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16/07/2010 - 15:39

PROVE GENERALI A VALENCIA DAL 22 AL 25 LUGLIO

La Coppa America
sarà tutta nuova?

Due catamarani Extreme 40. Due monoscafi RC44. Campioni come Roman Hagara, Murray Jones, James Spithill. Partenze di poppa. Esperimenti e telecamere. La Coppa vuole riscoprire le emozioni.
Il futuro della Coppa America passa ancora da Valencia. la città scelta da Alinghi e Bertarelli per la spettacolare e vittoriosa difesa nel 2007, la città che ha ospitato all'inizio del 2010 la fantascientifica sfida tra il catamarano svizzero e il trimarano alare di BMW Oracle, resta la piazza centrale della grande vela. Molti team hanno ancora le loro basi nella città spagnola, molte riunioni tecniche si svolgono qui, molti velisti vivono qui da anni, e i loro figli stanno crescendo valenciani. E anche la 34ma Coppa America, a quanto pare, riparte da Valencia.

Qui dal 22 al 25 luglio si svolgeranno i primi "trials" tecnici per valutare nuovi tipi di barche, nuovi formati delle regate, nuovi percorsi, nuovi modi di riprendere televisivamente e spettacolarizzare l'evento. Quattro giorni direttamente proiettati nel futuro del più antico trofeo nella storia dello sport, nonchè nel più efficace elisir di lunga vita per la vela mondiale.

Con le scadenze ormai prossime (a fine agosto il Protocollo, a fine settembre le barche, e tra ottobre e gennaio 2011 le iscrizioni), la scelta più urgente riguarda la barca: monoscafo o multiscafo? Così il pool di cervelli velici che sta lavorando alla 34AC, ha pensato di portare a Valencia due catamarani adrenalinici Extreme 40 (circuito da alcuni anni nelle capitali europee e non solo, al seguito della Volvo Ocean Race, con a bordo anche team di Coppa), e due monoscafi RC44 (la barca-concept dello stesso Russell Coutts, classe poco diffusa ma le cui caratteristiche si possono avvicinare all'idea che si va facendo del nuovo monoscafo ACC.

Ci saranno grandi campioni: l'olimpionico austriaco del Tornado Roman Hagara, il fuoriclasse kiwi Murray Jones, il più giovane vincitore della Coppa America James Spithill, lo stesso Russell Coutts. Le barche - uno dei concetti-guida della nuova classe che si va selezionando - devono avere equipaggio ridotto e grande manovrabilità.

Ma oltre alle barche, a Valencia si approfitterà per mettere alla prova, in una sorta di terapia di gruppo dello yachting, anche formati, percorsi, inquadrature. "Vogliamo provare a vedere se una partenza di poppa può regalare più spettacolo?", si chiede Russell Coutts, che continua: "Ci può essere vero match race tra due catamarani? E perchè non provare nuovi percorsi che offrano più chance di sorpassi nel corso di ogni match?".

Un week end all'insegna del "proviamole tutte", insomma, o del verdoniano "Fàmolo strano". Giusto, interessante, bello? O un segnale di debolezza, di come il grandeTrofeo si senta debole dopo gli anni dei tribunali, della crisi economica, della concorrenza della Volvo o di altri tipi di vela? Possono essere un po' entrambe le cose. E allora anche quattro giorni così possono servire alla causa: perchè la Coppa, sia chiaro, deve tornare a ispirare i grandi.


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