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02/08/2012 - 19:36

La guerra olimpica del Windsurf contro la Federvela mondiale arriva in Tribunale

La Classe RSX fa causa all'ISAF!

La federvela internazionale ha comunicato oggi (con molto disappunto) di aver ricevuto una citazione in tribunale da parte della associazione della classe RSX, contro la decisione del Council di selezionare il Kiteboard tra le classi olimpiche della vela a Rio 2016
 
 
E' battaglia legale tra la classe del windsurf olimpico RSX e la federazione vela mondiale (ISAF). Quest'ultima in un comunicato di oggi ha infatti reso noto di aver ricevuto una citazione in tribunale contro la decisione del Council del Mid Year Meeting di Stresa (Italia) nel maggio scorso, che ha selezionato il Kiteboarding tra le classi olimpiche della vela per Rio 2016, al posto del windsurf.
 
La classe da parte sua ha spiegato i motivi dell’azione radicale: “ Sin dalla decisione di Stresa abbiamo ritenuto che essa fosse perversa e non trasparente, ci siamo mossi sin dall’inizio in molte direzioni e oggi abbiamo depositato una istanza all’Alta Corte di Londra, entro tre mesi dal 5 maggio 2012 quando fu presa la decisione dell’ISAF”.
 
RSX fa inoltre sapere che “28.385 persone in tutto il mondo hanno sottoscritto la petizione online contro la decisione ISAF.
 
Durissima la reazione dell'ISAF: "Intendiamo difendere pienamente la decisione del Council ISAF, che è stata presa in pieno accordo con la Regulations e il definito processo decisionale dell'ISAF. Ci saremmo aspettati - prosegue il comunicato ISAF - un normale procedimento attraverso il sistema delle Submission al Council, con lo scopo di riconsiderare le proprie decisioni, e per questo la federazione vela internazionale esprime un grande disappunto per l'azione intrapresa, non ultimo perché questo comporterà notevoli spese legali a carico dell'ISAF e della stessa associazione di classe".
 
Dunque la battaglia, come annunciato, si fa dura e si trasferisce fuori dai normali canali della politica e dell'organizzazione federale. Pochi giorni prima dei Giochi era circolata voce di una possibile clamorosa manifestazione del windsurf davanti al Media Centre di Londra, con vele e tavole armate, in segno "visibile" di protesta per sfruttare l'attenzione della cerimonia di apertura. Poi la "manifestazione" è stata annullata, anche per alcune aperture che sembravano arrivare al windsurf dal CIO e dell'ISAF. Ora l'inversione di rotta e l'annuncio della causa legale. Il ricorso al Tribunale, comunque lo si voglia vedere, è sempre un fallimento per l'istituzione, evidentemente incapace di garantire a tutti l'adeguata rappresentatività e presenza nel processo decisionale.
 
Ora si apre una fase delicata di rapporti tra ISAF (peraltro ormai in piena fase elettorale, con tre candidati alla presidenza tra i quali l'italiano Carlo Croce), classi (non solo quella RSX, in fondo questo può essere un precedente pericoloso), autorità nazionali, CIO, organizzatori di Rio 2016 (c'è in ballo anche un tentativo di ripescaggio della Star...), che consolida l'impressione di un pasticcio fatto a Stresa, avvalorato dalle clamorose lettere di alcuni componenti del Council, pochi giorni dopo la riunione, che ammettevano di aver sbagliato il voto. In una parola: è un'ISAF in evidente difetto di autorevolezza. Non certo una buona notizia per la vela mondiale...
 
L’ampio documento della classe RSX è consultabile QUI

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