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27/10/2011 - 16:49

Coppa America e Volvo Ocean Race

Keep the Oceans Clean!

Coppa America e Volvo Ocean Race contro l’inquinamento degli oceani. Le due maggiori regate del mondo si impegnano per l'ambiente. Ecco le prime iniziative...

Tenete gli oceani puliti! Questo il messaggio che la Coppa America e la Volvo Ocean Race lanciano al mondo: le due più famose regate veliche al mondo sosteranno attraverso importanti collaborazioni ed eventi questa importante battaglia ecologica.

L'Oceano è uno degli ecosistemi chiave del nostro pianeta, crea più della metà del nostro ossigeno, unisce i sistemi meteorologici e modula l'atmosfera, oltre a rifornirci di risorse vitali. Solo mezzo secolo fa  sembrava che il mare fosse troppo vasto, troppo resistente per essere influenzato dalle azione dell’uomo. Ora invece dobbiamo renderci conto che le barriere coralline, le foreste di kelp, le paludi costiere, numerose specie di pesci e una vasta parte della fauna oceanica stanno pesantemente risentendo delle nostre azioni.

Il danno generato agli Oceani non è immediatamente evidente come la distruzione delle foreste e delle terre emerse, ma è altrettanto grave. Gli scienziati ritengono che ci sia ancora tempo per evitare cambiamenti irreversibili e catastrofici per i nostri ecosistemi marini, ma questo richiede misure drastiche da realizzare entro il prossimo decennio.

La Coppa America in collaborazione con la l’AC Healthy Ocean Project ha programmato una serie di eventi nei quali il problema dell’inquinamento degli oceani sarà il filo conduttore di tutta la manifestazione fino alle attese finali del 2013. La  Volvo Ocean Race in collaborazione con Il team di Keep theOceans Clean! realizzerà una serie di manifestazioni tra cui campagne di pulizia delle spiagge in tutte le dieci tappe della regata.

La speranza di tutti è che grazie alla passione profonda che lega i diportisti al mare e al nostro bellissimo sport, si possa trovare la strada per sensibilizzare la comunità internazionale e “aiutare” i mari delle nostre navigazioni.

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