Storia | Regata > Vela Oceanica
22/06/2014 - 20:42
Grandi personaggi e grandi idee
Grandi personaggi e grandi idee
Loick Peyron,
felice con poco
felice con poco
Finalmente a bordo! Loick Peyron è un velista felice, come il suo trimarano "Happy", gemella del glorioso Olympus di Mike Birch del 1978, con il quale farà la Route du Rhum. Ma non basta: fa il punto col sestante e indossa una cerata d'epoca! Un inno alla semplicità della vela di una volta, da uno che farà la sua quarantanovesima traversata atlantica! - GUARDA LE FOTO E I VIDEO
Torniamo su una news che Saily ha già dato circa un mese fa, con la solita abitudine agli scoop (ai quali poi si accodano gli altri), perchè la storia bellissima di uno dei più grandi nabigatori moderni che deliberatamente sceglie di preparare la sua prossima regata atlantica con una barca e una filosofia vecchia di 30 anni, è andata avanti. Loick Peyron raconta le ultime, da bordo del suo trimarano giallo, e noi abbiamo scovato le foto che lo mostrano, intento a fare il punto con un sestante, e indossando una cerata altrettantio d'epoca.
Loick Peyron ha varato il suo trimarano disegnato da Walter Greene, chiamato non a caso "Happy", ed è subito salpato per la sua prima veleggiata di allenamento in preparazione della Route du Rhum. Happy è sister ship del famoso trimarano Olympus di Mike Birch. Ecco le prime impressioni di Loick da bordo.
"Prima uscita di allenamento su Happy, nient'altro che... felicità. Piccolo è bello! Ero impaziente di essere a bordo, da quanto tempo non provavo queste sensazioni, ed è con questa barca che farò la mia.. quarantanovesima traversata atlantica!"
LA NOSTRA NEWS DEL 26 GIUGNO
Uno dei navigatori più completi e vincenti, sceglie di correre la Route du Rhum con un trimarano antico, restaurato da solo con Multiplast. “Rispettare il passato ci aiuta a ripensare il futuro”
Inimitabile Loick Peyron, a 55 anni organizza la sua decima regata transatlantica, e come la fa? Non con uno dei tanti (e ormai quasi tutti uguali) supermultiscafi, magari con foil o wingsail. Niente di tutto questo. Il grande Loick per la Route du Rhum 2014 ha restaurato da Multiplast (lo stesso cantiere delle barche ultramoderne appena citate) un trimarano “antico” (fine anni ‘70), giallo e gemello della famosa Olympus del navigatore inglese Mike Birch.
Loick ha spiegato di aver voluto organizzare una Route du Rhum diversa, alternativa, o forse semplicemente come ai vecchi tempi. Usare oggi un trimarano dalle linee sorpassate, e scegliere proprio il giallo di Olympus, una barca celebre proprio per una vittoria alla Rhum. E che vittoria: era il 1978 (il millenovecentosettantotto! Sono passati 36 anni: Loick aveva 19 anni), e il trimarano di Birch sorpassò il più grande monoscafo in gara, quello del polacco Michel Malinowski, praticamente sulla linea del traguardo, e prevalendo alla fine per soli 8 secondi dopo oltre 4000 miglia di oceano.
Una cosa pazzesca. Forse Loick Peyron - che è uno dei navigatori “moderni” più completi, esperti, vincenti e osannati – voleva ricordarci quell’impresa, nel rispolverare una barca d’altri tempi? O forse no. Lui dice una frase istruttiva: “Rispettare il passato della vela ci aiuta a ripensare il futuro”. Come dargli torto?
Anche la scelta del nome, Happy, è stata fatta seguendo lo stato d’animo che tutta questa avventura suscita in Peyron. Se chiedete a Loick il motivo del nome, lui risponde: “perché questo progetto ti rende felice, suscita sorrisi, è come uno smiley inventato anni prima”. La felicità sembra contagiosa, se è vero che al via della Route du Rhum, Loick e Happy se la vedranno con altri due trimarani della stessa classe. “Per riscoprire le emozioni di sensazioni perdute”, dice ancora Peyron.
VIDEO 1: IL VARO DI HAPPY
VIDEO 2: L’INCREDIBILE ARRIVO DELLA ROUTE DU RHUM 1978. IL TRIMARANO DI BIRCH BATTE IL MONOSCAFO DI MALINOVSKI PER SOLI 98 SECONDI!
Torniamo su una news che Saily ha già dato circa un mese fa, con la solita abitudine agli scoop (ai quali poi si accodano gli altri), perchè la storia bellissima di uno dei più grandi nabigatori moderni che deliberatamente sceglie di preparare la sua prossima regata atlantica con una barca e una filosofia vecchia di 30 anni, è andata avanti. Loick Peyron raconta le ultime, da bordo del suo trimarano giallo, e noi abbiamo scovato le foto che lo mostrano, intento a fare il punto con un sestante, e indossando una cerata altrettantio d'epoca.
Loick Peyron ha varato il suo trimarano disegnato da Walter Greene, chiamato non a caso "Happy", ed è subito salpato per la sua prima veleggiata di allenamento in preparazione della Route du Rhum. Happy è sister ship del famoso trimarano Olympus di Mike Birch. Ecco le prime impressioni di Loick da bordo.
"Prima uscita di allenamento su Happy, nient'altro che... felicità. Piccolo è bello! Ero impaziente di essere a bordo, da quanto tempo non provavo queste sensazioni, ed è con questa barca che farò la mia.. quarantanovesima traversata atlantica!"
LA NOSTRA NEWS DEL 26 GIUGNO
Uno dei navigatori più completi e vincenti, sceglie di correre la Route du Rhum con un trimarano antico, restaurato da solo con Multiplast. “Rispettare il passato ci aiuta a ripensare il futuro”
Inimitabile Loick Peyron, a 55 anni organizza la sua decima regata transatlantica, e come la fa? Non con uno dei tanti (e ormai quasi tutti uguali) supermultiscafi, magari con foil o wingsail. Niente di tutto questo. Il grande Loick per la Route du Rhum 2014 ha restaurato da Multiplast (lo stesso cantiere delle barche ultramoderne appena citate) un trimarano “antico” (fine anni ‘70), giallo e gemello della famosa Olympus del navigatore inglese Mike Birch.
Loick ha spiegato di aver voluto organizzare una Route du Rhum diversa, alternativa, o forse semplicemente come ai vecchi tempi. Usare oggi un trimarano dalle linee sorpassate, e scegliere proprio il giallo di Olympus, una barca celebre proprio per una vittoria alla Rhum. E che vittoria: era il 1978 (il millenovecentosettantotto! Sono passati 36 anni: Loick aveva 19 anni), e il trimarano di Birch sorpassò il più grande monoscafo in gara, quello del polacco Michel Malinowski, praticamente sulla linea del traguardo, e prevalendo alla fine per soli 8 secondi dopo oltre 4000 miglia di oceano.
Una cosa pazzesca. Forse Loick Peyron - che è uno dei navigatori “moderni” più completi, esperti, vincenti e osannati – voleva ricordarci quell’impresa, nel rispolverare una barca d’altri tempi? O forse no. Lui dice una frase istruttiva: “Rispettare il passato della vela ci aiuta a ripensare il futuro”. Come dargli torto?
Anche la scelta del nome, Happy, è stata fatta seguendo lo stato d’animo che tutta questa avventura suscita in Peyron. Se chiedete a Loick il motivo del nome, lui risponde: “perché questo progetto ti rende felice, suscita sorrisi, è come uno smiley inventato anni prima”. La felicità sembra contagiosa, se è vero che al via della Route du Rhum, Loick e Happy se la vedranno con altri due trimarani della stessa classe. “Per riscoprire le emozioni di sensazioni perdute”, dice ancora Peyron.
VIDEO 1: IL VARO DI HAPPY
VIDEO 2: L’INCREDIBILE ARRIVO DELLA ROUTE DU RHUM 1978. IL TRIMARANO DI BIRCH BATTE IL MONOSCAFO DI MALINOVSKI PER SOLI 98 SECONDI!
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