Attrezzarsi conviene
Attrezzarsi conviene
L'importanza del trapezio giusto
Un articolo da non perdere. L'esperto fa il punto sui criteri per la scelta della braga del trapezio più adatta: come scegliere, provare e acquistare
Derive in singolo o in doppio, skiff acrobatici, catamarani, classi libera? Classici o steccati? A ciascuno il proprio trapezio ideale. Ecco come scegliere, come provare e dove acquistare uno strumento sempre più indispensabile per la vela moderna
di Manuele Gregori
La tendenza che ha preso la vela mondiale, ormai da anni, nel settore delle derive e classi olimpiche, è diretta verso scafi over powered sempre più plananti e acrobatici come skiff o catamarani con foiler e sistemi di sollevamento sull’acqua diversi. Su queste nuove classi, ma anche sulle classi storiche come FD o 470 e 420, si rende necessario l’uso dell’imbrago trapezio!
Esistono in commercio molte versioni della cosiddetta braga, e per la sua scelta sono diverse le conformazioni da considerare, in funzione delle caratteristiche fisiche degli utilizzatori.
Imbraghi di conformazione classica
Questi trapezi sono costituiti da vari strati di tessuto imbottito e opportunamente rinforzato che abbraccia tutto il tratto lombare fino al bacino, verso il basso, e fino alle spalle, verso l’alto. Il tutto converge, per mezzo di diverse cinghie regolabili sulla piastra in acciaio anteriore, provvista di gancio, posizionata appena sotto l’ombelico.
Questi tipi di imbraghi sono adatti a tutti, ma tanto più consigliati, per velisti uomini sopra i 75 Kg di peso; chi è un po’ più pesante della norma, infatti, deve assicurarsi che il trapezio sia dotato di una piastra di attacco larga almeno 20-25 Cm e che il passaggio tra le gambe non sia centrale ma diviso verso gli inguini, lasciando i “gioielli di famiglia” all’interno. Un passaggio centrale per equipaggi di un certo peso causerebbe inevitabili schiacciamenti e dolori.
La larghezza della piastra e’ molto importante perché in questa maniera il peso del corpo è scaricato perpendicolarmente ai fianchi. Un attacco stretto e centrale eserciterebbe un tiro convergente dai fianchi verso l’ombelico, con conseguenti dolori ai fianchi stando molto tempo appesi fuori bordo. Questo disagio sarà tanto più elevato quanto più elevato è il peso della persona che indossa l’imbrago.
Uno dei trapezi più riusciti da anni, più robusti e durevoli è prodotto dalla Magic Marine;
si tratta del modello Pro Racing link: http://mureadritta.it/negozio/index.php?main_page=product_info&cPath=162...
Imbraghi a mutanda con attacco stretto
Queste imbracature, sono caratterizzate dall’essere molto leggere e di tessuto poco spesso e scarsamente rinforzato. Pesano da 600 a 800 grammi in tutto, e sono dotate quasi sempre di piastre strette circa 10 Cm.
Hanno una conformazione a mutanda con pochissime regolazioni laterali, spesso a velcro o addirittura assenti. La piastra centrale è bloccata e cucita nel tessuto senza l’ausilio di cinghie di regolazione. Anche gli spallacci sono esili e leggeri e dotati di una regolazione a fibbia molto semplice per limitare i pesi.
Per tutte queste caratteristiche sono adatti a velisti leggeri, uomini o donne, sotto i 70 Kg; sono spesso preferiti da equipaggi di skiff, Nacra 17, barche acrobatiche che richiedono una limitazione nel peso dell’equipaggio e del vestiario.
Chi li usa apprezzerà sicuramente l’assenza di fibbie laterali e quindi l’eliminazione del rischio di impigliarsi su qualche cima o elastico, ma dovrà accettare una durata limitata nel tempo, data dai pochi rinforzi e dalla leggerezza del tessuto.
Tra i modelli più conosciuti lo Zhik e il Magic Marine Viper link: http://mureadritta.it/negozio/index.php?main_page=product_info&cPath=162...
Imbraghi con schienale steccato
I così detti trapezi steccati, rientrano nella categoria dei trapezi più rinforzati e quindi adatti a “velisti di peso”. Sono generalmente apprezzati da schienatori incalliti che vogliono proteggere il tratto lombare dall’iper piegamento all’indietro o da chi ha qualche problema o doloretto al tratto lombare e vuole proteggersi dall’iper piegamento all’indietro.
La steccatura viene realizzata dai produttori, inserendo nel tessuto della schiena delle semplici stecche da vela in vetro resina, o realizzando dei pannelli pre formati di materiale plastico semi rigido. Detta steccatura può essere limitata alla parte bassa lombare o estendersi anche nella parte alta della schiena.
Un elemento da tenere molto in considerazione, quando si decide di acquistare un trapezio steccato, è il tipo di barca sulla quale si compete e l’altezza del boma. La steccatura, infatti, inevitabilmente, limiterà i piegamenti in avanti. Dunque se l’equipaggio ha la necessità, in virata e in manovra, di infilarsi sotto un boma molto basso, questo tipo di trapezio può creare impaccio e rallentare i movimenti.
Tra i modelli di questo genere più rappresentativo va segnalato il Magic Marine modello Team Link: http://mureadritta.it/negozio/index.php?main_page=product_info&cPath=162...
Imbrago a mutanda senza spallacci
Questo tipo di imbrago avvolge solo il bacino e non è dotato di spallacci. Assomiglia molto ai trapezi da wind surf.
La mancanza degli spallacci che sostengono la schiena, lo rende utilizzabile solo su classi veliche dove l’equipaggio non ha necessità di sparancare più di tanto ma al contrario rimane sempre abbastanza obliquo rispetto al piano di coperta.
Questo modo di conduzione è spesso consono a vela dilettantistica, ad alcuni skiff, alcuni catamarani, situazioni di poco vento, e comunque, sicuramente più adatto a chi non ha problemi di schiena.
www.mureadritta.it
Derive in singolo o in doppio, skiff acrobatici, catamarani, classi libera? Classici o steccati? A ciascuno il proprio trapezio ideale. Ecco come scegliere, come provare e dove acquistare uno strumento sempre più indispensabile per la vela moderna
di Manuele Gregori
La tendenza che ha preso la vela mondiale, ormai da anni, nel settore delle derive e classi olimpiche, è diretta verso scafi over powered sempre più plananti e acrobatici come skiff o catamarani con foiler e sistemi di sollevamento sull’acqua diversi. Su queste nuove classi, ma anche sulle classi storiche come FD o 470 e 420, si rende necessario l’uso dell’imbrago trapezio!
Esistono in commercio molte versioni della cosiddetta braga, e per la sua scelta sono diverse le conformazioni da considerare, in funzione delle caratteristiche fisiche degli utilizzatori.
Imbraghi di conformazione classica
Questi trapezi sono costituiti da vari strati di tessuto imbottito e opportunamente rinforzato che abbraccia tutto il tratto lombare fino al bacino, verso il basso, e fino alle spalle, verso l’alto. Il tutto converge, per mezzo di diverse cinghie regolabili sulla piastra in acciaio anteriore, provvista di gancio, posizionata appena sotto l’ombelico.
Questi tipi di imbraghi sono adatti a tutti, ma tanto più consigliati, per velisti uomini sopra i 75 Kg di peso; chi è un po’ più pesante della norma, infatti, deve assicurarsi che il trapezio sia dotato di una piastra di attacco larga almeno 20-25 Cm e che il passaggio tra le gambe non sia centrale ma diviso verso gli inguini, lasciando i “gioielli di famiglia” all’interno. Un passaggio centrale per equipaggi di un certo peso causerebbe inevitabili schiacciamenti e dolori.
La larghezza della piastra e’ molto importante perché in questa maniera il peso del corpo è scaricato perpendicolarmente ai fianchi. Un attacco stretto e centrale eserciterebbe un tiro convergente dai fianchi verso l’ombelico, con conseguenti dolori ai fianchi stando molto tempo appesi fuori bordo. Questo disagio sarà tanto più elevato quanto più elevato è il peso della persona che indossa l’imbrago.
Uno dei trapezi più riusciti da anni, più robusti e durevoli è prodotto dalla Magic Marine;
si tratta del modello Pro Racing link: http://mureadritta.it/negozio/index.php?main_page=product_info&cPath=162...
Imbraghi a mutanda con attacco stretto
Queste imbracature, sono caratterizzate dall’essere molto leggere e di tessuto poco spesso e scarsamente rinforzato. Pesano da 600 a 800 grammi in tutto, e sono dotate quasi sempre di piastre strette circa 10 Cm.
Hanno una conformazione a mutanda con pochissime regolazioni laterali, spesso a velcro o addirittura assenti. La piastra centrale è bloccata e cucita nel tessuto senza l’ausilio di cinghie di regolazione. Anche gli spallacci sono esili e leggeri e dotati di una regolazione a fibbia molto semplice per limitare i pesi.
Per tutte queste caratteristiche sono adatti a velisti leggeri, uomini o donne, sotto i 70 Kg; sono spesso preferiti da equipaggi di skiff, Nacra 17, barche acrobatiche che richiedono una limitazione nel peso dell’equipaggio e del vestiario.
Chi li usa apprezzerà sicuramente l’assenza di fibbie laterali e quindi l’eliminazione del rischio di impigliarsi su qualche cima o elastico, ma dovrà accettare una durata limitata nel tempo, data dai pochi rinforzi e dalla leggerezza del tessuto.
Tra i modelli più conosciuti lo Zhik e il Magic Marine Viper link: http://mureadritta.it/negozio/index.php?main_page=product_info&cPath=162...
Imbraghi con schienale steccato
I così detti trapezi steccati, rientrano nella categoria dei trapezi più rinforzati e quindi adatti a “velisti di peso”. Sono generalmente apprezzati da schienatori incalliti che vogliono proteggere il tratto lombare dall’iper piegamento all’indietro o da chi ha qualche problema o doloretto al tratto lombare e vuole proteggersi dall’iper piegamento all’indietro.
La steccatura viene realizzata dai produttori, inserendo nel tessuto della schiena delle semplici stecche da vela in vetro resina, o realizzando dei pannelli pre formati di materiale plastico semi rigido. Detta steccatura può essere limitata alla parte bassa lombare o estendersi anche nella parte alta della schiena.
Un elemento da tenere molto in considerazione, quando si decide di acquistare un trapezio steccato, è il tipo di barca sulla quale si compete e l’altezza del boma. La steccatura, infatti, inevitabilmente, limiterà i piegamenti in avanti. Dunque se l’equipaggio ha la necessità, in virata e in manovra, di infilarsi sotto un boma molto basso, questo tipo di trapezio può creare impaccio e rallentare i movimenti.
Tra i modelli di questo genere più rappresentativo va segnalato il Magic Marine modello Team Link: http://mureadritta.it/negozio/index.php?main_page=product_info&cPath=162...
Imbrago a mutanda senza spallacci
Questo tipo di imbrago avvolge solo il bacino e non è dotato di spallacci. Assomiglia molto ai trapezi da wind surf.
La mancanza degli spallacci che sostengono la schiena, lo rende utilizzabile solo su classi veliche dove l’equipaggio non ha necessità di sparancare più di tanto ma al contrario rimane sempre abbastanza obliquo rispetto al piano di coperta.
Questo modo di conduzione è spesso consono a vela dilettantistica, ad alcuni skiff, alcuni catamarani, situazioni di poco vento, e comunque, sicuramente più adatto a chi non ha problemi di schiena.
www.mureadritta.it
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