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13/03/2019 - 13:18

#LoSportcheMiPiace

Sport comunica senza ostilità

Nasce il Manifesto della Comunicazione non ostile per lo Sport: 10 principi ispirati da 100 tra atleti, club, squadre, federazioni, aziende, giornalisti con un obiettivo: ristabilire un contatto diretto, sincero e fondato sui valori nobili dello sport, per evitare un linguaggio ostile nel tifo e nella comunicazione - ECCO I 10 PRINCIPI E PERCHE' LA VELA PUO' ESSERE LEADER

 

Sport e valori, sport e comunicazione, comunicare i valori: oltre a promuoversi facendo una comunicazione puntuale, ben progettata e realizzata, ogni sport (e ogni sportivo) deve sentire anche la responsabilità di farlo seguendo comportamenti corretti e costruttivi. Da questa premessa l'associazione parole O_stili ha dato vita al seguente Manifesto della Comunicazione Non ostile nello Sport, che vi riportiamo perchè lo riteniamo molto interessante. La Vela, per quanto ancora poco comunicata e riportata, ha tanti valori da trasmettere, ed è storicamente legata ai principi di solidarietà che vengono dalla cultura del mare: per questo crediamo possa essere un ambiente molto adatto a testimonianze concrete di applicazione di questo Manifesto.

Sport è dare sempre il meglio di sé. Per questo sia in gara, sia nella vita e nel mondo virtuale, sostengo i valori della correttezza, della condivisione e del rispetto”: sono queste le parole del principio numero uno del Manifesto della Comunicazione non ostile per lo sport presentato oggi in anteprima a Bari durante “Parole a Scuola” – giornata di formazione gratuita sul tema delle competenze digitali e dell’ostilità nei linguaggi organizzata dall’Associazione Parole O_Stili, Università Cattolica, Istituto Giuseppe Toniolo in collaborazione con MIUR e Corecom Puglia.

Sono dieci semplici principi di stile a cui ispirarsi per ristabilire un contatto diretto, sincero e fondato sui valori nobili dello sport, così da evitare un linguaggio ostile nel tifo e nella comunicazione. A orientare la declinazione del Manifesto della comunicazione non ostile per lo sport sono stati i contributi di oltre 100 fra atleti, club, squadre, federazioni, aziende, giornalisti e comunicatori legati al mondo dello sport.

Nello sport non esistono nemici, ma solo avversari: li rispetto perché, senza di loro, non c’è gara. Rispetto regole, arbitri e giudici: sono i garanti della mia passione”. Questo e altri principi del Manifesto sono stati raccontati nel panel “#losportchemipiace” ad un pubblico di 1.200 studenti da giornalisti sportivi come Lia Capizzi, Paolo Condò, e da alcuni protagonisti del mondo dello sport fra cui l’ex portiere e oggi il dirigente dell’Inter Francesco Toldo, l’ex-pallavolista della nazionale e telecronista Consuelo Mangifesta, l’ex-canoista plurimedagliata Josefa Idem, i marciatori della squadra nazionale Antonella Palmisano e Massimo Stano, l’arbitro di rugby a 15 Maria Beatrice Benvenuti, Andrea Stefani, project manager di #tifiamoeuropa UEFA European Under-21 Football Championship Nicola Rizzoli, l’arbitro della finale dei campionati mondiali a Rio de Janeiro.

Il lancio del Manifesto dello sport è un’altra importante tappa del nostro percorso. Come narra uno dei dieci principi in esso contenuto, lo sport è un linguaggio che tutti capiscono, e il messaggio che lancia è potente. È per questo che per noi di Parole O_Stili è fondamentale che atleti, tifosi, allenatori siano uniti nell’arginare l’aggressività verbale proponendo invece un modello positivo” – ha dichiarato Rosy Russo, Presidente dell’associazione Parole O_Stili – “Speriamo che da domani il Manifesto possa iniziare concretamente la sua sfida di stile all’interno dei luoghi dello sport, che siano palestre, piscine, spogliatoi, campi, stadi, palazzetti, etc… ovunque ci sia passione e amore per una sana competizione”.

Ecco i 10 concetti che compongono il Manifesto della comunicazione non ostile per lo sport:

1.(Virtuale è reale) - Sport è dare sempre il meglio di sé. Per questo sia in gara, sia nella vita e nel mondo virtuale, sostengo i valori della correttezza, della condivisione e del rispetto

2. (Si è ciò che si comunica) - Da atleta, da tifoso o da commentatore, so che i miei discorsi dicono chi sono, e quanto credo nello sport che amo. Faccio sì che siano forti, leali, onesti e gentili

3.(Le parole danno forma al pensiero) - Cerco sempre parole giuste. Governo l’adrenalina e l’emozione con il rigore del mio pensiero. Controllo i toni perché lo spirito sportivo vinca anche nella sconfitta

4.(Prima di parlare bisogna ascoltare) - Mi alleno ad ascoltare. Ascolto l’allenatore, l’arbitro, i compagni. Ascolto le lodi, e ascolto le critiche. Ascolto il mio corpo. Ascoltando divento più forte e migliore

5.(Le parole sono un ponte) - Lo sport è un linguaggio che tutti capiscono e il messaggio dello sport è potente: faccio sì che sia positivo, pieno di speranza. Che ispiri le persone. Che le unisca

6.(Le parole hanno conseguenze) - Le mie parole hanno peso e valore: possono in_uire su molte persone rendendole peggiori o migliori. Dunque, anche in piena emozione agonistica parlo con misura

7.(Condividere è una responsabilità) - Sono responsabile dei contenuti che condivido. Esalto la sapienza tecnica, la bellezza, l’armonia, le storie che rincuorano. Condanno il tifo cieco, cattivo e ostile

8.(Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare) - Nello sport non esistono nemici, ma solo avversari: li rispetto perché, senza di loro, non c’è gara. Rispetto regole, arbitri e giudici: sono i garanti della mia passione

9.(Gli insulti non sono argomenti) - Ricordo che lo sport è fair play: gioco leale. L’agonismo è confronto positivo, mentre l’insulto è debole, vigliacco, incivile. Aggredire è il contrario di competere

10. (Anche il silenzio comunica) - Il silenzio vince: è concentrazione e autocontrollo. Evito le parole vuote e inutili. Quelle violente non mi servono: so dimostrare la mia forza e il mio valore coi fatti 

 

Parole O_Stili e il Manifesto della comunicazione non ostile - Nato dal lavoro collettivo di oltre cento professionisti della comunicazione, il Manifesto della comunicazione non ostile esprime una duplice volontà: rendere la Rete un luogo migliore, meno violento, più rispettoso e civile e responsabilizzare ed educare gli utenti a praticare forme di comunicazione non ostile. Lanciato a Trieste nel febbraio 2017, in pochi mesi si è diffuso non solo in Italia, ma in tutta Europa, ed è stato tradotto in 22 lingue.

Oggi è al centro di un grande e ambizioso progetto di educazione collettiva promosso dall’Associazione Parole O_Stili, impegnata nella sensibilizzazione contro l’ostilità delle parole online e offline. Sono numerose le iniziative che, negli ultimi mesi, si sono sviluppate intorno al Manifesto, dalla comunicazione tra Pubblica Amministrazione e cittadini, alla comunicazione d’impresa, alla politica fino allo sport, oltre a progetti e appuntamenti dedicati a studenti e docenti. Questi ultimi, in particolare sono stati resi possibili grazie alla partnership con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Istituto Giuseppe Toniolo, da sempre sostenitori centrali del progetto, e al protocollo d’intesa firmato dall’ATS Parole Ostili con il Miur.

paroleostili.com

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