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02/07/2010 - 15:15

Ben sette multiscafi G-Class all'edizione 2010

La Route
dei giganti

Tra i partecipanti della prossima Route du Rhum, sette multiscafi G-class. Ma c'è chi teme per l'incolumità degli skipper 

Ogni volta che è stata intrapresa, si è sempre rivelata una competizione emozionante. Uno spettacolo per gli occhi degli appassionati delle imprese epiche. Ma quest’anno, ci sarà un motivo in più per segnarsi in agenda l’appuntamento che scatterà il 31 ottobre prossimo. Roba da far venir voglia di bloccare un biglietto per Saint Malo. La Route du Rhum ha infatti aperto ai Giganti: alla gara prenderanno parte anche gli imponenti multiscafi G-class (i Giganti, appunto, lunghi più di 100 piedi). Ma non ha ovviamente derogato all’obbligo di effettuare le 3500 miglia della traversata atlantica in solitaria.

L’appuntamento crea (più che legittima) attesa negli amanti delle grandi imprese. Ma qualche timore per l’incolumità dei timonieri in gara inizia a serpeggiare. Più di qualcuno va già denunciando il rischio che i venti che i concorrenti troveranno lungo il percorso siano troppo pericolosi per i multiscafi G-class.

Comunque sia, nella categoria dei Giganti (la “Ultime”) ci sono già sette skipper iscritti. Tutti francesi, bien sur. Alcuni, come Thomas Coville e Francis Joyon guideranno scafi studiati, fin dall’origine, per essere condotti in solitaria. Ma altri, come Franck Cammas, fresco recordman alla Jule Verne, sono all’opera per adattare il proprio mezzo, Groupama 3, realizzato per un team di 10 persone, alle esigenze della Route. Nel gruppetto di temerari, anche Gilles Lamiré, Yann Guichard, Sidney Gavignet e una donna, Servane Escoffier.

Ma il gruppetto dei sette saranno solo il 10% della corsa. Alla Route, fino ad oggi, sono iscritti 69 atleti, divisi nelle cinque categorie. E fra loro, tre italiani: nella Catégorie Rhum gareggerà Andrea Mura su Vento di Sardegna. Nella Class40, invece, saranno presenti al via, Marco Nannini sulla barca Unicredit e Davide Consorte, a bordo del suo Pogo40S “Adriatech”.

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