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TOKYO 2020+1, SI VA AVANTI - Dopo le rassicurazioni del presidente del CIO Thomas Bach, e del governo giapponese, un fatto concreto: partita la staffetta con le torce olimpica e paralimpica. Visiterà 62 città e rioni fino al 3 luglio

C'è un dopo pandemia più che possibile, c'è la speranza di una ripartenza affidata alle emozioni e ai valori del grande sport. L'Olimpiade, ferita dal rinvio di un anno alla prima ondata pandemica del coronavirus nel 2020, rinviata al 2021, va avanti nella sua organizzazione e si pone, secondo il presidente del CIO Thomas Bach, l'obiettivo di essere il motore di una ripresa mondiale.

Con questo spirito, due torce della staffetta olimpica e paralimpica di Tokyo 2020 hanno iniziato un tour di otto mesi nella capitale giapponese, in vista dei Giochi posticipati al 2021, con le Olimpiadi programmate dal 23 luglio all'8 agosto e le Paralimpiadi dal 24 agosto al 5 settembre.

Il primo giorno del tour, le torce sono state esposte al pubblico presso l'edificio del governo metropolitano di Tokyo. Nei prossimi nove mesi visiteranno tutte le 62 città e rioni di Tokyo prima di concludere il loro viaggio il 3 luglio.

Le norme sanitarie e quelli che ormai siamo abituati a chiamare protocolli, valgono anche per il viaggio delle torce olimpiche, che possono essere viste da vicino dal pubblico, ma non potranno essere toccate come avveniva in periodi normali. E ovviamente il pubblico che seguirà il passaggio lungo le strade dovrà osservare il distanziamento previsto.

La fase finale della staffetta con la torcia olimpica inizierà il 25 marzo nella prefettura di Fukushima e attraverserà Tokyo dal 9 al 23 luglio, il giorno della cerimonia di apertura. Quella della torcia paralimpica inizierà il 12 agosto prima del tour di Tokyo dal 20 al 24 agosto anch'essa prima della cerimonia di apertura.

L'anno scorso, come da tradizione, la Fiamma Olimpica era stata accesa nell'antica Olimpia in Grecia e aveva fatto il viaggio in Giappone, prima che i Giochi fossero rinviati. Fukushima è stata scelta come punto di partenza per la staffetta olimpica poiché gli organizzatori cercano di associare i Giochi agli sforzi di ricostruzione nell'area, devastata da un disastro nucleare e dallo tsunami nel 2011.