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05/09/2017 - 19:42

Grandi personaggi

La scomparsa di
Franco Santoni

La vela perde un altro pezzo di storia, e il lago di Garda uno dei suoi antesignani per lo sport velico e non solo. A 83 anni se n'è andato il Cavaliere Franco Santoni, fondatore e presidente onorario del Circolo Vela Torbole. Le derive, le classi metriche, la costruzione del circolo, i ruoli dirigenziali

 

Franco Santoni il gigante dell'alto Garda, più che fondatore è stato il costruttore, il realizzatore del Circolo Vela Torbole, nato da una sua visione nel 1964, costruito tra il 1965 e il 1966 su una discarica dei detriti ricavati dai lavori alle gallerie intorno al lago, affiliato alla FIV dal 1967, e ancora oggi tra i più grandi, belli e attivi su quel teatro naturale unico che è l'Alto Garda. Franco Santoni velista, imprenditore (famosa la sua gioielleria in centro a Torbole), sagace, carismatico, di quel tratto di natura ha fatto il suo campo d'azione. Visionario anche per la capacità di capire con largo anticipo cosa si potesse fare con quel vento e quell'acqua a disposizione.

A 83 anni se n'è andato, ma la sua storia è una scia di quelle che l'acqua non cancellerà facilmente. E' stato forse il primo a capire che i giovanissimi che iniziavano a giocare e fare scuola con l'Optimist potevano anche fare regate, e diventare la base della crescita agonistica della vela italiana. Suo figlio Silvio, che ne ha raccolto molte eredità di caratteristiche e capacità, è stato un campione della vela (Laser, Finn, Soling, ha sfiorato la selezione olimpica nel 2000), e anche Gabriele è velista. Adesso sono entrambi stretti intorno alla mamma Mariella.

Presidente del "suo" CVT per trent'anni dal 1983 al 2003, e poi Presidente onorario, è stata una figura di dirigente sportivo molto avanti rispetto ai suoi tempi, di quelli che se non ci fossero bisognerebbe invertarli. In quel trentennio la sede della Conca d'Oro è divenuta un centro nevralgico della vela, sede delle maggiori regate, delle classi più importanti, dei velisti più in vista, olimpionici e titolati che arrivavano a Torbole da tutto il mondo. Tra i primi a instaurare quel rapporto strettissimo del territorio e del tessuto economico con le realtà associative e organizzative della vela.

Aggiungendo grandi doti di relazioni umane, rapporti eccellenti con le istituzioni sportive, la stessa Federvela: sotto la presidenza di Carlo Rolandi, fu membro del Settore Squadre Federali con la guida dell'allora vicepresidente FIV Sergio Gaibisso nel quadriennio 1985-1988. Poi con lo stesso Gaibisso presidente federale, è stato componente della Commissione Classi Olimpiche e Preparazione Olimpica nel quadriennio 1989-1992, e della Commissione Classi non olimpiche nel quadriennio 1997-2000.

A Torbole (e non solo) lo chiamavano il "presidentissimo" per quelle doti di leadership con le quali otteneva sempre risultati. Sportivi ma anche turistici, perchè in quell'epoca dorata Torbole diventò la capitale della vela. Singolare destino per lui, che era nato a Riva del Garda, in una famiglia da subito appassionata alla vela, grazie alla quale aveva regatato sulle classi metriche e prima ancora sul Beccaccino. Ma più che correre per sè, Franco ha corso per la vela, per promuoverla, farla crescere, farla capire.

Adesso, e per qualche giorno, al Circolo Vela Torbole il guidone resterà a mezz'asta. "Un atto dovuto, per una persona dalle doti eccezionali – ha rammentato con molta tristezza Gianfranco Tonelli, già presidente del Circolo - con l’amico Franco ho condiviso trent’anni da direttore di sede e vivendo quasi quotidianamente accanto a lui ho apprezzato le sue non comuni capacità che spaziavano a 360 gradi. La sua grande operatività è stata riconosciuta a livello internazionale e la sua disponibilità, da gentiluomo, è stata gratificata da sincere amicizie e riconoscenze. Ho perso un amico".

Tutta la vela ha perso un grande amico, al quale dire grazie, e buon vento per sempre.

 

(Federvela.it) E' scomparso ieri, all'età di 83 anni, il Cavalier Franco Santoni, socio fondatore e presidente ventennale del Circolo Vela Torbole. Rivano di nascita e torbolano d’adozione il suo legame con l’acqua ed il vento lo aveva portato a competere prima come nuotatore e poi come velista tanto che nel 64 fu uno dei soci fondatori del 397esimo Circolo affiliato FIV. Ne fu poi Presidente dal 1983 fino al 2005. La sua passione lo aveva portato prima sul Beccaccino e poi sul 5.5, la sua Emanuela VII.

Noto per la verve e ed il suo stile di gentleman riuscì a trasformare la discarica dei detriti della galleria Adige Garda in una delle più vivaci realtà dell’organizzazione di regate internazionali sul Garda costruendo una sede che ha ospitato campionati europei e mondiali di tutte le classi olimpiche e di tutte le realtà nascenti.

Con il suo fare gentile ed elegante ha saputo unire intorno a se i nomi più prestigiosi della vela internazionale e ha dato la possibilità di crescere a molti di coloro che danno lustro alla nostra vela. In buona sostanza uno dei padri fondatori della vela gardesana. I funerali di Franco Santoni si svolgeranno questo pomeriggio alle ore 16, nella chiesa S.Andrea di Torbole sul Garda. Il presidente Francesco Ettorre, anche a nome del Consiglio Federale, e tutto lo staff FIV si uniscono al cordoglio della famiglia. 

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