Storia | Cultura

21/06/2010 - 20:31

Minorenni in oceano: non proprio solitari...

Jessica in love

di Emanuele Isonio

Per la giovane "solitaria" Jessica Watson la nuova sfida sono i venti del cuore. Che fanno rotta sul collega Mike Perham.

Prima le onde dell'oceano, ora i battiti del cuore. Dopo aver portato a termine un'impresa straordinaria per un'adolescente, finalmente la sedicenne Jessica Watson torna tra alla normalità. Come tutti i ragazzi della sua età, ha deciso di pensare all'amore. Ma la scelta è in linea con la passione di Jessica per mare, barche a vela e imprese leggendarie. Il fortunato prescelto è il diciottenne inglese Mike Perham, detentore del record di più giovane navigatore ad aver compiuto il giro del mondo a vela in solitaria e senza assistenza. La relazione è stata portata alla luce dalla stessa Watson, in un'intervista all'Australia's Sunday Telegraph, anche se non è stata prodiga di dettagli: "È vero, ci frequentiamo. Mike è dolce, carino e premuroso" si è limitata ad ammettere. Ben più espansivo il suo boyfriend che non ha paura di chiamare già "mia futura suocera" la madre della Watson: "Jess è la persona più passionale e coraggiosa che io conosca. Ma sa essere anche molto femminile. Adoro la sua capacità di sorprendere tutti, me compreso, con la sua ingenuità".

I primi sospetti della loro relazione erano iniziati perché Mike è stato uno dei primi a salire sulla barca di Jessica appena entrata nel porto di Sidney, dopo aver affrontato un volo di 20 ore per arrivare in Australia direttamente dall'Inghilterra. Galeotto fu, per i due, il telefono satellitare: Mike sentiva Jessica praticamente tutti i giorni e le è stata vicina nei momenti più difficili della sua impresa, come quando ha dovuto affrontare le enormi onde di Capo Horn. "Con me - ha rivelato Mike - ha potuto essere libera di scherzare e di dire stupidaggini per stemperare la tensione. La più grande scoperta è stata capire di avere così tante cose in comune con lei, condividere molti identici sogni e avere coscienza di essere diversi dal resto dei ragazzi della nostra età".

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