Storia | Crociera > Vele d'Epoca

07/10/2014 - 21:30

Yawl contro ketch

Latifa batte Eilean
all'isola d'Elba

Latifa, yawl bermudiano, con Mario Pirri al timone si aggiudica la regata-sfida contro Eilean, il ketch bermudiano di Officine Panerai portato da Angelo Bonati. Entrambe le barche sono del 1936. Sfida vela, con tanto di match race - GUARDA IL VIDEO SULLA TV DI SAILY!
 


6 OTTOBRE 2014 – Sabato 4 ottobre, nel tratto di mare tra l’Isola d’Elba e l’Isola di Capraia, si è svolta l’annunciata sfida tra Eilean, lo yacht d’epoca del 1936 di Officine Panerai, e Latifa, l’imbarcazione costruita nello stesso anno dal geniale architetto navale scozzese William Fife III, creatore di Eilean. Dopo una regata combattuta e appassionante, è stata Latifa ad aggiudicarsi la vittoria finale.
 
Lo yawl bermudiano, condotto dal suo armatore Mario Pirri, aveva lanciato il guanto della sfida ad Angelo Bonati, CEO di Officine Panerai qualche mese fa, in occasione di uno degli eventi del Panerai Classic Yachts Challenge, il più importante circuito internazionale riservato alle imbarcazioni a vela d’epoca e classiche, appena conclusosi con le Régates Royales di Cannes. Semplici le regole, che prevedevano la partenza delle due sfidanti dalla località di Marciana Marina sull’Isola d’Elba, l’arrivo all’Isola di Capraia e il ritorno presso la località di partenza. Trentasei le miglia nautiche totali da percorrere. La prima barca arrivata in tempo reale, senza l’applicazione dei tempi compensati che regolano le regate di barche d’epoca in base ai certificati di stazza, avrebbe vinto. Unici obblighi quelli che a bordo delle due contendenti fosse imbarcato uno stesso numero di membri di equipaggio e che gli scafi fossero timonati dal loro armatore.
 
L’appuntamento per la sfida era fissato presso i pontili del Circolo della Vela di Marciana Marina. I due timonieri hanno affidato al lancio di una monetina la decisione di chi avrebbe avuto il privilegio di partire sopravvento rispetto al proprio avversario e la sorte ha favorito Eilean. Dopo la stretta di mano, barche ed equipaggi hanno lasciato la banchina con condizioni metereologiche ideali: temperature oltre i 20 gradi, ottima visibilità, assenza di perturbazioni e una leggera brezza da nord est.
 
Una volta uscite dal porto e issate le vele principali, Latifa e Eilean hanno dato vita al caratteristico circling, l’ingaggio con virate e strambate che precede la partenza di un classico match-race. Alle 10.25, con un vento a circa 8 nodi di intensità, le due barche si sono affiancate e, dopo un segnale convenuto, hanno dato il via alla sfida. Entrambe le barche ospitavano a bordo equipaggi composti da navigatori italiani e stranieri, broker nautici, proprietari di barche d’epoca, attrezzisti navali. A bordo di Eilean le manovre sono state coordinate dal comandante Andrew Cully insieme a Mauro Patruno, nostromo della Marina Militare con all’attivo innumerevoli regate su barche d’epoca e un giro del mondo sull’imbarcazione scuola Orsa Maggiore.
 
Ad una manciata di secondi dalla partenza, l’equipaggio di Eilean ha subito impresso maggiore potenza all’imbarcazione issando vele come la carbonera e il gennaker asimmetrico, che le hanno permesso di raggiungere 6 nodi di velocità e di distanziare Latifa. Tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio Latifa ha accorciato le distanze, mantenendo la propria posizione sottovento rispetto a Eilean, ma avvicinandosi sempre più all’isola di Capraia. Verso le ore 14 proprio Latifa ha approfittato di una brezza sottocosta che le ha permesso di girare in vantaggio la boa concordata, un punto GPS collocato nei pressi di Punta del Ferraione. Da quel momento è iniziato il suo ritorno verso Marciana Marina. Solo dopo circa mezz’ora anche Eilean ha potuto strambare in boa per poi dare il via all’inseguimento della barca di Pirri.    
 
Metro dopo metro il ketch di Panerai ha guadagnato acqua, arrivando a poca distanza dalla poppa dell’avversario ma dopo cinque ore di regata, Latifa ha ritrovato il giusto assetto delle vele ed è ripartita. Con arie leggere tutto ha giocato a suo favore, dal dislocamento di 40 tonnellate rispetto alle 50 tonnellate di peso di Eilean, dal profilo della tuga di coperta, più aerodinamica e di dimensioni più contenute rispetto a quella dell’avversaria, alla maggiore pulizia della carena rispetto ad Eilean, giunta alla sfida dopo una stagione durante la quale ha percorso non meno di 2500 miglia di mare. Alle 15.50, dopo circa 22 miglia percorse e considerate le 16,5 miglia di distanza dal porto di Marciana Marina, verificata l’impossibilità di potere proseguire a vela in quasi totale assenza di vento, Eilean comunicava ufficialmente a Latifa l’abbandono della competizione e l’ammissione della sconfitta.

IL VIDEO DELLA REGATA PROSSIMAMENTE SULLA TV DI SAILY!
 
Nel tardo pomeriggio, a bordo di Latifa, si è tenuta la cerimonia di premiazione. Giancarlo Lodigiani, in rappresentanza dell’A.I.V.E., l’Associazione Italiana Vele d’Epoca alla quale sono iscritti i due scafi, ha consegnato a Mario Pirri una medaglia d’oro con incisi i nomi delle barche e l’anno della sfida. L’armatore di Latifa ha inoltre ricevuto in dono due casse di champagne.
 
Nell’occasione Pirri ha dichiarato: “Non sono un regatante e amo navigare solo per il grande piacere di vivere la crociera in alto mare. Prima di questa sfida ero un po’ preoccupato e ammetto di avere studiato tutte le caratteristiche di Eilean, a cominciare dal suo piano velico. Oggi siamo stati fortunati ad approfittare della brezza sottocosta all’isola di Capraia per battere la nostra avversaria. Non escludo di potere ripetere la sfida, magari introducendo parametri correttivi che possano creare maggiore equilibrio tra queste due barche, che considero vere e proprie opere d’arte uniche nel loro genere. Faccio i miei complimenti a Officine Panerai per il circuito di vele d’epoca che da dieci anni promuove e valorizza la cultura delle imbarcazioni storiche.”
 
EILEAN
Eilean, nome che in gaelico significa “piccola isola”, nacque nel 1936 presso i cantieri Fife, su progetto di William Fife III, e venne varata l’anno successivo. Protagonista di 36 traversate atlantiche, Eilean ha navigato tra l’Europa e Antigua per buona parte della propria storia e nel 1982 diventò anche il set per il videoclip di Rio dei Duran Duran. Ritrovata nel 2006, in stato di grave degrado, dall’azienda italiana di alta orologeria Officine Panerai, Eilean venne subito acquistata e trasferita via cargo presso il cantiere Francesco Del Carlo di Viareggio, per essere sottoposta a un restauro integrale e filologico durato oltre tre anni. Lo scafo di Eilean è stato costruito in composito, con il fasciame in teak di Burma spesso quattro cm su ordinate, madieri, bagli e rinforzi in ferro zincato. Durante il refitting è stato recuperato quasi tutto il fasciame originale. Nel 2012 ha attraversato l’Atlantico per partecipare alla Antigua Classic Yacht Regatta. www.eilean.it
 
LATIFA
Quando si parla di Latifa, uno degli yacht più eleganti del cantiere scozzese Fife, costruito in fasciame di teak su ossatura di acciaio, non si può non citare l’armatore Mario Pirri, valente uomo di mare che ne è proprietario dal 1976. Con Latifa, nel 1994-‘95, Mario Pirri ha coinvolto la famiglia in un giro del mondo, oltre a effettuare in solitario ben 11 traversate dell’Atlantico e una dell’Oceano Indiano. L’imbarcazione, caratterizzata da una poppa a canoa, fu costruita per Michael Mason e si piazzò seconda al Fastnet del 1937 e del 1939. Durante il secondo conflitto mondiale fu impiegata per attività di spionaggio in acque irlandesi, alla ricerca di basi clandestine di sommergibili tedeschi. Nel 2009, al raduno delle Vele Storiche Viareggio all’Isola d’Elba, lo yawl ha ricevuto il premio Gerry Zaccagni, riconoscimento attribuito allo scafo di valore storico e progettuale il cui equipaggio abbia saputo unire l’attenzione alla manutenzione con l’arte di navigare. Latifa ha vinto due volte ‘overall’ il Concours d'Elegance di Antigua, nel 2001 e 2011. Nel  2013 si è aggiudicata la Fife Regatta in Scozia.
 
OFFICINE PANERAI
Fondata nel 1860 a Firenze come laboratorio, negozio e scuola di orologeria, Officine Panerai è stata per anni il fornitore di strumenti di precisione per la Marina Militare Italiana, soprattutto per le esigenze dei corpi speciali subacquei. I progetti sviluppati in questo periodo – tra cui gli orologi Luminor e Radiomir - sono stati coperti dal segreto militare per anni e il loro lancio sul mercato internazionale è avvenuto in seguito all’acquisizione del marchio da parte del gruppo Richemont nel 1997. Oggi Officine Panerai sviluppa e produce nella manifattura di Neuchâtel i propri movimenti e orologi, sintesi tra design e storia italiani e maestria manifatturiera svizzera, venduti attraverso un’esclusiva rete di distributori e nelle boutique monomarca nel mondo. www.panerai.com
 
PANERAI CLASSIC YACHTS CHALLENGE
In onore del proprio storico legame con il mare, Officine Panerai si impegna da anni nella promozione della cultura della vela classica mediante la sponsorizzazione del Panerai Classic Yachts Challenge, il principale circuito internazionale di regate per barche a vela d’epoca. Nel 2007 la società ha acquistato e restaurato il
ketch bermudiano Eilean, costruito nel 1936 nei leggendari cantieri Fife di Fairlie, oggi ambasciatore del marchio in occasione dei raduni di barche a vela d’epoca. www.paneraiclassicyachtschallenge.com
 
AIVE
L’Associazione Italiana Vele d’Epoca (A.I.V.E.) è una associazione, fondata nel 1982, che ha il fine di preservare il patrimonio storico, artistico e tecnico costituito dagli yacht d’epoca, varati prima del 1950, e classici, varati fino al 1975. L’Associazione ha sede a Genova, presso lo Yacht Club Italiano, è riconosciuta dalla FIV e fa parte del CIM – Comitato Internazionale del Mediterraneo - L’A.I.V.E. diffonde  la cultura della manutenzione e del restauro, con lo scopo di preservare l’originalità delle imbarcazioni, la solidità strutturale e il valore storico ed estetico originali degli Yachts. www.aive-yachts.org
 

Commenti