo o la tipetta, senza pensare che è dietro la porta. Solo che non siamo ancora in grado di evacuare tutti nello spazio.

La storia insegna, quando la decadenza dilaga poi sbraga tutto. L'impero romano e il Commonwealth, quello cinese sono tutti spariti per quello e per troppe tasse e dazi. Sono andato a scuola poco e faticosamente ma queste due cose mi hanno colpito molto, cosi come i corsi e ricorsi della storia. Ricordatevi di questo dopo, quando si tratterà di votare.

Sapete chi sopravviverà alle prossime crisi? Tutti quelli che se la sanno cavare perché li abbiamo messi nella merda e hanno dovuto imparare a difendersi e sopravvivere. Tutti quelli sofisticati e colti valgono di più solo con energia elettrica, acqua e connessione e nel tanto osannato “lavorando assieme”. Quando tutto ciò sarà finito, cercate di andarvene il più possibile dalle città in modo definitivo, fatevi una vita “sicura” e molto più divertente e meno costosa.

Era un mondo ancora meraviglioso solo 70 anni fa, ci hanno fatto solo perdere soldi, libertà e valori, la prossima volta ricordiamoci e organizziamoci meglio. Siamo molti più di loro e siamo “i padroni”. Basta libertà di azione e spazio agli idioti, votati da altri idioti. Questo ve lo dovete, e lo potrete decidere anche comperando cosa e dove. Iniziate a guardare chi da finanziamenti ai partiti (tutti) e toglieteli dalla vostra lista delle spesa. Se gli togliete l'ossigeno non vanno da nessuna parte.

Tutto sembra uguale, ma non lo è e non lo sarà più, ad iniziare da me. Ero un navigatore solitario ora sono un capo tribù e ho il dovere di addestrarla e tenerla viva. Ad ogni costo e con ogni mezzo. E ce la farò.

 

COME ERAVAMO: VITTORIO E IL MOANA 60 AL VENDEE GLOBE

Sezione ANSA: 
Saily - Altomare

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