Diversi modi di assaporare il mare
A Lerici per leggere
dei Miti del mare
Da Odisseo ai Velisti 2.0: Miti ed eroi del mare protagonisti a Lerici Legge il Mare 2015, rassegna di letteratura e cultura marinaresca, nel golfo dei Poeti dal 18 al 20 settembre. Guida, protagonisti e programma. Tra gli ospiti anche Valerio Massimo Manfredi
Quanto bisogno ci sia di cultura del mare, di gioia di leggere e approfondire oltre le superfici insipide della fretta, di raccontare e raccontarsi storie di mare, che siano profonde e blu, come il mare stesso, è sotto gli occhi (o dentro al cuore) di ciascuno. Lo sappiamo, ce lo diciamo, anche se poi non riusciamo a realizzarlo se non per pochi istanti. Preziosi. Allora ecco che un appuntamento come Lerici Legge Il Mare, che torna a settembre a offrire la possibilità di questa parentesi virtuosa e gioiosa, è davvero utile.
I MITI DEL MARE
È dedicata a «I miti del mare» la settima edizione di Lerici Legge il mare, la rassegna di letteratura e cultura marinaresca che si tiene dal 18 al 20 settembre 2015 nel borgo marinaro del Golfo dei Poeti. Di miti ed eroi degli antichi parlerà Valerio Massimo Manfredi, archeologo e scrittore, ospite d’onore della rassegna che per tre giorni richiamerà a Lerici lettori appassionati di storie marinaresche che, dopo gli incontri in piazza Garibaldi, potranno navigare insieme agli scrittori sulla goletta Oloferne e sul ketch Lady Lauren.
Promossa e organizzata dal Comune di Lerici, Società Marittima di Mutuo Soccorso con la STL Società Sviluppo Lerici e la casa editrice Mursia, la rassegna propone quest’anno un percorso tra storia e cronaca sul filo del racconto - mythos in greco significa appunto racconto, parola.
Dall’inchiesta di Toni Capuozzo sul Segreto dei marò, in cui ricostruisce i lati oscuri della vicenda dei due fucilieri di Marina accusati di omicidio in India, al viaggio nel cuore di tenebra del Grande Califfato di Domenico Quirico tra nuove migrazioni e nuove guerre nel Mediterraneo; dalle Storie di navi e principesse che non fecero ritorno di Massimo Minella, che ha messo in scena le vicende di due piroscafi e delle due sfortunate principesse, Mafalda e Iolanda, da cui presero il nome, alle imprese dei nuovi avventurieri del mare, i velisti 2.0 raccontati da Andrea Iacopini nel Mare degli uomini.
E ancora: il Mare Monstrum di Giancarlo Costa, velista, fotografo e scrittore che ha raccontato nei suoi libri leggende, mostri e fantasmi che popolano l’immaginario della marineria; con Davide Besana si ride degli “errori mitici” dei marinai dei giorni nostri: quello che parte senza mollare gli ormeggi, quello che parte trascinandosi dietro la colonnina dell’elettricità, insomma una Tontopedia Navalis. Più serie, ma altrettanto divertenti, le 100 storie di mare di Carlo Romeo da leggere prima di prendere il largo per scoprire aneddoti da Omero a Horatio Nelson, da JFK a Humphrey Bogart passando per sconosciuti pescatori, leggende di luoghi di mare, vizi e vezzi dei diportisti moderni. Immersioni mitiche sono quelle di Henry Gasset, protagonista dell’operazione di recupero più grande della storia, quella della flotta tedesca a Scapa Flow, ne parlerà Gianluca Minguzzi. Del mito corsaro parla invece Massimo Alfano, autore di L’animo di corsari.
Non mancano a Lerici storie e racconti che hanno radici in Liguria: il romanzo Il dolore del mare di Alberto Cavanna, Rex di Giulio Massobrio e Gente di mare, gente di terra di Luciano Bonati; Emilia Sarogni, nella biografia di Carlo Pisacane, fa rivivere le imprese dei lericini a Sapri. Del Golfo dei Poeti era originario anche l’ammiraglio Fabio Gnetti, protagonista nel 1941 dell’incredibile impresa della lancia I A 463 raccontata nel libro Ultima missione in Mar Rosso di cui parleranno Carlo Gnetti e l’ammiraglio Giovanni Gagetti.
L’Adriatico porterà a Lerici la sua voce con gli scrittori Giorgio Cingolani e Enrico Gurioli, in trasferta per raccontare rispettivamente storie e Storia delle due sponde del mar Adriatico e leggende e cosmogonie dei venti.
Tra le novità di quest’anno molte quelle riservate ai più piccoli: raddoppiano gli appuntamenti de La notte dei piccoli lupi di mare, per quaranta ragazzi dagli 8 ai 12 anni la possibilità di dormire a bordo delle due barche della rassegna; agguerrita sarà La regatina, organizzata dal circolo Erix; per scoprire arte marinara e abitanti del mare ci sono il laboratorio di biologia marina con i ricercatori Enea e la marinaresca con i comandanti e i nostromi della Marittima e i grandi giochi in Calata.
Nella grande libreria in piazza Garibaldi, libri di mare per tutti i gusti, dai manuali ai romanzi, oltre che il punto di raccolta delle prenotazione per gli imbarchi. Tanti gli eventi collaterali, in acqua e a terra: regate delle vele latine e caccia al tesoro per i più piccoli, concerti in Piazza, dimostrazioni della Scuola Italiana Cani Salvataggio, esplorazioni in barca nel Golfo dei Poeti (a cura della Uisp). Tre le mostre da visitare: «Mare di Liguria» a cura del circolo fotografico Sarzanese, «Colori di riviera» (pittura) e la seconda edizione del concorso fotografico in memoria di Marco Mamino, per anni fotografo ufficiale della rassegna.
«Grandi ospiti per la settima edizione. E un’offerta di libri, scrittori e iniziative per tutte le età. Lerici Legge il mare continua a crescere e si è conquistata un posto d’onore nel calendario degli appuntamenti letterari. Abbiamo dimostrato che è possibile coniugare tradizione marinara, innovazione e cultura. Una scommessa che noi della Marittima abbiamo lanciato sette anni fa e che, possiamo ben dire, abbiamo vinto.» dichiara Bernardo Ratti, Presidente Società Marittima di Mutuo Soccorso.
«Lerici Legge il mare chiude la stagione dei grandi eventi marinari che quest’anno nel golfo della Spezia è stata molto ricca. Lerici ha contribuito a questa offerta, così ricca e articolata di cultura del mare, con iniziative che hanno caratterizzato tutta l’estate lericina» dice Luisa Nardone, Assessore al Turismo del Comune di Lerici. «Il Golfo dei Poeti e Lerici nello specifico, stanno vivendo una stagione di grande vivacità marinara e questo fa bene a tutto il nostro territorio e può essere di esempio ad altri per fare della cultura del mare un fattore di sviluppo e di crescita.»
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