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15/11/2017 - 13:12
Altro giro altra corsa
L''italiano' Brisius a capo di VOR
La Volvo Ocean Race annuncia il nuovo CEO, è lo svedese Richard Brisius, che ha una lunga storia di frequentazione con la vela italiana: dagli inizi con Giorgio Falck al quasi naufragio di Brooksfield, passando per le vittorie al Giro come team manager di Paul Cayard e Torben Grael. Storie e aneddoti che raccontano chi è lo svedese-italiano, e perchè sotto la sua guida potremmo finalmente rivedere una barca tricolore al giro del mondo
di Fabio Colivicchi
Il più importante esame della sua vita da velista, il neo Chief Executive Officer (CEO) della Volvo Ocean Race, la regata intorno al mondo, Richard Brisius l'ha vissuto nel marzo del 1993, a bordo di una barca italiana, nel profondo sud del mondo, in pieno Oceano Indiano. Era la Whitbread 1993-1994, seconda tappa, da Punta del Este (Uruguay) a Freemantle (Australia). La barca era Brooksfield e per dieci lunghe ore, dopo aver lanciato l'SOS, non si ebbero contatti radio. A bordo con lo skipper Guido Maisto, c'era mezza vela italiana del tempo: Mauro Pelaschier, Pietro D'Alì, Stefano Rizzi, Stefano Spangaro, Giuli Romanengo, e un paio di straineri, tra cui lo svedese Richard Brisius.
Come andò quell'esame? Lo abbiamo chiesto proprio a Spanghy: "Superato a pieni voti! Richard era il mio compagno di guardia, era il prodiere quando io timonavo, e quella notte eravamo in coperta quando tutto è successo, il botto, il timone rotto, la falla dalla quale entrava tanta acqua. Noi due, in particolare, lottammo per un bel po' per ammainare le vele, randa e asimmetrico, con la barca sdraiata e 30 nodi di vento. Richard è stato bravissimo, il compagno ideale in un momento del genere. Sono contento per il nuovo incarico alla Volvo Ocean Race."
La storia è nota: i contatti radio da Brooksfield furono ripristinati, due barche della regata dirottate verso quella italiana, un aereo delle Guardia Costiera australiana si alzò in volo, ma a bordo l'equipaggio italiano riuscì con coraggio, marineria e un pizzico di inventiva a tappare la falla e rimettere la barca in condizioni di navigare, sia pure in emergenza, fino al porto d'arrivo di Freemantle. Ancora oggi, tra lo spavento corso da tutti, soprattutto a terra, e i racconti di chi era a bordo, quanto avvenuto quella notte e quell'alba resta una impresa.
Per il giovane Richard Brisius del resto non era la prima volta in oceano: i suoi inizi risalgono al mitico Gatorade di Giorgio Falck (Whitbread 1989-90), e lui, svedese convertito al Mediterraneo, abitava in Liguria, dove ha imparato a parlare italiano. L'avventura di quattro anni dopo con l'altra barca italiana Brooksfield, ha anche altri risvolti e aneddoti sul ruolo e le capacità di Brisius. In un certo senso, altri esami superati. Ancora Spangaro: "Facemmo il Giro d'Europa, e subito dopo, io e Richard abbiamo coordinato le ingenti modifiche alla barca che era nata un po' male. Lavori notevoli, a scafo e attrezzatura... a due mesi dalla partenza eravamo in cantiere a Cowes a cielo aperto. Lui bravo anche in quella circostanza: togliemmo 100 chili di peso dall'albero di Brooksfield. E poi era anche il responsabile medico di bordo (aveva studiato medicina), e faceva foto e video!"
L'aneddoto più significativo su Richard Brisius, poi, riguarda proprio il marchio Volvo. "Dopo il Giro d'Europa - racconta ancora Spanghy - restai per una settimana a bordo, perchè Richard aveva noleggiato la barca per portare alcuni ospiti e fare PR, per 3-4 giorni salirono a bordo tutti i capi di Volvo. A quanto ne so, è stato il primo avvicinamento dell'azienda che poi ha dato il suo nome alla regata..."
Un dietro le quinte che spiega bene il cammino di Richard Brisius, dalle onde (e dai rischi) degli oceani del sud, alla scrivania, o quasi. Lo ritroviamo infatti team manager di due team vittoriosi al giro del mondo, guidati da due grandi personaggi come Paul Cayard (EF Language 1997-98) e Torben Grael (Ericsson 4 2008-09), e ancora coinvolgimenti con Black Pearl, la sfida Disney del 2005-2006, e Team SCA, le donne dell'ultima edizione. Il velista diventa manager e si specializza nel marketing, mettendo insieme aziende e grande vela. Fino a fondare con l'amico Johan Salén una società specializzata chiamata Atlant Ocean Racing. Proprio Richard e Johan sono adesso stati chiamati, praticamente in coppia, a guidare il futuro della regata intorno al mondo.
Il momento è delicato, come sappiamo. C'è stato il rinvio dell'edizione biennale già prevista per il 2020-21, c'è da risolvere il rebus del nuovo one-design indicato, il VO60 con i foil, con il previsto kit-Vendée Globe, con l'incarico al costruttore italiano Persico già fatto. Come si andrà avanti, quali scelte, quali barche e quali date, quali sponsor? Tutte domande alle quali adesso risponderanno Richard Brisius e Johan Salén. Che inizieranno a lavorare al fianco del board attuale, che per correttezza seguirà gli 8 mesi di svolgimento dell'edizione in corso.
Storia, inclinazioni, lingua, capacità: Brisius sembra avere il profilo giusto per essere il CEO che vedrà il ritorno di una barca italiana alla regata intorno al mondo. Certo l'abbiamo detto, e sperato, già altre volte. Ma chissà che uno svedese non ci faccia il piacere...
IL COMUNICATO UFFICIALE VOLVO OCEAN RACE - Arriva un nuovo leader per la Volvo Ocean Race red-line Gli svedesi Richard Brisius e Johan Salén sono stati nominati presidente e co-presidente della Volvo Ocean Race, prendendo il timone dal britannico Mark Turner Brisius e Salèn sono i fondatori dell’Atlant Ocean Racing e hanno lavorato su ben sette campagne per la Volvo Ocean Race negli scorsi 28 anni, iniziando come velisti nell’edizione 1989-90, prima di dedicarsi con successo al team management con i progetti vincenti di EF Language (1997-98) e Ericsson 4 (2008-09), e poi di Assa Abloy (2001-02) finita al secondo posto assoluto nel giro del mondo. Più di recente i due hanno gestito l’equipaggio femminile di Team SCA, nella scorsa edizione della regata.
“E’ un onore essere coinvolto ancora con gli amici nella Volvo Ocean Race, è un evento importantissimo per lo sport della vela ed è stata una parte fondamentale della mia vita.” Ha detto Brisius. “Alcuni dei migliori velisti del mondo stanno correndo proprio adesso, in quella che credo sia una lotta senza sosta. I loro sforzi e la loro determinazione ispirano moltissime persone in tutto il mondo, aggiungendo valore agli investimenti dei partner e delle città sede di tappa.”
Attualmente Brisius è anche CEO della società di proprietà del Comitato Olimpico Nazionale Svedese che corre per ospitare l’edizione 2026 dei giochi Olimpici e Paralimpici invernali a Stoccolma, ruolo che il manager continuerà a coprire. Brisius ha iniziato la sua carriera di velista al giro del mondo a bordo di una barca con bandiera italiana, Gatorade di Giorgio Falck. Johan Salén, che ha lavorato con Brisius su tutti i progetti nell’ambito della Volvo Ocean Race, prenderà il ruolo principale sia dal punto di vista operativo che strategico per le future edizioni della regata, insieme al leadership team già in essere.
“Se vediamo quel che sta succedendo in mare nella Leg 2 da Lisbona a Città del Capo, è impossibile non rimanere impressionali dalle prestazioni degli atleti e dal mondo in cui la regata è presentata ai fan e ai partner.” Ha dichiarato Salén. “E non ho dubbi che nei prossimi mesi l’evento continuerà in questa chiave molto positiva. Guardando al futuro, è chiaro che dobbiamo lavorare in stretta collaborazione con Volvo e con tutti i partner, ivi compresi i potenziali team, i velisti e gli sponsor, per cercare di creare qualcosa di ancora più grande. So che il processo è già stato lanciato dall’attuale leadership team. Tutti sappiamo quanto sia importante definire una roadmap chiara per il futuro, in termini di tempistica e di classe di barche, e anche dell’offerta commerciale.”
Henry Sténson presidente del board della Volvo Ocean Race ha dichiarato che l’esperienza di Richard e Johan porterà grandi benefici a tutti i partner della regata. “Sia Richard che Johan hanno la regata bel sangue, avendovi partecipato come atleti e poi lavorando insieme per creare e gestire team vincenti e di successo commerciale come Ericsson 4 e EF Language,” ha detto. “Crediamo che la loro capacità nel team management sia fondamentale per capire cosa è necessario per rendere l’evento di successo per i team e i partner. Siamo certi che si possa costruire quello di cui Mark (Turner) ha gettato le basi insieme al suo team.”
Il leadership team della Volvo Ocean Race resterà operativo, lavorando a stretto contatto con Richard e Johan per garantire ai fan un evento unico e un valore eccezionale per i partner.
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