Storia | Regata > Vela Oceanica
30/04/2014 - 16:21
Magnifica ossessione
Magnifica ossessione
JPD, nuova barca
Vendee da vincere
Vendee da vincere
Jean-Pierre Dick (ricordate? 2000 miglia di Atlantico senza chiglia…) molla il MOD70 e si rituffa in un programma per il prossimo Vendée Globe. Con una barca nuovissima. E con un obiettivo: vincere. A 51 anni
JP Dick è il marinaio-prestigiatore che nel 2013 sorprese tutti concludendo il Vendée Globe con il suo IMOCA 60 Virbac Paprec 3 senza la chiglia. Un miracolo, un virtuosismo da navigatore unico. Sembrava che quella fosse destinata a essere l’ultima edizione del giro del mondo in solitario per Jean-Pierre, tutto preso dal nuovo progetto con il circuito in-shore e oceanico del trimarano monotipo MOD70. Ma le cose sono andate diversamente. Il MOD70 di Dick, Virbac Paprec, è scuffiato rovinosamente, e non è stato l’unico. Senza circuito MOD70, Dick ha deciso di rivedere i suoi piani. E ha riaperto il dossier-Vendée, a una sola condizione: essere al via per puntare a vincere. Nasce così il nuovo IMOCA 60 (18,28 metri) disegnato da Van Pateghem Lariot Prevost/Verdier.
“Volevo un progetto perfetto, con una barca perfetta. Il design team di VPLP/Verdier è il riferimento del settore, mi sono subito parsi come la scelta più sicura in questo momento economico complicato. Il nuovo prototipo sarà il risultato di 13 anni di esperienza nel circuito IMOCA.”
La costruzione partirà questo autunno, per il varo previsto nell’estate del 2015. La scelta del cantiere non è stata ancora resa nota, si sa solo che è in Europa.
Virbac, partner di JPD dal 2001, ha deciso di continuare a supportare il navigatore francese. Pensate alla lunghezza delle storie di sponsorizzazione della vela oceanica francese: siamo ben oltre i 10 anni! Non si tratta di semplici sponsorizzazioni, qui si divide un pezzo di vita. E per l’occasione, Virbac sarà affiancato da un altro sponsor, il biscottificio St Michel. La nuova barca si chiamerà St Michel Virbac.
E la “vecchia” Virbac paprec 3? Venduta in Spagna, alla FNOB ((Fundació Navegació Oceànica Barcelona), correrà la prossima edizione della Barcelona Race (giro del mondo in coppia, partenza il prossimo 31 dicembre: nessun italiano ci sta pensando?) con i colori Hugo Boss e con Alex Thomson (il velista che si arrampica sugli alberi in giacca e cravatta…) e il navigatore spagnolo Pepe Ribes, ex Mini Transat.
JPD
Tre volte vincitore della Transat Jacques Vabre (2003, 2005 e 2011), due volte primo alla Barcelona World Race (2007-08 e 2010-11), Jean-Pierre sembra imbattibile in doppio, eppure nelle tre partecipazioni al Vendée Globe non ha avuto fortuna. Nel 2004-2005 dopo una lunga serie di avarie riuscì a terminare ma solo sesto. Quattro anni dopo nel 2008-2009 fu costretto al ritiro dopo l’urto con un growler (un iceberg semisommerso) nell’oceano Pacifico a sud della Nuova Zelanda. E infine nel 2012-2013 l’avventura senza chiglia, comunque conclusa con il quarto posto.
“Dopo la fine dell’ultimo giro, ho avuto la sensazione di un lavoro non finito, non avevo ancora raggiunto il mio obiettivo di vincere il Vendée Globe. Per questo voglio riprovarci, Avrò 51 anni alla prossima partenza, e fare questa regata alla mia età richiederà un’adeguata preparazione e scelte sagge nella progettazione della barca. Sono molto coinvolto in questo progetto!”
JP Dick prevede di fare la Transat Jacques Vabre del 2015 e la Solo Transatlantic Race del 2016, per rifinire la preparazione della barca in vista del Vendée Globe 2016-2017. Rivali avvertiti…
JP Dick è il marinaio-prestigiatore che nel 2013 sorprese tutti concludendo il Vendée Globe con il suo IMOCA 60 Virbac Paprec 3 senza la chiglia. Un miracolo, un virtuosismo da navigatore unico. Sembrava che quella fosse destinata a essere l’ultima edizione del giro del mondo in solitario per Jean-Pierre, tutto preso dal nuovo progetto con il circuito in-shore e oceanico del trimarano monotipo MOD70. Ma le cose sono andate diversamente. Il MOD70 di Dick, Virbac Paprec, è scuffiato rovinosamente, e non è stato l’unico. Senza circuito MOD70, Dick ha deciso di rivedere i suoi piani. E ha riaperto il dossier-Vendée, a una sola condizione: essere al via per puntare a vincere. Nasce così il nuovo IMOCA 60 (18,28 metri) disegnato da Van Pateghem Lariot Prevost/Verdier.
“Volevo un progetto perfetto, con una barca perfetta. Il design team di VPLP/Verdier è il riferimento del settore, mi sono subito parsi come la scelta più sicura in questo momento economico complicato. Il nuovo prototipo sarà il risultato di 13 anni di esperienza nel circuito IMOCA.”
La costruzione partirà questo autunno, per il varo previsto nell’estate del 2015. La scelta del cantiere non è stata ancora resa nota, si sa solo che è in Europa.
Virbac, partner di JPD dal 2001, ha deciso di continuare a supportare il navigatore francese. Pensate alla lunghezza delle storie di sponsorizzazione della vela oceanica francese: siamo ben oltre i 10 anni! Non si tratta di semplici sponsorizzazioni, qui si divide un pezzo di vita. E per l’occasione, Virbac sarà affiancato da un altro sponsor, il biscottificio St Michel. La nuova barca si chiamerà St Michel Virbac.
E la “vecchia” Virbac paprec 3? Venduta in Spagna, alla FNOB ((Fundació Navegació Oceànica Barcelona), correrà la prossima edizione della Barcelona Race (giro del mondo in coppia, partenza il prossimo 31 dicembre: nessun italiano ci sta pensando?) con i colori Hugo Boss e con Alex Thomson (il velista che si arrampica sugli alberi in giacca e cravatta…) e il navigatore spagnolo Pepe Ribes, ex Mini Transat.
JPD
Tre volte vincitore della Transat Jacques Vabre (2003, 2005 e 2011), due volte primo alla Barcelona World Race (2007-08 e 2010-11), Jean-Pierre sembra imbattibile in doppio, eppure nelle tre partecipazioni al Vendée Globe non ha avuto fortuna. Nel 2004-2005 dopo una lunga serie di avarie riuscì a terminare ma solo sesto. Quattro anni dopo nel 2008-2009 fu costretto al ritiro dopo l’urto con un growler (un iceberg semisommerso) nell’oceano Pacifico a sud della Nuova Zelanda. E infine nel 2012-2013 l’avventura senza chiglia, comunque conclusa con il quarto posto.
“Dopo la fine dell’ultimo giro, ho avuto la sensazione di un lavoro non finito, non avevo ancora raggiunto il mio obiettivo di vincere il Vendée Globe. Per questo voglio riprovarci, Avrò 51 anni alla prossima partenza, e fare questa regata alla mia età richiederà un’adeguata preparazione e scelte sagge nella progettazione della barca. Sono molto coinvolto in questo progetto!”
JP Dick prevede di fare la Transat Jacques Vabre del 2015 e la Solo Transatlantic Race del 2016, per rifinire la preparazione della barca in vista del Vendée Globe 2016-2017. Rivali avvertiti…
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