Vela al cinema

La storia niente affatto normale di Tracy Edwards, che a 24 anni riuscì a mettere in piedi il primo equipaggio tutto femminile e completare la regata intorno al mondo Whitbread del 1989. Una storia di tenacia e libertà, che si esprime al meglio negli orizzonti aperti della vela. Dal regista Alex Holmes un documentario che è in corsa per vincere dei premi, presentato in questi giorni al Sundance Film Festival di Park City (USA) - GUARDA QUI IL TRAILER

La Vela e la sua percezione, la vela raccontata, passa anche, se non decisivamente, su come l'arte mediatica la trasmette. Il cinema, innanzitutto. Abbiamo più volte dovuto lamentare la superficialià, i luoghi comuni, la scarsa competenza e a volte la negatività che ha avvolto la vela nella cinematografia. Stavolta finalmente parliamo di un gran bel film, un documentario emozionante, che ha per protagonista una giovane 24enne, Tracy Edwards, la sua adolescenza difficile e la sua voglia di libertà e di andare oltre gli schemi. Che si realizzeranno quando incontrerà la vela e la prospettiva di una grande avventura sul mare. Una film di iniziazione e un omaggio alle donne, di mare e non solo. "Non sono una femminista", dice Tracy Edwards, eppure la forza del film la trasforma in un simbolo.

Il regista Alex Holmes, specialista di documentari sportivi ("Una notte a Torino", del 2010, racconta l'avventura della squadra inglese di calcio sconfitta dalla Germania ai rigori in semifinale ai Mondiali del 1990, raccontando il calcio inglese in un contesto culturale e sociale che secondo alcuni commentatori ha cambiato la percezione di questo sport in Gran Bretagna; "Stop at Nothing", del 2014, racconta la storia di Lance Armstrong) ha detto di aver avuto l'ispirazione per realizzare Maiden portando sua figlia a scuola. "La storia di Tracy Edwards e delle barriere che ha dovuto abbattere per conquistare il suo sogno rappresenta ciò che io spiego a mia figlia. È sorprendente che, anche dopo tutti questi anni, nel mondo la gente cerchi in qualche modo di limitare le proprie figlie e non stimolarle con tutte le opportunità che dovrebbero avere a loro disposizione", ha affermato.

Nel film, Tracy Edwards e le sue 11 compagne di equipaggio raccontano le difficoltà incontrate nel creare il team e nell'essere al via della regata, in un mondo dominato dai maschi, e nel quale nessuno credeva in loro. Ci sono interventi di famosi velisti e commentatori dello yachting, che raccotano "Non credevamo che avrebbero neanche completato la prima tappa."

La prova che sulla vela, intorno alla vela e grazie alla potenza dei messaggi di questo sport, si può comunicare costruendo capolavori.

IL TRAILER DEL FILM (Chissà mai se lo vedremo nelle sale in Italia...)