La buona tavola
a difesa del mare
a difesa del mare
Che cosa si manga oggi? Un piatto di… Menola. I nostri mari sono pieni di pesci gustosissimi ma dimenticati. Legambiente e una rete di ristoranti promuovono un progetto per riscoprirli nei nostri menu.
Lo sapevate che esistono oltre 700 specie marine commestibili? E che noi italiani consumiamo solo il 10% dei tipi di pesci esistenti? Sui banchi delle pescherie e sulle nostre tavole arrivano sempre i soliti piatti. Non è solo un problema di perdita di abitudini alimentari e della nostra tradizione culinaria.
Concentrare la domanda di pesce solo su poche specie infatti porta inevitabilmente a due tipi di problemi: fa aumentare oltre misura i prezzi dei pesci più richiesti, depaupera i nostri mari e trasforma le altre specie in “catture accessorie”.
Una sorta di “incidenti collaterali” che vengono rigettati in mare perché l’assenza di domanda li rende economicamente poco appetibili. E così vengono rigettati in mare, ormai morti. Una strage silenziosa che coinvolge ogni anno 27 milioni di tonnellate di pesce.
Per invertire la rotta, Legambiente in collaborazione con Lega Pesca, ACGI Agrital, Softeco Sismat e Coop Liguria, con il supporto della Commissione europea e con il sostegno dell’Acquario di Genova, ha lanciato il progetto Fish Scale: nell’ambito del progetto, grazie a una rete di ristoranti che stanno aderendo da Nord a Sud, ogni settimana saranno proposti menu sostenibili che permetteranno agli appassionati di piatti a base di pesce di riscoprire sapori e gusti dimenticati.
Tutte le informazioni su ricette e ristoranti aderenti sono disponibili sul sito www.fishscale.eu.
Lo sapevate che esistono oltre 700 specie marine commestibili? E che noi italiani consumiamo solo il 10% dei tipi di pesci esistenti? Sui banchi delle pescherie e sulle nostre tavole arrivano sempre i soliti piatti. Non è solo un problema di perdita di abitudini alimentari e della nostra tradizione culinaria.
Concentrare la domanda di pesce solo su poche specie infatti porta inevitabilmente a due tipi di problemi: fa aumentare oltre misura i prezzi dei pesci più richiesti, depaupera i nostri mari e trasforma le altre specie in “catture accessorie”.
Una sorta di “incidenti collaterali” che vengono rigettati in mare perché l’assenza di domanda li rende economicamente poco appetibili. E così vengono rigettati in mare, ormai morti. Una strage silenziosa che coinvolge ogni anno 27 milioni di tonnellate di pesce.
Per invertire la rotta, Legambiente in collaborazione con Lega Pesca, ACGI Agrital, Softeco Sismat e Coop Liguria, con il supporto della Commissione europea e con il sostegno dell’Acquario di Genova, ha lanciato il progetto Fish Scale: nell’ambito del progetto, grazie a una rete di ristoranti che stanno aderendo da Nord a Sud, ogni settimana saranno proposti menu sostenibili che permetteranno agli appassionati di piatti a base di pesce di riscoprire sapori e gusti dimenticati.
Tutte le informazioni su ricette e ristoranti aderenti sono disponibili sul sito www.fishscale.eu.
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